"Si vive la vera angoscia adolescenziale guardando Harry che affronta i suoi anni formativi a Hogwarts".
"La recitazione di Dan Radcliffe, più cinica e tormentata, è fantastica”.
L'accoglienza tributata dalla critica anglosassone al terzo episodio della serie, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, è a dir poco entusiastica.
“Dopo la delusione provocata dal troppo elaborato La Camera dei Segreti, Il Prigioniero di Azkaban costituisce un ritorno alla forma”.
“Questo dirompente e spettacolare Potter è diverso, più cupo, pur trattando delle solite storie di magia”.
Harry Potter è “un adolescente con un nuovo look, dalla voce baritonale, tormentato, con un obiettivo molto serio da raggiungere. Il suo ritorno è così sensazionale che i milioni di giovani fan adoranti torneranno a impazzire per lui”.
“Poteva essere leggerino e scontato ma il rischioso tuffo di Alfonso Cuarón nel lato più oscuro del mondo della magia ha prodotto un film coinvolgente con un sapore ben diverso dai primi due episodi cinematografici di Harry” (Daily Mirror).
“La vera ragione per cui questo film brilla rispetto ai precedenti è perché tratta di qualcosa di più che sbagliare l’esame finale di Pozioni o trovarsi faccia a faccia con Lord Voldemort: è sul diventare adolescenti” (Newsweek).
“Il Prigioniero di Azkaban è più sinistro, più magico e alcuni diranno che è molto più cinematografico dei primi due” (The Atlanta Journal Constitution).
1 commenti
Aggiungi un commentoNon sono per niente d'accordo con il fatto che questo film sia migliore degli altri...trovo che i primi due siano molto più aderenti alla storia, ai libri, mentre il terzo film tralascia fatti essenziali che nel libro sono descritti con estrema accuratezza (es:il racconto della mappa del malandrino e del clan degli amici di James; il discorso finale di Silente che è sempre necessario per fare il punto della situazione...etc...).Non dimentichiamoci inoltre che la Rowling inserisce nel racconto momenti in cui il protagonista vive l'angoscia di una consapevolezza che negli anni cresce, la difficoltà di un ragazzo che entra nell'adolescenza, si, ma parla anche di sentimenti positivi e di momenti felici, di divertimento che anche nella pellicola non vanno tralasciati perchè parti integranti della storia...
Complessivamente posso dire di averlo considerato un buon film ma non sicuramente migliore dei precedenti!!!GRAZIE
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