Entro poche settimane Andrew Garfield affronterà una delle sfide più difficili della sua ancora breve carriera, interpretare Peter Parker, alias Spider-Man, nel reboot che la Sony sta producendo e che sarà diretto da Marc Webb.
Ingaggiato a luglio, l'attore cerca di stemperare con ironia e autoironia la responsabilità di essere all'altezza non solo delle aspettative della produzione, ma soprattutto di quelle dei fan, "viziati" da una trilogia, quella diretta da Sam Raimi, il cui ricordo è ancora recente.
"Questo è un personaggio amato e, sapete, ironia della sorte, sarò io che griderò in mezzo al pubblico 'Chi ha ingaggiato questo inglese pazzo?'", ha dichiarato ironicamente l'attore recentemente a una conferenza tenutasi all'Egyptian Theatre di Hollywood, anche se ha aggiunto un paio di parole colorite per dare enfasi. Era seduto con i coetanei Jesse Eisenberg e Carey Mulligan a un incontro sulla "Giovane Hollywood" ospitato dal Los Angeles Times e AFI Fest.
Garfield, nato a Los Angeles ma cresciuto in Gran Bretagna, ha detto che dal suo punto di vista, la storia di Spider-Man è paragonabile ai drammi e alle commedie di William Shakespeare, che vengono messi in scena anno dopo anno con attori diversi. L'attore ventisettenne è sembrato esternare sul palco problemi di autostima molto simili a quelli di Peter Parker, anche se probabilmente è solo immedesimazione nel ruolo, a uso e consumo del pubblico.
"E' qualcosa che mi dico ogni notte prima di andare a dormire: 'Va tutto bene. Va tutto bene. Anche se Tobey Maguire è un genio, tu sei OK '", ha affermato con autoironia l'attore.
L'attore si schernisce quindi affermando che il suo contributo sarà "solo l'ennesimo episodio della saga. Se rovino tutto qualcun altro verrà, salverà la situazione e farà un lavoro fantastico, e io sarò così vecchio, grasso, barbuto, fumato che sarò sconvolto dal fatto che lui è così bello."
Dopo il video della performance di Garfield, parliamo delle novità sul casting del film.
All'inizio del mese abbiamo scoperto che Martin Sheen e Sally Field sono stati ingaggiati rispettivamente nel ruolo dello zio Ben e zia May, le figure genitoriali nella vita di Peter Parker.
Secondo indiscrezioni in rete la produzione avrebbe puntato sull'attore Denis Leary (Rescue Me) per fargli interpretare un ruolo importante nella mitologia del ragno, il Capitano di Polizia George Stacy, padre di Gwen, interpretata nel film da Emma Stone.
Il personaggio è stato inventato dal solito Stan Lee e ideato graficamente da John Romita Sr. e Don Heck. Apparve per la prima volta nella collana The Amazing Spiderman n.56, nel 1968 (UR Corno n. 50).
Nei fumetti il Capitano Stacy ammira il ragno e non crede alle tesi di chi, come J.J. Jamenson lo ritiene una minaccia, contrariamente a Gwen che ne è spaventata, perché, non pur intuendo che Peter sia l'avventuriero in costume, teme lo stesso per la sua vita immaginandolo vicino alle zone dei duelli del ragno, intento a scattare foto.
Quando George Stacy morì in un incidente durante una battaglia tra Spider-Man e il Dottor Octopus, Gwen cominciò a odiare il tessiragnatele ritenendolo responsabile.
Dal momento che sappiamo che il cattivo di questo episodio è Lizard interpretato da Rhys Ifans, è improbabile che venga narrata questa stessa storia, ma la sua presenza può essere comunque un elemento di tensione narrativa nei rapporti tra Gwen e Peter.
A questo punto restiamo in attesa di sapere chi rivestirà uno dei ruoli più importanti, l'unico, solo e immancabile redattore capo ed editore del Daily Bugle: J. Jonah Jameson. Restate sintonizzati.
3 commenti
Aggiungi un commentoC'è qualcosa in questo film che non mi piace a priori, sarà che mi sono piaciuti troppo quelli di Raimi.
Mi pare strano che non si sia parlato qui dell'uscita del teaser trailer del prossimo film DC, Lanterna Verde...
E' in coda di programmazione
Spero solo che la storia prenda più elementi dalla serie Ultimate Spiderman, con personaggi più approfonditi e sensati...
Non sono un fan dei reboot, ma dopo Spiderman 3 o si ricominciava o si peggiorava di brutto.
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