Con il volume The Odissey, pubblicato il 12 ottobre scorso da Candlewick, Gareth Hinds continua il suo progetto di re-interpretare i testi classici in formato graphic novel. Il volume presenta 256 pagine, disegnate ad acquerello e pastello, e si propone sia ai lettori in età scolare che agli adulti.
Il primo romanzo grafico di auto-pubblicato di Hinds, Beowulf, attirò a suo tempo l'attenzione della Candlewick, che ha poi pubblicato le sue versioni a fumetti di Re Lear e Il mercante di Venezia.
Realizzare l'Odissea è stato il coronamento di un sogno per Hinds.
Innamorato dell'epica del poema omerico da molti anni, ha consultato almeno una dozzina di traduzioni per realizzare il fumetto. Ha compiuto molte ricerche approfondite sull'erà del bronzo. Pur tuttavia, essendo i fatti ambientati in una epoca comunque mitologica, considerata anche la natura fantastica dell'originale non si è posto l'obiettivo della fedeltà e del rigore storico assoluti.
Anche il testo è stato riadattato alle esigenze del fumetto, trasformando i versi in dialoghi di una sceneggiatura. L'obiettivo era comunque quello di non usare un inglese troppo contemporaneo, che alla fine sarebbe suonato anacronistico o troppo pomposo. Un compito che l'artista ha definito arduo, ma non quanto adattare Shakespeare.
The Odyssey avrà una tiratura di diecimila copie nell'edizione hardcover, e di quindicimila in quella paperback.
L'editore ha cercato di diffondere il volume sia presso i tradizionali canali di informazione che attraverso la rete, inviando una copia anche a molti blog specializzati in fumetto.
Oltre a partecipare a fiere ed eventi, la Candlewick ha realizzato un giro promozionale nelle scuole e presso le associazioni degli insegnanti.
Attualmente Hinds è impegnato a illustrare Ancient Words, un volume scritto da Lise Lunge-Larsen su termini inglesi che sono basati sulla mitologia, per l'editore Houghton Mifflin Harcourt. Ha in programma un adattamento di Romeo e Giulietta.
7 commenti
Aggiungi un commentoHo sempre preferito Odissea a Iliade, ma quando ho letto il romanzo (italianizzato nell'edizione Mondadori Miti) devo ammettere di averlo lasciato a metà ops:
A mia discolpa posso dire che aveva quattordici anni...
Secondo me ne aveva un po' di più (il romanzo)
(scusa non ho resistito)
Potrei opinare che era la singola copia in mio possesso ad avere quattordici anni, ma equivarrebbe a un vergognoso arrampicarsi sugli specchi
Ma che bella notizia! Bene! Bravi! BIS!
Se la memoria non mi inganna, l'avevamo fatto prima noi negli anni Settanta
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