Ho amato la sua prosa, com’è riuscita a creare metafore poetiche e affascinanti. Com’è riuscita a creare questo, quali sono i suoi riferimenti? Qual è il suo poeta preferito?
Tutti i Romantici Inglesi sono i miei preferiti, ma Keats è in cima alla lista. Tennyson, Wordsworth, Byron, Shelley – loro sono brillanti e fonte d’ispirazione. Da giovane ero solita spendere molte ore scrivendo poesie. Ho sempre scritto poesie con metrica e ritmo, in quanto nella mia mente questa è la “vera” poesia. Una delle bellezze dello scrivere in questo disciplinato modo è che sono veramente forzata a scegliere la giusta parola con attenzione. Penso che questo mi permetta d’essere una scrittrice migliore quando devo assicurare che la parola faccia rima con le altre e tutte le sillabe siano accordate al ritmo. Quando scrivo una poesia inizio normalmente scegliendo il tipo di ritmo e successivamente il seguito.
In Italia ci sono molte persone che sognano di diventare dei grandi scrittori. Che cosa può dire a queste persone?
Dico sempre: “Scrivi!”. Più scrivi, migliore diventi. Butta giù ogni cosa! Non importa se non è perfetto. Puoi sempre lavorarci su in un secondo momento. Dare le tue parole, i tuoi pensieri alla carta è ciò che conta. Scrivi sugli argomenti che ami, ciò che ti ispira. Non importa se l’ultima moda letteraria del momento sono i vampiri o gli zombie o codici segreti o qualsiasi altro elemento. Ignora questo. Scrivi su ciò che ti affascina, che affascina TE. La forza di questa fascinazione arriverà nella tua scrittura e i tuoi lettori sentiranno la tua passione. Se sei ispirato a scrivere riguardo una certa scena ma non hai ancora raggiunto quel preciso momento nel racconto, scrivila ugualmente. Non lo scriverai mai così bene, se aspetti. Non importa l’ordine in cui scrivi una storia. Potrai mettere tutto insieme in un secondo momento. Abbi fede e fiducia nella tua ispirazione, credici nel tuo istinto. Capirai che avevi “sentito giusto”. Nessun altro lo potrà sapere, a parte te. Riguarda molto. Ho scritto alter informazioni per gli autori emergenti qui: http://www.dartthornton.com/faqpage/pg_new_write/faq_new_write.html
Che cosa pensi dello slogan “Ancora Imparo”?
Penso sia un brillante slogan, uno di quelli grazie a cui una persona può beneficiarne per sempre. Teniamo il nostro cervello in allenamento con costanti nuovi spunti da cui imparare. Inoltre ci sono così tante cose meravigliose da imparare (altri paesi, tecnologie, scoperte, persone..) noi possiamo e dovremmo andare avanti nell’apprendimento per sempre!
5 commenti
Aggiungi un commentoche bellissima intervista, grazie per averla pubblicata.
avevo visto qualche libro di questa scrittrice in libreria, ma non l'avevo mai degnato di uno sguardo.
ora ho cambiato idea, vorrei leggere la trilogia.
non vorrei suonare puntigliosa, però vorrei far notare che ci sono diversi refusi nel testo...
grazie per la segnalazione, controlleremo appena possibile
Dovrò dare un'occhiata alla sua prima trilogia, questa intervista mi ha incuriosito.
L'ho letta quest'estate e anche quella seguente. La prima mi ha delusa molto. Il primo libro non mi è dispiaciuto, ma gli altri due sono stati una cosa... Troppo poco realistico, secondo il mio modesto parere.
L'ho riletto di recente, me lo ricordavo pieno di un folklore che mi piace. Ma ricordandomi più o meno la trama non ho potuto fare a meno dall'annoiarmi dalle descrizioni un po' troppo lunghe.
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