"Ai bei vecchi tempi, la magia era all'apice del suo potere, senza regolamenti imposti dal governo, e anche gli incantesimi più potenti potevano essere lanciati senza dover rimepire il modulo di permesso B1-7g.
Poi la magia è cominciata a scomparire.
La quindicenne Jennifer Strange conduce l'agenzia Kazam! che procura lavoro a indovini e stregoni. Ma le occasioni di impiego mancano. L'acido sblocca le tubature meglio di un incantesimo e fa spendere meno, e perfino i tappeti magici vengono ormai usati per la consegna delle pizze.
Perciò quando le visioni arrivarono, fu una sorpresa. Non solo profetizzavano l'uccisione dell'ultimo drago, ma anche qualcosa di grosso in arrivo per Jennifer."
Queste le premesse di The Last Dragonslayer, un fantasy per ragazzi (o come si dice nei paesi anglosassoni, per "giovani adulti") ma con una vivacità che punta ai lettori di tutte le età, scaturito dalla mente fervida di Jasper Fforde, poco noto da noi ma già autore affermato in Inghilterra. Questo libro, che dovrebbe dare il via a una trilogia, mescola elementi di fantasy con un umorismo tipicamente britannico, parodie, tracce di satira sociale e politica (un elemento che Fforde aveva già sfoderato con successo in Shades of Grey) e una maestria nei giochi di parole, tipica di questo autore, che probabilmente sarebbe difficile da salvare in una eventuale traduzione. Il libro esce a cura di Hodder & Stoughton.
L'autore, nato nel 1961, figlio di un importante funzionario della Banca d'Inghilterra, ha lavorato a lungo come tecnico nella cinematografia scrivendo quando possibile e accumulando rifiuti dagli editori, ma perseverando nel completare diversi romanzi. Nel 2001 la sua carriera è stata lanciata dalla prima pubblicazione, Il Caso Jane Eyre (titolo originale The Eyre Affair), primo volume della serie di Thursday Next, una storia ucronica voltata sul lato comico. Scrittore prolifico, ha già accumulato una discreta bibliografia.
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