Gli estimatori della trilogia di Bartimeus, vergata da Jonathan Stroud, saranno lieti di apprendere che Salani ha acquisito anche i diritti di traduzione del prequel della serie, già uscito sul mercato anglofono lo scorso anno.
L'uscita del nuovo libro, intitolato L'anello di re Salomone, è prevista per l'11 marzo e così Bartimeus ci svelerà un altro pezzo della sua lunga e avventurosa esistenza di jinn, millenni prima del suo incontro con Nathaniel e Kitty.
Siamo nel 950 a.C. e re Salomone governa Gerusalemme con pugno di ferro. Egli possiede un anello magico, un semplice cerchietto d'oro con una pietra nera incastonata che non lascia sospettare l'imenso potere ivi racchiuso. Esso è infatti in grado di convocare pletore di demoni al servizio del monarca.
Salomone ha appena iniziato a edificare il suo tempio, incaricando il potente mago Khaba di sovrintendere i lavori. Tra i forzati cui tocca sgobbare, un branco di demoni dai modi non propriamente civilizzati, c'è anche Bartimeus, il quale però viene presto dispensato dalla fatica operaia e messo a pattugliare il deserto contro i predoni.
Qui incontrerà Almira, emissaria della Regina di Saba incaricata di uccidere Salomone per evitare l'invasione del proprio Paese. Naturalmente Bartimeus non ha alcuna intenzione di immischiarsi nella faccenda, finché Almira gli proporrà la classica offerta che non si può rifiutare...
Cosa succederà a questo punto? Il booktrailer ci dà un indizio ben poco nebuloso:
"Cercare di fregare l'anello sarebbe un completo e assoluto suicidio.
E immaginate chi deve fare proprio questo?...".
Stroud ha dichiarato di averci messo un po' per rientrare nel registro del personaggio principale, e di aver impiegato perciò un anno e mezzo a completare il libro. Tuttavia, dopo un po', ne ha ritrovato la giusta voce, con la garanzia di riconsegnare ai lettori un Bartimeus in piena forma. Un giudizio, a quanto sembra, condiviso anche dai lettori anglofoni.
Non resta che attendere ancora un paio di mesi e verificare di persona.
Nel frattempo sembra che la Miramax, che ha acquistato i diritti cinematografici degli altri libri per tre milioni di dollari, già da un anno si stia dando d'attorno con L'Amuleto di Samarcanda. Niente di imminente, per carità, ma dopo aver visto imperversare vampiri e licantropi a destra e a manca ormai da troppo tempo, fa piacere sapere che in futuro ci aspetta qualcosa di gran lunga migliore. E sebbene le cifre di Stroud non siano paragonabili a quelle di altri franchise, non va dimenticato che questo autore è stato comunque tradotto il ben 37 Paesi. Dunque, anche se all'inzio partirà in sordina, c'è da scommettere che col tempo conquisterà il botteghino e il cuore del pubblico in maniera duratura, come pochi fantasy sono riusciti finora a fare.
Aspettiamo quindi la riscossa dei jinn, sperando che facciano un boccone dei vampiri fino all'ultimo lustrino...
12 commenti
Aggiungi un commentoio posso essere, e lo sono, critica nei confronti di certi atteggiamenti e/o dogmi cattolici, cui invece tu aderisci incondizionatamente (almeno così mi è parso di capire da tuoi interventi pregressi), ma essendo stata cresciuta nella stessa confessione religiosa prima che maturassi abbastanza per capire ciò che per me era condivisibile e ciò che non lo era, ne so abbastanza sul tema da:
a. capire quando un autore svolge un'idea critica in modo scontato e, narrativamente parlando, sbadigliosamente prevedibile
b. capire che quell'autore, che vuol passare per Illuminista e Illuminato, spara unicamente nella direzione in cui è sicuro farlo, mentre il lavoro sporco lo lascia fare ad altri che rischiano la vita, ma poi pretende gli allori del messia innovatore
lieta di sapere che concordi, ma ci tengo a sottolineare che io non sproloquio mai Magari disserto fino allo sfracellamento di zebedei dell'interlocutore, questo posso concederlo, ma dal momento che motivo sempre quel che dico, ciò rende i miei discorsi - a prescindere dal fatto se si condividano o meno - molto diversi da uno sproloquo. Una distinzione che mi appare fondamentale...
Paurosamente OT:
Ovviamente, il momento in cui proprio diventa difficile provare pietà "cristiana" è quando si avverte la mancanza di senso dell' umorismo...(pernicioso sentir)
Decalogo dimezzato del pacificatore:
a) Si, ma non sarebbe nemmeno necessario conoscere il significato di "transustanzazione" per riconoscere un'allegoria di Cristo in un' opera letteraria. Basterebbe che le prefazioni di edizioni per studiosi, ad esempio, fossero un po' più accurate almeno dal punto di vista filologico...
b)Libera, selvaggia, fantasiosa, avulsa interpretazione a parte, sulle prefazioni è meglio che vi sia l'accortezza succitata. E in caso di dichiarazioni pubbliche un po' imbarazzanti, al massimo si potrebbe sperare nella propria capacità di discernimento, per cui è legittimo ribattere in caso di discussione con le dovute smentite(vedi caso Pullman), oppure nell' affidarsi alla curiosità per l'opera letteraria, augurandosi che abbia la prefazione giusta...In ogni caso, la banalità non merita che l'indifferenza e solo di rado l'indignazione.
c)Solo nei week-end preferisco interpretare l'ignoranza, tenendo la malafede solo in caso di reiterata superbia(vedi caso Pullman)
d) "Agevolmente" non credo che lo possano fare i profani. Forse appena quelli che conoscono il significato di "transustanzazione"...
e) Questo dovrebbe suscitare piuttosto l'indignazione dei secolarissimi professori, dottori, ricercatori, saggisti di Storia...
f) Gli ipocriti soleva apostrofarli anche il Cristo dei Vangeli Canonici...Non mi pronuncio sugli Apocrifi, perché non me ne intendo. Ed è meglio che non mi pronunci sui vangeli di Augias, di Odifreddi, di Brown e ancora di Pullman...
Sproloquio voleva essere un'esagerazione retorica.
Allora sono una pessima comunicatrice e soprattutto una pessima bugiarda
Siccome sono umanista nel senso che rispetto l'umano che fa l'umano, chiarirò la questione e sfaterò l'accusa-o l'insinuazione- molto brevemente, che Morfeo sgambetta sul mio guanciale: è parecchio effeminato stasera e se non gli presterò ascolto al più presto, striderà vendicativo tutta notte dettandomi incubi con code di piume di paglia* che prendono fuoco, croste di pane mal digerite che gironzolano entro lo stomaco e fili conduttori spezzati sul baratro...Dunque dicevo: premesso che pur essendo formata in un contesto confessionale cui non sono indifferente, la mia persona non adotta etichette, neanche battesimali, e non sorregge alcun vessillo, non credo che per questo motivo il mio intervento in materia che mi fregio di conoscere minimamente più a fondo di certi detrattori, debba essere discriminato o compatito con disprezzo. Ma siccome la propensione al martirio è bene educata, questo trattamento si usa degnarlo con pari condiscendenza, facendo prevalere la forza della ragione ogni qual volta si richiede che debba essere difesa per oltraggio spudorato o semplicemente per pura noia. Può darsi anche che vi sia una giustificazione semi-scientifica a certuni slanci...Magari l'acqua santa che viene assorbita dalla cute dei pargoli ai quali viene somministrata produrrà modificazioni fisiologiche tali da comportare lo sviluppo di un nerbo aggiuntivo sensibile all'altezza delle meningi, particolarmente eccitabile alla presenza di discorsi di interesse e alle ridicolaggini in special modo; oppure si tratterà di un sesto senso, di un fiuto infallibile per scovare strafalcioni o infondatezze o falsità, chissà...
E siccome si parlava di buon senso, per quanto concerne i così detti "dogmi", mi pronuncio in difesa nel solo modo in cui si potrebbe rispetto alla doxa universale(e non solo quelli dottrinali cattolici dell'ambito religioso, ma anche quelli laici, gli assiomi indimostrabili e tutto ciò che diamo per scontato), ossia puntualizzare quando vengono enunciati scorrettamente, perché sono concetti pratici: i dogmi ecclesiali sono oggetto della scienza teologica e la loro accettazione una conseguenza della fede che è una condizione indiscutibile, e in sostanza inutilmente affrontabili secondo un eccesso di zelo razionalista, che sarebbe tra l'altro l'approccio meno adeguato all'argomento. Ma tutto questo non mi riguarda. Io mi occupo di dissacrazione, di sovversione del caos, di para-doxa e ripudio l'opinione comune. Predico la libertà di pensiero, ma non mi scandalizza la tradizione; venero solo la bellezza del mondo e trovo affascinante l'idea del trascendentale. Sono il risultato schizofrenico di uno scontro perpetuo tra i natali nella poetica cattolica, vernacolare quanto verace, postridentina solo per ingerenza storica, i continui rimproveri della satira dissidente e l'eloquenza mediatica. Figlia di due padroni, ho sviluppato aticorpi anti-politici, anti-partitici e ho scoperto più tardi la virtù sensuale dell'ignavia. L'unico mio rito quotidiano è la lettura; l'unico ateismo che varrebbe la pena di praticare è quello di Giulio Giorello; l'unica passione religiosa che varrebbe la pena scontare, quella sofferente tra i ghiacci della Russia imbevuta di domande di senso, quando è sobria e allucinata, invocando Dostoevkji...
Bene. Confessati tutti i peccati, alla corte illuminata lascio oscurare.
Vorrei che fosse chiaro che tutto quanto è stato vilipeso, compreso l'interlocutore, è a puro scopo informativo e nel peggiore degli spiriti gaudenti. Quindi, il comando è: sorridete e oltrepassate. Oppure fate come la sottoscritta e lasciate una scia di scherzi per saltare la cavallina...o per tracciare la trincea del bimbo tutto rosso.
Amen. Nox laeta vobis
*la coda di paglia è la mia, sia ben inteso.
EDIT: Ugh, ho spuntato qua e là per fare giustizia alla grammatica e alla filosofia, ma mi ritrovo una citazione mancante e non più reperibile : senza la quale il mio post appare sconclusionato : (più sconclusionato del solito). Confido che il messaggio sia più leggibile dopo quello azzardato oltre la mezzanotte....Si dice:"parla chiaro chi ha chiaro l'animo suo", ma io ho dimenticato di accendere la luce(picchietta sul cervello)
@ mr. Woland.theRussian
Ehm, si, cioè, intendevo dire che... beh, Bartimeus diceva sempre di conoscere bene Salomone... ehm... ops:
Qualsiasi malizioso incitamento alla turpitudine è assolutamente involontario, quel corsivo è innocente!
Oh non si preoccupi, è proprio l'innocenza la maggior foriera di turpitudini . E non nego che ben più di un' insinuazione è stata creata dalla fantasia sfrenata di un' ammiratrice mondana e del tutto pervertita, durante la lettura delle "interazioni" tra Bartimeus e i suoi giovani padroni...
Benissimo, allora qui chi e cosa difendo non credo che abbia molta importanza: è sempre questione di metodo e assennatezza, e diciamolo, buon gusto...Da oggi in poi protesterò verso i neo illuministi solo per divergenze estetiche
non necessariamente, magari nel tuo fervore ho letto io qualcosa di più compartecipativo che la semplice difesa dei fatti. Del resto capita anche a me, quando difendo il diritto anche dei cattolici a offendersi per certe cose su cui invece sembra abbiano diritto a offendersi solo le altre confessioni, di essere scambiata per una' Papagirl' e direi proprio che non c'è immagine più lontana da me. Succede quando si punta solo a una discussione specifica e non si hanno presenti le posizioni generali sull'argomento di quella specifica persona. Cmq siamo straOT , fra pochissimo saremo ribacchettate all'ordine...
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