Anche se il progetto è ancora alle prime fasi di sviluppo, a Pechino è stato annunciato che sono stati stanziati ben 300 milioni di dollari per l'adattamento cinematografico dell'antica fiaba popolare Viaggio in Occidente, considerata una delle novelle più importanti e famose della letteratura cinese.
La storia, pubblicata attorno la fine del Cinquecento da autore anonimo, narra di un monaco buddhista in viaggio verso l'India per ottenere alcuni testi sacri non esistenti in Cina.
Oltre al faraonico budget messo a disposizione, è stato reso noto l'ingaggio, da parte del produttore Zhang Jizhong, dell'autore di Coraline e Stardust, Neil Gaiman, che si occuperà dell'adattamento, e del regista di Avatar James Cameron, esperto di riprese 3D e nuove tecnologie. Come se non bastasse, la produzione ha puntato anche un altro nome illustre: Guillermo del Toro (Il Labirinto del Fauno, Hellboy).
La partecipazione del regista messicano, amico di Gaiman e Cameron, potrebbe non essere solo una suggestiva ipotesi, anche se archiviata per ora la pratica dell'adattamento del classico di H. P. Lovercraft, Le Montagne della Follia, del Toro sembra intenzionato a iniziare quanto prima le riprese del fantascientifico Pacific Rim.
"E' una grande storia" è stato il commento di Neil Gaiman. "L'avventura è universale e la fiaba del Viaggio a Occidente ne è piena. L'obiettivo è quello di adattarla in modo che venga apprezzata da tutti".
L'adattamento sembra non trattare un unico film. Ci sono infatti tutti i presupposti per creare una trilogia e sviluppare al meglio la lunga avventura del monaco buddhista.
La produzione girerà le scene in Cina, ma in lingua inglese, anche se nel team ci saranno esperti cinesi di fotografia.
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