Di una cosa Zack Snyder va fiero: non è possibile riassumere Sucker Punch in una frasetta semplice. La sua ultima creazione (prodotta per la Warner Bros) parla di una storia che si muove sul limite tra il reale e l'immaginario. "E' un punto d'orgoglio, ma anche una sfida" afferma, "iniziare a lavorare su qualcosa che non ha molti riferimenti noti per il pubblico. E' difficile sentirsi saldamente in controllo ma è anche un'esperienza molto pervasiva, ed è gratificante e divertente vedere che sta funzionando."
Il film parla di una ragazza che deve cercare disperatamente di fuggire da un'istituzione per malati di mente. Lei è Babydoll (interpretata da Emily Browning) e grazie a un patrigno malvagio si trova rinchiusa, in balia di un libidinoso guardiano. Poiché la ragazza si muove in un mondo tra reale e immaginario, vedremo la lotta per la fuga di lei e delle sue complici in un'atmosfera surreale, con scene che ricorderanno la guerra in trincea e altre che ci riporteranno a un immaginario da Giappone feudale.
Snyder ammette di essere influenzato dal grottesco e satirico Brazil di Terry Gilliam, ma qui l'azione sarà molto più seria e le armi verissime. L'ambientazione anni '50 si incrocierà con influenze provenienti dai videogame, fumetti, video rock.
Nelle parole di Snyder: "Volevo una favola grandiosa e folle, un altro mondo in cui immergersi, diverso da qualsiasi altra cosa."
E lo vedremo a partire dal 25 marzo, giorno di uscita per gli Stati Uniti.
Sucker Punch
I character poster dell'ultimo film di Zack Snyder.
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