Una vita niente male più diventare una vita fantastica.
Scott Pilgrim, protagonista dell'omonimo e celebrato fumetto che negli Stati Uniti ha venduto oltre 250 milioni di copie, personaggio creato dalla fantasia del cartoonist e musicista canadese Brian Lee O'Malleey, invade anche il grande schermo con Scott Pilgrim vs. the World, film diretto da Edgar Wright (L'alba dei morti dementi, 2004), che ha già debuttato oltre oceano lo scorso agosto, rispecchiando il successo delle graphic novel.
Scott Pilgrim (Michael Cera) è un ventitreenne, bassista della rockband Sex Bob-omb. Imbucatosi a una festa, Scott incontra finalmente la donna tante volte comparsa nei suoi sogni, Ramona Flowers (Mary Elizabeth Winstead), una misteriosa ragazza dai capelli colorati, fattorina in rollerblade per Amazon. Per lo stralunato bassista inizia così un allucinante e sorprendente confronto con i Sette Malvagi Ex Fidanzati (e fidanzate) di Ramona, pronti a tutto per distruggere il rocker innamorato.
Diversi gli elementi fantastici, al di là della commedia. Il fumetto di O'Malley, quest'anno premiato dell'Eisner Award for Best Humor Publication, sfocia furbescamente nel surreale, caratteristica che Wright sottolinea brillantemente anche nel film, con un ottimo e originale montaggio. I cambi di scena sorprendenti e imprevedibili deliziano l'occhio dello spettatore; stacchi per niente bruschi ma delicati, capaci di rendere la storia d'amore tra Scott e Ramona un cammino onirico tra le vie della realtà, in questo caso l'innevata Toronto.
Oltre la commedia, quindi, Scott Pilgrim diventa una sorta di "fumetto nel fumetto", un film ricco di azioni e scontri spettacolari degni delle grandi produzioni legate al fantastico, all'universo supereroistico e, in particolare, al mondo dei videogame a 8 e 16 bit, celebri negli anni Ottanta e Novanta. Ed è così che le battaglie tra Scott e i Malvagi si trasformano in spettacolari "picchiaduro", con tanto di effetti visivi e sonori ripresi direttamente dai monitor delle sale giochi. Combattimenti che ricordano anche gli shonen manga e anime - tratto visivo allo stesso modo riconoscibile nelle tavole del fumetto, comparse nel film nella spiegazione di particolari scene flashback.
All'azione in stile videogame si intreccia un campionario abbastanza riuscito di battute demenziali, ritoccate da sfavillanti onomatopee che per tutto l'arco del film sottolineano le azioni dei protagonisti: lo squillo del telefono, il suono del campanello, le urla nei combattimenti e così via. A questo, si aggiunge una colonna sonora azzeccatissima firmata dal produttore e musicista Nigel Godrich.
A livello recitativo, Michael Cera e l'attrice Mary Winstead vista in The Ring, sono a loro agio. Cera, in particolare, dimostra di saper scrollarsi di dosso l'etichetta del fidanzatino sfigato che lo ha reso celebre grazie all'interpretazione in Juno, anche se in Scott Pilgrim ne conserva alcuni aspetti disincantati e adolescenziali. La Winstead supporta l'eroe nei panni di Ramona, con una buona interpretazione generale e una altrettanto positiva nell'immedesimarsi nelle sequenze action.
Buone anche le prove del resto del cast, nel quale spicca Kieran Culkin (fratello del più famoso Macauley Culkin) nel ruolo del coinquilino gay di Scott.
Non sullo stesso piano, purtroppo, il doppiaggio italiano, sufficiente ma non all'altezza. Oltre alla presenza di opinabili traduzioni (diverse battute che nella versione originale hanno un senso), l'espressività e la voce del protagonista mal si addice al personaggio di Scott Pilgrim.
Wright, rimanendo sostanzialmente fedele all'opera cartacea, regala al pubblico e ai fan di O'Malley un piccolo capolavoro curato nei minimi dettagli. Dalla realtà al fantastico il passo è breve; volando tra i fiocchi di neve assieme ai protagonisti, combattendo creature demoniache nate dalle scariche elettriche degli amplificatori e prendendo a pugni fidanzati (e fidanzate) dai superpoteri, lo spettatore vive l'esperienza, senza alcun bisogno delle abusate tecniche 3D - aspetto, questo, che lascia da pensare.
Scott Pilgrim vs the World è una gradevole, epica battaglia a suon di Rock 'n' Roll, sfere infuocate, sogni e tanto humor, destinato a soffrire qui in Italia l'enorme impatto mediatico di Harry Potter e i Doni della Morte, uscito nelle sale in contemporanea.
5 commenti
Aggiungi un commentoMi sa che ogni film che esce in questo periodo sta patendo un po' Harry Potter...
Non conosco le motivazioni, ma in Italia ha avuto una pessima distribuzione. Se volevano fare la concorrenza a HP, è stata una mossa azzardata.
Visto anche io, sono rimasta piacevolmente sorpresa. A parte la storia, mi è piaciuto proprio il modo in cui è stata messa su pellicola, montaggio molto particolare. Spero che abbia anche in Italia (magari anche attraverso il fumetto) la notorietà che merita
Non conoscevo affatto il fumetto e dalla pubblicità credevo fosse un film per ragazzini (anche per il fatto che al cinema lo facevano solo di pomeriggio). L'ho visto in lingua, molto carino e originale, e non credo che dei bambini lo apprezzerebbero.
Nemmeno molti adulti. In Italia (a parte il ritardo) è stato distribuito coi piedi, purtroppo.
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