Tempo fa vi avevamo annunciato che secondo il sito inglese BookDepository.co.uk l'uscita di The Republic of Thieves, terzo volume della serie dei Bastardi Galantuomini di Scott Lynch, era prevista per il 17 febbraio 2011. La notizia si è rivelata infondata e il motore del sito ha aggiornato in automatico la data prevista per l'uscita del romanzo al 17 novemre 2011.
La pubblicazione del prosieguo de Gli Inganni di Locke Lamora e I Pirati dell'Oceano Rosso (editi in Italia da Nord) appare sempre più lontana. Nel frattempo, la Orion Books pubblica sul suo sito un'intervista all'autore del Wisconsin, divisa in file audio che si possono ascoltare cliccando i link indicati tra le risorse in rete.
L'intervista si apre con una domanda sulla costruzione dei personaggi in riferimento all'eroe classico. Lo scrittore ha affermato di aver scelto deliberatamente un protagonista vulnerabile, sotto il profilo emotivo e quello fisico. Lynch ha dichiarato di aver trovato più divertente scrivere di un personaggio così e di aver pensato che sarebbe stato lo stesso per i lettori.
Il discorso è poi scivolato lentamente sulla banda dei Bastardi Galantuomini, un gruppo ben organizzato in cui ognuno è esperto di un settore specifico: "c'è quello forte, quello che maneggia armi da fuoco, lo scassinatore". Lynch cita l'esempio di George Clooney in Ocean's Eleven. La squadra, pur essendo un cliché è funzionale, è ciò che permette che un lavoro venga portato a termine. Jean Tannen (che, specifica Lynch, si pronuncia alla francese), per esempio, rappresenta il lato fisico della gang e, in mancanza di un termine migliore, lo si potrebbe definire un sostegno per Locke. Come fonte di ispirazione Lynch cita anche il Leonardo Di Caprio di Prova a Prendermi, con cui si possono notare numerose affinità con il lato istrionico di Locke.
Lynch parla poi del rapporto di amicizia tra Locke e Jean: i due inizialmente non vanno d'accordo. Locke è geloso di Jean, Jean esce da una situazione traumatica. Locke è sempre stato orfano, Jean ha avuto una vita serena e confortevole fino a poco tempo prima, i due sono complementari sotto molti aspetti. Jean è "quello forte", il che non significa che sia stupido. Ciò che gli manca, e che Locke possiede, è la facilità con cui Mastro Lamora entra ed esce da un personaggio all'altro: a Jean serve più preparazione. Riassumendo, ognuno dei due ha costantemente bisogno che l'altro si prenda cura di lui, anche perché nessuno dei due ha una famiglia o altri affetti.
Nonostante il profondo affetto che lo lega ai suoi personaggi, Lynch ammette di non aver appuntato dettagli sul loro background, come invece si era ripromesso di fare quando, cinque anni fa, aveva cominciato a scrivere le loro avventure. La presenza di numerosi flashback nei romanzo inoltre ha fatto sì che le informazioni contenute in un ipotetico background venissero comunque fuori nella storia con gran naturalezza.
Di fronte alla domanda, velata di polemica, sui continui rinvii della pubblicazione de La repubblica dei ladri, Lynch risponde scherzando "odio i miei lettori, voglio vederli soffrire. Odio i miei editor, voglio veder soffrire anche loro, e ovviamente odio guadagnare". In seguito l'autore ammette senza troppi giri di parole di essersi ammalato di depressione e di essere stato lasciato da sua moglie. Anche se secondo Lynch il periodo buio è ormai passato, ribadisce che non si tratta di problemi che svaniscono semplicemente e senza lasciare traccia, e che ora, grazie alle cure, spera di riuscire a riprendere a scrivere con lo stesso ritmo di prima. Lo scrittore aggiunge inoltre che anche se scrivere non è ciò che ha voglia di fare in ogni istante della sua vita, la scrittura è ciò che gli permette di andare avanti.
Restando su domande personali, Lynch si trova poi a parlare dei suoi gusti come lettore, più orientato verso la sci-fi che verso il fantasy. Lo scrittore si dichiara un grande fan di Doctor Who; il suo incontro con il fantasy è avvenuto grazie a un amico che lo costrinse a leggere Il mago di Raymond Feist. Lynch finì il libro in due giorni, e corse a comprare i successivi della saga di Riftwar, finendo poi per leggere anche altri autori tra cui Tolkien. La passione per la fantascienza di Lynch si è poi riflessa sulla storia che l'autore sta pubblicando a puntate sul suo blog Queen of the Iron Sands, giunta al sesto capitolo.
Sul finire dell'intervista, giunge d'obbligo una domanda su La repubblica dei ladri: Lynch risponde che la narrazione riprende lì dove era finito I Pirati dell'Oceano Rosso, in una situazione che non è facile né per Locke né per Jean. Si trovano costretti a lavorare per persone con cui non vorrebbero avere nulla a che fare e, dopo molto tempo, le loro strade incrociano nuovamente Sabetha Belacoros, l'unica donna della banda dei Bastardi Galantuomini, di cui Locke è stato a lungo innamorato. Nel romanzo si capirà qualcosa in più su di lui e sul suo rapporto di amore e odio con Locke.
5 commenti
Aggiungi un commentoE' un vero peccato che non sia ancora uscito dal tunnel che lo fa stare male. Personalmente adoro il suo modo di scrivere e spero di leggere molto presto il seguito della saga
bhè, speriamo che esca prima o poi...ah, dimenticavo che la nord non vuole pubblicarlo in italia :\
Speriamo di non perderlo..... io quel libri lo aspetto con ansia da almeno 2 anni.
Speriamo anche che la Nord decida di riprendere la serie..
Mah... dovrebbe esserci qualcosa da pubblicare, perché decida di farlo...
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