Il pubblico di Fantasy Magazine è molto variegato ma accomunato dalla passione per il fantastico in tutte le sue forme. Cos'è per voi l'immaginazione? C'è qualche libro o film fantastico che ha in qualche modo segnato la vita di qualcuno di voi?
(Gorlan) L’immaginazione è una parte fondamentale della realtà in cui viviamo, a volte viviamo i nostri sogni, a volte immaginiamo la realtà. L’immaginazione è alla base del pensiero, o forse è la stessa cosa, senza la quale non nascerebbero le idee. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda credo siano una serie di film o libri che ti fanno riflettere, e molto dipende dal momento in cui arrivano. Può capitare di rileggere un libro dopo anni, ricordando che ci aveva molto colpito e rimanerne invece delusi. Penso però che ciò che ti segna veramente e ti fa cambiare sono le esperienze di vita vissuta e non solo immaginata.
Come ho scritto nell'introduzione a questa intervista, la vostra proposta musicale è spesso associata al folk metal, nonostante ci teniate sempre a precisare che le vostre influenze musicali siano molto più estese rispetto all'ambito della musica popolare. Quanto sentite stretta questa definizione? E quali sono le vostre influenze musicali più forti?
(Aydan) Si, la sentiamo decisamente stretta e penso che ascoltando i nostri album sia abbastanza chiaro il perché. Di sicuro il folk è una delle nostre influenze e siamo nati proprio con gli Skyclad come nostri eroi, ma se guardo alla cosidetta scena folk odierna sinceramente mi sento molto distante. Di sicuro vogliamo prendere la distanza da tutti quei gruppi che fanno del 'circo' la loro religione, se capisci cosa intendo. Noi siamo un gruppo totalmente diverso e spero che questo sia chiaro. Le nostre influenze sono veramente delle più varie, dal metal classico, al death metal melodico all’ hard rock anni '80, senza porci limiti.
Sin dal vostro debutto discografico siete sempre stati legati a un'importante etichetta tedesca, la AFM Records. Vi dispiace non poter lavorare con un'etichetta italiana? Quali sono gli aspetti che non vi piacciono della scena metal del nostro Paese?
(Gorlan) Abbiamo lavorato bene con AFM records e quindi fino ad ora non abbiamo sentito la necessità di lavorare con etichette italiane, ma questo non vuol dire che non possa accadere in futuro, se le proposte sono valide valuteremo tutte le possibilità. Sicuramente avere una etichetta tedesca è una garanzia maggiore nel settore del metal, proprio perché li c’è una mentalità più aperta nei confronti di questo genere. In Italia non credo avremo mai così tante band heavy metal nei primi 100 posti delle chart, abbiamo una cultura di base e un gusto musicale diverso, che privilegia e privilegerà sempre la canzone italiana. La scena italiana cresce lentamente anche a causa del fatto che il pubblico preferisce comunque le band straniere (forse perché son più bravi…) e supporta il minimo indispensabile la scena locale.
Concludendo questa intervista vi ringrazio, a nome mio e della redazione di Fantasy Magazine, e vi faccio i miei personali complimenti per le emozioni che riuscite a trasmettere con la vostra musica. C'è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
(Aydan) Grazie mille per l’intervista e per i complimenti. Spero che tra i lettori ci sia ancora chi utilizzi la musica per sognare e per vivere emozioni, in un’epoca in cui pare che anche questo si stia perdendo. Se così fosse allora date un ascolto a Red Silent Tides, troverete qualcosa per i vostri sogni.
1 commenti
Aggiungi un commentograndi elvenking meritano più successo di quello effettivo...ce li invidiano nel mondo ma in itaila nelle radio non passa una canzone
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