Molti anni fa, il vigilante Green Hornet era riuscito a ripulire Century City più o meno definitivamente. La criminalità organizzata aveva finito con l’arrendersi davanti al pungiglione dell’eroe mascherato, alla mano infallibile del suo fido autista Kato, e aveva imparato a temere il rombo della loro auto, l’inarrestabile Black Beauty. Era venuto il tempo in cui il giustiziere aveva appeso la maschera al chiodo per vivere intensamente al fianco della propria famiglia, dell’amatissima moglie e di un figlio ribelle che mai avrebbe dovuto sapere della doppia identità di suo padre. Oggi, però, il crimine di Century City sta tornando ad alzare la testa e stavolta la sfida potrebbe essere troppo per un Green Hornet ormai stanco e avanti negli anni...
Mentre su tutti gli schermi esce il film Green Hornet diretto da Michel Gondry, la Dynamite (etichetta ormai specializzata nel recupero e nel rilancio di franchise d’epoca) spara la sua cartuccia, e una volta di più centra il bersaglio. La serie targata Dynamite dedicata al personaggio nato alla radio nel lontano 1936 non ha nulla a che vedere con la pellicola di Gondry interpretata da Seth Rogen, se non l’elemento di avere per protagonista un eroe pulp forgiato negli anni attraverso l’alchimia di media differenti.
Nato come personaggio radiofonico, passato al cinema e ai fumetti, e quindi sdoganato in televisione negli anni 60 da una serie di telefilm, ricordata
Ecco dunque arrivare, edito in Italia dalla Panini Comics, il primo volume di un Green Hornet “alternativo” a quello attualmente proposto sullo schermo da Michel Gondry: il Green Hornet di Kevin Smith. Il regista di Clerks non è certo nuovo al linguaggio dei fumetti. I suoi interventi su Daredevil, Spider-Man, Freccia Verde e recentemente anche Batman, sono noti per i loro risultati sempre di qualità sebbene altalenanti, comunque caratterizzati da una verve personale, un’ottima gestione del ritmo e una profonda conoscenza dei personaggi. Con Green Hornet: I peccati del padre, troviamo Kevin Smith in splendida forma, in grado di regalarci un fumetto supereroistico che più classico non
Green Hornet di Kevin Smith è una piacevole occasione di lettura in un panorama supereroistico sempre più omologato e di conseguenza spesso noioso.
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