Storie dal Crepuscolo di un Mondo/1 - Urania, febbaio 2011 -presenta la prima tranche della vasta antologia Songs of the Dying Earth: Stories in Honour of Jack Vance (2009) curata da George R.R. Martin e Gardner Dozois.
Infatti, sessant'anni dopo Crepuscolo di un Mondo (Tales of the Dying Earth) scritto da Jack Vance nel 1950, i due artisti americani hanno proposto ad altrettanto noti autori contemporanei di ricreare l'atmosfera inconfondibile delle Terre Morenti: un omaggio all'universo onirico di un autore tra i più grandi.
Il 1567 di Urania è il primo di tre numeri a cadenza annuale che ospiteranno la raccolta per intero (ventitre racconti in totale), dice il curatore Giuseppe Lippi nella postfazione.
Dalla copertina
Centinaia di migliaia d’anni nel futuro, quando il sole avrà cominciato la sua parabola verso l’estinzione, gli ultimi rappresentanti della razza umana vivranno esistenze decrepite, furtive ma inspiegabilmente avventurose.
Cosa faranno quando la crisi solare avrà raggiunto il culmine? Nei ventitré racconti di questa raccolta inedita, di cui appaiono qui i primi otto, torna uno dei pianeti “alieni” più affascinanti di sempre, la Terra morente del maestro Jack Vance.
I racconti
Il nettare d'annata di Erzuine Thale - Robert Silverberg
Grolion di Almeria - Matthew Huges
La porta silvestre - Terry Dowling
Caulk il cacciatore di streghe - Liz Williams
L'Inevitabile - Mike Resnick
Abrizonda - Walter Jon Williams
Le tradizioni di Karzh - Paula Volsky
L'ultima ricerca del mago Sarnod - Jeff VanderMeer
Il tutto è corredato dall'introduzione dello scrittore Dean Koonz e dalla prefazione dello stesso Jack Vance.
Nella sezione I Racconti di Urania è presente Al di qua delle tenebre di Antonio Bellomi.
16 commenti
Aggiungi un commentoCon flemma, ma fanno tutto. Spesso però disperdendo le cose su volumi speciali extra o millemondi. Il problema è che è una flemma davvero snervante.
Sarà pure capitato di volumi "spezzati" e poi lasciati incompiuti, ma facendo mente locale non me ne sovviene nessuno, quindi non deve essere capitato spesso. Capita più spesso che lascino "cicli" incompiuti, ma in quel caso penso la causa sia più in riscontri di vendita non incoraggianti.
Convengo che andava meglio quando Urania era quattrodicinale, però... sigh! Ma sono tempi che non torneranno più.
@Kull
no volevano tradurre i suoi racconti horror (io penso dalle edizioni Del Rey).
Quando incontrai Lippi mi disse che avrebbe voluto ripubblicare in un unico volume le storie di Conan di Howard, ma non ne era tanto sicuro. Forse per il film uscirà qualcosa. Però secondo me dovrebbero rivedere le loro traduzioni e aggiustare i nomi italianizzati.
Preso.
Sperando che escano anche gli altri due previsti...
Credo anch'io. Il peggio che ho incontrato sono le edizioni di Conan della Mondadori, di 4/5 anni fa. Non credo che Lippi c'entrasse qualcosa.
@Kull
mi riferivo proprio a quei volumi.
Lippi ne ha tradotto uno che era il primo delle prime edizioni ("l'era, l'ira, l'urlo e l'ora di Conan" per capirci) e poi ha curato i restanti ed in quel libro ci sono i nomi italianizzati (tipo Tauro al posto di Taurus).
Ora non so dirti se fu una sua scelta o un imposizione editoriale, ma se aspetti fino a novembre, ti saprò dare una risposta certa perchè potrò chiederglielo di persona visto che c'è spesso ad un festival cinematografico che fanno qui a Trieste.
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