George R.R. Martin (che tutti gli amanti del fantasy conoscono come creatore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco) e Gardner Dozois (autore ed editore di fantascienza) hanno unito le forze per creare un tributo alla vita e all'opera di Jack Vance, un colosso del fantastico tra i più celebri ma forse meno noto alle giovani generazioni.
Nato nel 1916, Vance è ormai molto anziano e praticamente cieco, per quanto continui comunque a scrivere. La sua attività ha spaziato per diversi generi letterari, dalla fantascienza al fantasy ai gialli; ha pubblicato con suo vero nome e sotto diversi pseudonimi, tra cui quello di Ellery Queen, scrivendo alcune storie del celebre detective dallo stesso nome. Nel 1997 ha ricevuto il titolo di Grand Master dalla SFWA (Associazione degli Scrittori di Fantascienza e Fantasy d'America).
Gli appassionati del fantasy lo ricordano per la trilogia di Lyonesse e per le storie della Terra Morente, queste ultime classificabili anche come "Science Fantasy" dal momento che molti dettagli potrebbero essere interpretati come fantascientifici.
Del fascino di questo mondo giunto alla sua ultima agonia abbiamo già parlato su FantasyMagazine: proprio la Terra Morente ha avuto un'influenza incisiva su numerosi scrittori, ed è ad essa che il tributo di Martin e Dozois è dedicato. Infatti, diversi scrittori si sono cimentati nello scrivere un racconto ambientato nel mondo giunto al crepuscolo, e alla fine del racconto hanno narrato come hanno conosciuto l'opera di Vance e quale è stata l'influenza che essa ha esercitato su di loro.
Questa raccolta è stata portata in Italia da Mondadori nella collana Urania e divisa in tre volumi che usciranno con la cadenza di uno all'anno.
Il Nettare d'Annata di Erzuine Thale, di Robert Silverberg, è il primo racconto e forse il migliore. Il protagonista è un ricco nobile dalla ricchezza prodigiosa, dotato di poteri magici e di talento poetico. Con tutte queste fortune purtroppo l'imminenza della fine di tutto gli provoca una nera malinconia, che annega nel bere (fortunatamente si tratta sempre di ottimi vini). Quando riceve la visita di tre strani e minacciosi personaggi, il nostro esteta avrà modo di mettere in discussione il proprio approccio verso l'esistenza.
Grolion di Almeria di Matthew Hughes è un racconto con un punto di vista piuttosto particolare; ci porta in una misteriosa magione dove un viaggiatore si rifugia, e resta imprigionato in una situazione bizzarra e pericolosa.
La Porta Silvestre di Terry Dowling: un mago si trova ad affrontare una sfida mortale, per di più, apparentemente, parte con un grave svantaggio.
Caulk il Cacciatore di Streghe di Liz Williams: Caulk viene costretto da Mott l'ammazzagufi ad andare a procurare una strega-gufo in terre lontane e piene di minacce.
L'Inevitabile di Mike Resnick: la passione per una strega, Lith dalla pelle dorata, porta Pelmundo, Guardiano di Maloth, a imbarcarsi in un'avventura disperata. Accecato dal desiderio, Pelmundo non esita a buttarsi a capofitto nell'impresa: ma il suo avversario non è soltanto un mostro da sconfiggere.
Abrizonda di Walter Jon Williams: lo studente Vespano, in viaggio per raggiungere la città di Occul, prende una strada pericolosa per far presto ma finisce intrappolato in un castello sotto assedio. Ambio, il castellano, si trova in grave difficoltà, e obbliga Vespano ad adoperarsi per repingere ben due eserciti nemici.
Le Tradizioni di Karzh di Paula Volsky ci narra la storia di Farnol di Karzh, un giovane troppo frivolo e superficiale per dedicarsi alla magia come vorrebbe la tradizione di famiglia. Uno zio escogita un rimedio estremo ma efficace per imporgli un cambiamento di prospettiva.
L'Ultima ricerca del mago Sarnod, di Jeff Vander Meer. Il mago Sarnod invia due dei suoi servitori in un mondo speciale, creato da lui stesso per esiliare i suoi nemici e quelli che hanno tradito la sua fiducia. La missione è di recuperare due persone e riportarle in superficie poiché Sarnod è pentito di aver inflitto loro una così dura punizione. Ma c'è qualcosa che lo stesso Sarnod non sa...
Una nota finale: riprendendo personaggi e ambientazione di Vance, questi scrittori generalmente hanno cercato anche di farci sentire lo stesso stile, pervaso di ironia nera e di un tocco delicato allo stesso tempo.
Un certo eccesso di spiegazione e dettaglio tradisce facilmente il tentativo, poiché è impossibile seguire Vance sul suo terreno, ma il sapore della Terra Morente non manca. Pertanto questa raccolta potrà essere occasione per una lettura piacevole a tutti, e inoltre non deluderà gli appassionati del grande maestro.
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