Il sito Infoludiche (una delle migliori fonti informative professionali sul gioco in generale e sui giochi di ruolo in particolare), informa che dalle pagine web di MM25, editore italiano di Dungeons and Dragons IV Edizione sono scomparse tutte le nuove uscite riguardanti D&D.
La scomparsa non riguarda solo il 'front end' pubblico, ma anche la sezione riservata ai negozianti, che permetteva di visionare con largo anticipo le uscite.
Anche la preannunciata Cripta dei Mostri, che risulta già tradotta, è sparita dalle prenotazioni; questo, insieme alla notizia di qualche settimana fa che annunciava la "cessata collaborazione" tra l'editore e i traduttori storici di D&D in Italia (Fiorenzo delle Rupi e Marco Crosa), significa che non ci sono più certezze sulla prosecuzione della vita editoriale dell'edizione italiana della IV edizione.
La IV Edizione di D&D non è certo famosa per il suo successo commerciale: anche in altri Paesi le vendite hanno subito un tracollo, vuoi per il momento economico, vuoi per la grossa differenza rispetto alle edizioni passate. In Francia le vendite di D&D sono ampiamente superate da quelle di Pathfinder, che è una 'rielaborazione' dell'edizione precedente di D&D, e in Germania l'edizione tedesca è stata sospesa quasi immediatamente.
Tra l'annuncio della chiusura di Vampiri, le voci di cessazione della pubblicazione dell'eccellente Runequest e le uscite rare e lontane tra loro di Pathfinder, resta in attività a malapena una manciata di 'grandi classici': Rolemaster (nella sua incarnazione 'light', HARP), Traveller (anch'esso con poche uscite però), il nostrano Sine Requie...
C'è da sperare che prima o poi le pubblicazioni di D&D o perlomeno degli Essentials, i manuali che permettono un approccio facile al gioco, riprendano.
Nel frattempo è arrivata una dichiarazione in merito di Luca Franchini, Hobby Game Market Business Manager di Magic Market & Twenty Five srl, azienda licenziataria del marchio, che riporto testualmente:
"La licenza è fermamente in mano nostra in pieno accordo con il proprietario del brand."
11 commenti
Aggiungi un commentoNon sono d'accordo, basta guardare a prodotti come Arcana Evolved per vedere che il sistema funziona.
Certo poi il marketing l'ha deragliato. Ma io con la 3.0 e la 3.5 ci ho giocato parecchio (o meglio, con la SRD)
Naturalmente quanto scritto si riferisce all'esperienza personale avuta: sono rimasto legato al 2° edizione, la 3° non mi ha preso particolarmente. Di certo come manualistica ritengo migliore quelle passate a quelle recenti. Anche qui dev'essere una questione di gusti
Questa edizione di D&D si è presentata fin da subito troppo astratta e priva di fascino. In più ha rappresentato una netta cesura con la 3.5 che era un sistema dannatamente complicato ma anche, incredibilmente affascinante. Dal mio punto di vista è naturale che io mi sia spostato su Pathfinder, la cui linea è davvero interessante. E poi è un peccato, rivitalizzare la 3.5 forse era ancora possibile all'epoca. Non so se un giorno la Wyzards rinsavirà, ma ancora non riesco a capacitarmi di come abbia potuto tirare un calcio alla generazione di giocatori che aveva allevato per tutti quegli anni. Dopo l'iniziale curiosità, mi sono sentito (non dico tradito) quantomeno snobbato.
L'impressione che ancora ho, è che la 4° ed sia più un discreto di schermaglie che altro. Ma è comunque supportato in modo discutibile. Staremo a vedere se prenderà la via del puro dungeon crawl (visti i giochi come Wrath of Ashardalon). Ad ogni modo questa 4° edizione, più che un clone sbiadito della 3.5, a me sembra un'autentica involuzione.
nn ho molta familiarità con la 4° edizione ma devo dire che non mi ha mia attirato troppo
però è indubbio il fatto che quest'interruzione delle traduzioni non sia un buon segno
Lessi i manuali della 4° edizione (ai tempi della sua uscita) e tutto quello che mi venne da dire fu: 'vade retro saragat!'
Scherzi a parte, in realtà può piacere o non piacere, ma non è più un gioco di ruolo, ma un gioco di schermaglie fra miniature (come qualcuno ha già fatto notare). L'unica cosa che (presumo) la gente del marketing non ha preso in considerazione è che il mercato è già pieno di giochi del genere che si fanno una concorrenza spietata, senza contare che la plastica predipinta a questa fetta di mercato spesso fa impressione e a volte ha decretato più o meno la morte di chi l'aveva adottata (tipo Confrontation). Evidentemente sono riusciti ad allontanare i vecchi giocatori e a non far presa su nuove leve, che a differenza di 20 anni fa hanno un sacco di altre scelte. O per lo meno questo pare essere successo in italia.
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