L'arte visiva di Tim Burton è unica nel suo genere, a dimostrazione della sconfinata creatività di un artista completo. Formatosi al California Istitute of the Arts, Burton ha amato il disegno sin da bambino, come si nota dalle illustrazioni presenti nel suo libro, The Art of Tim Burton; opere concettuali che verranno esposte il prossimo maggio al LACMA, il Los Angeles County Museum of Art.
Recentemente Burton ha concesso un'intervista al californiano David L. Ulin, che ha chiacchierato con il regista di Edward Mani di Forbice, attualmente fermo nella sua casa in Inghilterra con la moglie Helena Carter e figli. Argomento principale della discussione l'Arte visiva racchiusa nel suo libro. "Per me significa tanto" ha spiegato Burton. "Mostra tutti i processi mentali che hanno portato a creare personaggi e ambientazioni, anche della mia infanzia. Mostra l'evoluzione. Se lavoro a un film o a qualsiasi altro progetto, la parte più bella è la creazione, la manualità. Quando ho finito, il risultato è appagante, ma la cosa più importante per me è la fase progettuale, il processo creativo".
Il background di Burton è indubbiamente l'animazione. A tal proposito, nell'intervista ha risposto: "All'inizio della mia carriera ero uno che parlava poco" ha detto, definendosi una 'persona non-verbale'. Richiamo, questo, a una delle sue prime opere, il cortometraggio animato in stop-motion di Vincent, interamente senza dialoghi e in bianco e nero, narrato dalla voce di Vincent Price.
La prima edizione de The Art of Tim Burton uscì la prima volta nel 2009, in concomitanza con una retrospettiva al Museo d'Arte Moderna di New York, il MoMa (notizie/11298). La stessa rassegna visiva sbarcherà al LACMA a maggio, ma nel frattempo Burton ha lanciato una nuova edizione del libro, con materiale bonus, tra cui una litografia firmata. Il libro è auto pubblicato dal regista, ed è disponibile sul suo sito.
"Quando lo presentai per la pubblicazione l'editore non sembrava entusiasta dell'idea, così ho deciso di farlo autonomamente" ha fatto sapere Burton. "E' stato divertente occuparmene di persona. Un'altra esperienza positiva".
Tim Burton non è estraneo ai libri. Già nel 1997 pubblicò la raccolta di poesia e disegni The Melancholy Death of Oyster Boy and Other
Stories (Morte Malinconia del Bambino Ostrica e altre storie, edito in Italia da Einaudi), e un altro libro per bambini: un adattamento al classico d'animazione The Nightmare Before Christmas.
Più recentemente, insieme a Lia Gallo e al designer Holly C. Kempf, ha pubblicato alcuni volumi commemorativi tratti dalle sue versioni cinematografiche di "Sweeney Todd" e "Alice in Wonderland".
The Art of Tim Burton è un'opera piena di ricordi e inediti. Tra le "chicche" che è possibile scoprire all'interno delle oltre 1.000 immagini, uno schizzo di The Giant Zlig e un poster in cui le fattezze di Burton richiamano alla sua adolescenza. Altri schizzi presenti nella raccolta sono quelli di Jack Skeletron, del Joker e di Sweeney Todd.
Dietro a questi personaggi, gente come Johnny Depp (uno dei suoi pupilli), Martin Landau, Winona Ryder, Pee-wee Herman e Harryhausen, attori e personaggi di fantasia che hanno prestato mente e corpo alla fantasmagoria burtoniana.
"Amo i libri" afferma con orgoglio Burton. "Mi piace averli tra le mani, come lo stop-motion. Non c'è nient'altro di così bello e naturale. In un periodo in cui gran parte della gente è fissata sugli schermi, volevo fare qualcosa di diverso. Ho voluto produrre questo libro - grande, pesante e difficile da maneggiare - per creare un'esperienza e un contatto fisico".
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