"Sono il re dell’inferno. Il giullare cosmico. Il buffone definitivo."
Dopo Il sentiero di Legno e Sangue firmato Luca Tarenzi, è in dirittura d'arrivo la nuova proposta Asengard per la sua collana Wyrd: Il Ghigno di Arlecchino, di Adriano Barone.
Già co-realizzatore dei fumetti L’Era dei Titani (Edizioni BD) e Tipologie di un amore fantasma (Edizioni Voilier), l'autore ha pubblicato Carni Estranee per Urania Epix (Mondadori, 2010).
Il Ghigno di Arlecchino - una storia molto dark centrata sulla figura del Trikster - sarà in anteprima al Lucca Comics&Games 2010 (29 ottobre/1 novembre) e in libreria a partire dalla settimana successiva.
Alan D. Altieri, nell’introduzione, lo definisce "un fenomenale roller-coaster dell’immaginario più sfrenato" per la sua capacità di spingere sull’acceleratore del weird e del bizzarro.
La copertina è di –Rom–, illustratrice con cui Barone ha firmato una storia in bianco e nero apparsa su Monstars 3 in Italia e ripubblicata a colori sulla storica rivista Heavy Metal negli USA.
L’autore sarà presente a Lucca, stand A411 Asengard Edizioni - Padiglione Carducci (Area Lucca Games).
4 commenti
Aggiungi un commentoaccattivante l'illustrazione di copertina
ma una sinossi o la quarta di copertina non sono disponibili? ho dato un occhio al blog dell'autore ma non ho trovato nulla :\
Al momento direi di no, la trama è top secret tranne per qualche cenno che ho messo in una news precedente. Appena metto le mani sul libro di quei pampini cattifi posto la quarta.
Sul sito della alilibri dice solamente che è (citazione testuale) "una interpretazione alla Tim Burton della celebre maschera italian". Il che non è sorprendente, considerando che il simpatico servitore della Commedia dell'Arte deriva il suo nome dal francese Hellequin, ovvero "il cavaliere del Diavolo" che, nella sua veste rossa e nera, percorreva le campagne nella diabolica "caccia selvaggia" per spingere le anime dannate all'Inferno. Tempo fa, leggendo un romanzo di Bernard Cornwell, avevo trovato la presenza di "hallequin" come termine demoniaco e la copertina di Rom sembra spingere in quella direzione.
Diciamo che si ispira alla figura del trickster
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