"Il modo in cui dipingiamo non è altro che la testimonianza di come vediamo il mondo".
James Gurney
Una delle iniziativa più interessanti a corollario dell'edizione 2010 di Lucca Games è sicuramente la mostra monografica dedicata a James Gurney, Artist Guest of Honor di questa edizione. Noto al grande pubblico per essere l'autore di Dinotopia, Gurney è un artista a tutto tondo, in grado di spaziare dall'illustrazione di genere alla pittura a olio, dipinti su commissione, l'insegnamento e la costante sperimentazione artistica. Il suo tratto distintivo è l'associazione di soggetti fantastici a una tecnica estremamente realistica, con il risultato di dipingere il fantastico con estrema credibilità, mostrandoci paesaggi irrazionali come fossero schizzi realizzati dal vivo.
Per l'esposizione al Palazzo Ducale di Lucca Gurney ha selezionato personalmente circa 40 opere tra dipinti a olio, tecnica mista e disegni che cercheranno di illustrare i suoi oltre trent'anni di carriera. E che carriera: pochi illustratori sono in grado di coprire un campo tanto ampio da abbracciare da National Geographic a due Hugo Awards, dalla realizzazione di francobolli alla creazione di Dinotopia. La mostra sarà divisa in quattro sezioni attraverso le quali i visitatori potranno passare dai paesaggi dell'isola perduta di Dinotopia alla città di Chandara. L'animo studioso dell'artista archeologo è evidente nella cura dei dettagli con cui dipinge uomini e dinosauri in una vita di tutti i giorni impossibile ma credibile nelle sue tele.
Gurney è nato in California nel 1958, ha sempre amato il disegno e la storia e ha unito le sue passioni laureandosi prima in archeologia all'università di Berkeley e studiando poi arte alll'Art Center College of Design di Pasadena. Si è specializzato nella realizzazione di paesaggi estremamente realistici nella resa, ma di grande libertà espressiva, una caratteristica che fa la fortuna dei suoi libri, e in particolare proprio di Dinotopia, che è difficile immaginare altrettanto convincente e efficace nelle mani di un altro artista.
Il suo blog è uno dei più seguiti dagli studenti d'arte e dagli appassionati (link in fondo alla pagina, nelle risorse in rete). Recentemente ha scritto: "Chi descrive il realismo come banale imitazione della realtà non capisce il punto. Il lavoro di un artista può rappresentare fedelmente la natura ma enfatizzare aspetti diversi della verità rispetto al lavoro di un collega. Il modo in cui dipingiamo non è altro che la testimonianza di come vediamo il mondo".
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