Nonostante la saga di Assassin's Creed abbia in ogni suo episodio giocato su due linee cronologico-narrative e cioè quella del nostro presente, con protagonista Desmond Miles, e quella dei suoi antenati, Altaïr ibn La-Ahad nel primo capitolo e Ezio Auditore nei due successivi, in realtà i protagonisti quasi assoluti di ogni videogame della serie sono stati proprio gli assassini del passato, lasciando al loro discendente un ruolo marginale nell'economia del gameplay stesso, oltre che della trama.
Ma nell'affascinante mondo creato dal team Ubisoft Montreal, in cui storia e finzione si miscelano sapientemente offrendo una nuova lettura di quello che è stato e che conosciamo, l'intreccio di relazioni tra eventi e casualità intessuto tra i due antenati di Desmond e quest'ultimo devono ancora essere svelati del tutto, e sembra proprio che in Assassin's Creed Revelations (sotto, una delle poche immagini finora diffuse del videogame), su cui la software house Ubisoft ha recentemente dissipato le nebbie circa ambientazione e protagonisti, quelle risposte arriveranno. Di conseguenza, stavolta gli eventi della realtà contemporanea avranno una maggiore importanza che in precedenza, e Desmond sarà sviluppato completamente come personaggio.
Darby McDevitt, sceneggiatore del team creativo (ma oltre che scrittore anche musicista, regista e game designer) è stato recentemente intervistato su questo argomento. L'Animus, l'avanzato macchinario che permette a un soggetto di ripercorrere in prima persona le vite dei propri antenati grazie ad una sofisticata lettura del proprio DNA, ha causato lo sviluppo di una personalità multipla nella mente di Desmond, provocandone gravi disfunzioni. Come rovescio della medaglia, solo lo stesso Animus può lenire questi pericolosi disturbi, gestendo in modo razionale il frazionamento della personalità. Ma non è detto, sarebbe anzi improbabile, che una volta uscito da questa sorta di incubazione forzata Desmond torni alla normalità.
E, mentre quest'ultimo è chiuso nell'Animus, piuttosto che seguire dalla sua prospettiva l'eterno conflitto tra Assassini e Templari anche durante la nostra epoca, ci sarà l'occasione, come afferma Devitt, di 'frugare nel passato di questo personaggio'. Dopo il finale di Assassin's Creed Brotherhood, infatti, è risultato chiaro che il ruolo di Desmond non è quello di semplice osservatore o esclusivamente di medium attraverso il quale rivivere le gesta di Altaïr e di Ezio.
'Vedrete cosa è divenuto crescendo e cosa alla fine lo abbia portato a sedere nell'Animus e a essere catturato dai Templari', rivela McDevitt. 'Scopriremo assolutamente molto di più in merito alla relazione con i suoi genitori, durante la sua permanenza all'interno di esso. A causa del coma, viene offerta un'opportunità molto diversa di raccontare una storia molto diversa.'
L'uscita di Assassin's Creed Revelations, per le piattaforme PC, Playstation 3 e Xbox 360, è stata annunciata per novembre 2011.
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