Peter Jackson ha annunciato che saprà entro breve tempo se sarà lui a dirigere The Hobbit. Come noto, vi sono difficoltà legali dovute al fatto che il progetto è stato portato avanti dalla Warner Bros e dalla MGM, che da qualche tempo si dibatte in serie difficoltà economiche e non può finanziare il film. La produzione ne ha ovviamente risentito e Guillermo del Toro ha dovuto abbandonare la regia per l'eccessivo allungarsi dei tempi.
Una volta che si sarà chiarita la situazione della produzione, Peter Jackson vuole organizzarsi per i prossimi cinque anni che, assicura, saranno "molto impegnativi per molte persone". Fra i progetti, quello di un nuovo film sulla battaglia di Gallipoli, affrontato dal punto di vista dei soldati dell'ANZAC, ovvero il corpo d'armata delle truppe australiane e neozelandesi che parteciparono a quello sbarco: un sanguinoso tentativo di mettere fuori gioco la Turchia, alleata di Germania e Impero Asburgico nella Prima Guerra Mondiale, fallito miseramente nonostante il coraggio dei soldati.
Tuttavia il casting per The Hobbit prosegue, sia pure nel dubbio riguardo ai tempi di realizzazione del film. Jeremy Sims, attore australiano, ha partecipato alle selezioni per la parte di uno dei troll (non si sa se Torn, Bert o Bill Huggins, seguendo i nomi del libro), quelli che compaiono anche, pietrificati, ne La Compagnia dell'Anello.
Ma, ovviamente, non è dato sapere cosa succederà riguardo alla MGM e chi eventualmente ne prenderà il posto. Il dubbio maggiore non è ancora sciolto.
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