Londra, 1887. Peter vive con la madre alcolizzata in condizioni di estrema miseria. La donna, sempre più pazza, usa il figlioletto come un servo senza fare mistero di non amarlo. Suo unico sollievo nella vita condotta tra vicoli sordidi, ciniche prostitute e poveracci abbrutiti, sembra essere la sua capacità di sognare. Storie fantastiche che condivide ogni giorno con un gruppo di piccoli orfani stipati in un edificio cadente, simile a una lurida stalla. L’avvenire di Peter pare segnato, per lui non si prospetta che la strada e un precoce decadimento fisico. Ma altrove, un mondo in pericolo ha bisogno di lui, e l’arrivo di una minuscola fata volante potrebbe cambiare il suo destino per sempre...
In principio c’è solo Peter, con la sua piccola vita sudicia e disperata. Niente
L’intento di Loisel non è quello di condannare le seduzioni della fantasia come oppio dei popoli, ma di ridimensionarne il mito, illustrandone gli aspetti più crudeli. Irrinunciabile, eppure pericolosa come un’invitante sirena, la capacità umana di sognare non è di per sé buona o cattiva, ma è pulsione primordiale, amorale e panica. Un sottile filo rosso che unisce tutti e può scatenare meraviglie come orrori. Esemplare, al riguardo, la sottotrama che fa incrociare il cammino di Peter con quello di Jack lo Squartatore, insinuando l’esistenza tra i due di una raccapricciante empatia.
La forza sovversiva di Peter è comunque pura apparenza, giacché propone un modello di vita immutabile, dove si vive sognando e non c’è posto per la memoria (rendendo impossibile qualsiasi evoluzione). Uno scenario che potrebbe essere il paradiso come l’inferno, cosa di cui James M. Barrie era del tutto consapevole quando parlava della natura “demoniaca” del suo personaggio.
Peter Pan di Loisel è una lettura divertente e inquietante, che non dovrebbe sfuggire agli appassionati del fumetto europeo ed è consigliabile a tutti. La rivisitazione di un classico che riporta i personaggi alla natura sfuggente voluta dal suo autore, e la aggiorna con una sconvolgente, moderna visione.
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