In un mondo post-apocalittico un gruppo di uomini si risveglia in una grotta. Sono passati cinquant’anni da quando un terremoto li ha sigillati nella caverna e quando ne escono scoprono che il mondo che loro conoscevano non esiste più. A metà strada tra la New York selvaggia di Io sono leggenda di Richard Matheson e la fortunata serie televisiva The Walking Dead, la realtà che attende i sopravvissuti è un mondo popolato da strane creature che appaiono quando cala il sole, in cerca di sangue e invocando sempre lo stesso nome: Ruth. Come se non bastasse, quando finalmente riescono ad unirsi alla comunità di NV (New Vegas), scoprono che la razza umana è stata assoggetta da un gruppo di immortali, chiamati Gli Stranieri, che riescono a vivere attraverso alcuni cristalli che portano sotto la pelle. E le sorprese non sono ancora finite per i protagonisti: l’ibernazione forzata nella caverna sembra aver conferito ad alcuni di loro dei poteri speciali. Lo sa bene Elliott Drake, scoprendo che le sue doti di medico si sono trasformate in capacità taumaturgiche, ma dal risvolto distruttivo. E le cose si complicano quando l’affascinante dottore si imbatte in Jade donna intrepida quanto misteriosa che coinvolgerà l’ignaro Elliott nella sua missione di vendetta.
I diari delle tenebre. La lunga notte è il primo volume della saga di Joss Ware, pseudonimo dietro il quale si nasconde Colleen Gleason, acclamata autrice della Saga dei Gardella. Con il fantasma del 12 Dicembre 2012 che incombe su tutti noi, l’autrice riesce a cogliere una paura universale e a trasferirla su pagine di profonda umanità. I sentimenti che mette in gioco sono sentimenti condivisibili da qualunque lettore riesca ad immedesimarsi con lo scenario apocalittico che viene descritto. Nella lotta per la sopravvivenza si inseriscono molti altri elementi, primo tra tutti quello legato al romance, tanto caro alla scrittrice. L’ambientazione da fine del mondo spinge i personaggi ad aggrapparsi l’uno all’altro. Senza più punti di riferimento, Elliott si lascia guidare tra i detriti della sua vecchia vita grazie al sentimento e al desiderio che presto comincerà a provare nei confronti di Jade. Quest’ultima, restia ad affidare la propria libertà ad un uomo, cercherà di sfuggirgli e, insieme, di scappare da quello che lei stessa prova.
Ogni scelta appare motivata dallo svolgimento della trama, per cui tutto è funzionale allo sviluppo dei singoli nodi che compongono la storia: dal romance al mistery, passando per la tecnologia e la sua importanza nel mondo contemporaneo, fino ad arrivare al mito di Atlantide. Tutti questi elementi, che tra loro possono apparire discordanti, si legano in una rete che viene tenuta insieme proprio dai personaggi e dalla loro individualità, vero fulcro della narrazione. Ogni personaggio, infatti, rappresenta un aspetto di questo nuovo universo con nuove regole e nuovi pericoli.
Sebbene l’input iniziale non sia affatto originale – oltre al già citato Io sono Leggenda si può pensare anche a La Strada di Cormac McCarthy o all’anime Conan, il ragazzo del futuro di Hayao Miyazaki – quello che distingue la saga della Gleason è la capacità di trattare i sentimenti che legano gli esseri umani quando si trovano ad un passo dall’estinzione. Proprio lo scenario post-apocalittico è lo spunto fondamentale per trattare le spire labirintiche dell’anima dei vari personaggi. Ogni carattere tratteggiato sulla pagina è un universo di emozioni, ricordi e paure. Persino i villain vengono mostrati nella loro umanità, in un miscuglio di malvagità e fragilità, che li rende reali e appassionanti. Non è la lotta per la sopravvivenza il vero motore della storia – tanto che i combattimenti riguardano solo una piccola parte del romanzo – quanto i rapporti che si vengono ad instaurare in un mondo da ricostruire.
Lo stile di Colleen Gleason è fluido e avvince immediatamente il lettore che non può fare a meno di continuare a leggere per conoscere il destino dei personaggi che hanno cominciato ad amare.
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