Sulla Croisette la nuova moda sono due antennette di stoffa verde, portate a mo' di cerchietto. Grasse risate e forti applausi per Shrek 2, che fa un altro centro con scene esilaranti e tecnicamente eccellenti. Convince tutto: la storia, il ritmo, le voci, la scelta dei brani: canzoni di Bonnie Tyler, David Bowie, Nick Cave, La vida loca di Ricky Martin cantata da Banderas e Eddie Murphy (rispettivamente il Gatto con gli stivali e Ciuchino). La storia: Shrek e la neomoglie la (ex) principessa Fiona, trasformatasi in un'orechessa, sono ospiti a palazzo dai genitori di lei, che non sono a conoscenza del nuovo... look della loro figliola. Ad aiutare Shrek, il simpatico l'asinello del primo episodio e il gatto con gli stivali. Numerosissime le citazioni, dal Signore degli Anelli a Guerre Stellari. Nella storia anche Capitan Uncino, Pinocchio e tanti altri personaggi.
Ecco alcuni commenti:
L'Unità: Come il capitolo 1, anche Shrek 2 è una deliziosa miniera di citazioni che faranno la gioia dei cinefili: da segnalare un omaggio al Signore degli anelli…
…soprattutto il regno dei genitori di Fiona. Si chiama Far Far Away (lontano lontano), riferimento alle fiabe classiche ma anche a Guerre stellari («... in a galaxy far far away», in una galassia lontana lontana); ma è costruito, fin nei minimi dettagli, come Disneyland, quindi è insieme un omaggio e uno sberleffo alla casa madre dove Jeffrey Katzenberg, produttore del film e boss della Dreamworks, ha lavorato per anni. Shrek 2 è la prova definitiva che la Dreamworks, assieme alla Pixar recentemente divenuta indipendente, è pronta a seppellire la Disney sotto quintali di incassi e di creatività.
Ma la cosa straordinaria della saga di Shrek è che non se la prende solo con la Disney: se la prende con tutta la filosofia del «politicamente corretto», e in generale con l’ideologia dominante in America.
Kataweb Un capolavoro del cinema d'animazione. 'Shrek 2' è più bello del primo. Applausi scroscianti in sala. Queste le prime reazioni dopo la visione del film. Parola allora ai doppiatori.
Cameron Diaz – Fiona
"Fiona ama Shrek perché lo apprezza per come è dentro e non si limita alle apparenze. Il mio principe ideale è una persona speciale, soprattuto per quello che ha dentro. Deve essere un tipo con il sorriso e che riesca a farmi ridere.
Com’è recitare solo con la voce? Non dover pensare al trucco o ai movimenti del corpo ti rende più libera, poter parlare senza che nessuno ti veda rende tutto molto più semplice. Il film d’animazione preferito? Lo Hobbit (?)".
Mike Myers – Shrek "La cosa più bella di questo progetto e non doversi sottoporre al trucco che nel mio caso finisce per essere un volto plastificato.
Perché i comici canadesi fanno fortuna negli Stati Uniti? Non so, noi esportiamo tre cose: frumento, giocatori di hockey e comici. Forse perché essendo così vicini agli Stati Uniti riusciamo a osservarli pur rimanendo distaccati".
Eddie Murphy – Ciuchino
"Durante le registrazioni c’era una videocamera che registrava tutto quello che accadeva in cabina. Rivedendo i gesti e le espressioni mi sono reso conto che mentre ricreavo la voce dell’asino mi muovevo come lui, finivo per imitarlo.Mi sentivo come a teatro. Il cartoon preferito da bambino? Bugs Bunny".
Antonio Banderas – Il gatto con gli stivali
"Il gatto con gli stivali è un personaggio di storie per bambini creato da non so chi, ma nel film ha caratteristiche un po’ diverse: se ne frega un po’ di tutti e un tipo indipendente.
Non ha molto a che vedere con me, ma assomiglia ad alcuni personaggi che ho portato sullo schermo, come Zorro per esempio. Mi piace questa dicotomia tra quello che pensa di essere e quello che è realmente".
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