Per la collana Arcipelago, nata recentemente in casa Aliberti editore, che presenta romanzi che spaziano dal genere avventuroso allo storico, dal thriller alla fantascienza e nel campo del fantasy, è in libreria il romanzo La gladiatrice (Gladiatrix, 2008) dello scrittore inglese Russell Whitfield.
Già a settembre in questa collana la Aliberti aveva pubblicato l’interessante antologia fantasy Dark Alchemy realizzata a cura di Jack Dann e Gardner Dozois.
Nel presente romanzo la protagonista è una giovane e fiera spartana di nome Lysandra discendente di un antico ordine di sacerdotesse guerriere. A causa di un naufragio dal quale si salva a stento, viene catturata e si trova nella condizione di schiava ad Alicarnasso.
Il suo padrone, Lucio Balbo, è proprietario di una scuola di addestramento per gladiatrici e Lysandra, al fine di tornare libera, decide di combattere con il nome di Achillia.
La sua abilità nei combattimenti mortali non solo le consentono di sopravvivere, ma vincere e guadagnarsi l'adorazione della folla, il rispetto del sua lanista, Balbo, e l'ammirazione di Sesto Giulio Frontino, il governatore provinciale.
Molte saranno le avventure e le prove che Lysandra dovrà affrontare, e quando Frontino e Balbo studiano uno spettacolo particolare in occasione della visita di un emissario dell'imperatore Traiano, per Lysandra sarà la prova più grande e letale.
L’autore
Russell Whitfield è nato a Shepherds Bush nel 1971, da sempre appassionato di storia antica, romana e greca in particolare, ha coltivato a lungo il suo amore per la musica heavy metal suonando in una band che però non ha mai sfondato. Romanziere quasi per caso, con La gladiatrice, ha ottenuto un grande successo. Attualmente sta lavorando al sequel.
La quarta di copertina
Unica sopravvissuta a un naufragio sulle coste dell’Asia Minore, la spartana Lysandra finisce nelle mani di Lucio Balbo, il proprietario di un ludus nei pressi di Alicarnasso, nel cuore dell’Impero romano d’Oriente, dove vengono addestrate giovani gladiatrici.
La fiera Lysandra, discendente da un antico ordine di sacerdotesse guerriere, non accetta il suo nuovo status di schiava. Costretta a combattere nell’arena per riottenere la libertà, grazie alla sua
straordinaria abilità nell’arte gladiatoria, conquista l’adorazione delle folle, esibendosi con il nome di battaglia di Achillia, e si guadagna il rispetto del lanista, il proprietario della scuola.
Dotata di un carisma da leader, grazie all’eccezionale destrezza con le armi, la gladiatrice sconfigge una dopo l’altra le avversarie più temibili, fino alla sua nemica giurata, Sorina, a capo del clan barbarico del ludus.
Nell’ultimo spettacolare combattimento, organizzato in onore dell’emissario imperiale in visita alla città, Lysandra affronterà la sua prova più difficile: una sfida all’ultimo sangue.
Le avvincenti descrizioni dei combattimenti e l’appassionante ricostruzione della vita all’interno del campo, tra la durezza dell’addestramento, le umiliazioni subite dalle schiave, lo spirito di squadra che unisce tra loro le lottatrici, non senza qualche incursione nell’amore saffico, fanno di questo romanzo un affascinante affresco storico che rivela aspetti inediti dell’antica Roma al tempo di Domiziano.
Russell Whitfield, La gladiatrice (Gladiatrix, 2008)
Traduzione Elisa Canuti e Giovanna Guandalini
Aliberti editore, collana Arcipelago, pagg. 360, euro 17,00
ISBN 978-88-7424-698-4
2 commenti
Aggiungi un commentosembra un tantino Spartacus:blood and sand al femminile.
Ci concediamo fughe estemporanee dagli steccati, pur rimanendo fedeli alla nostra passione. Personalmente la cosa mi diverte molto. Sappiamo per esempio che i romanzi storici sono nella sfera d'interesse dei nostri lettori.
E detto per inciso, la news non è una recensione, ma solo una segnalazione dell'uscita. C'è una sezione apposta per le recensioni.
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