Arriva tutto in occasione del film di Oliver Stone, manco a farlo apposta. Alessandro il Grande, l'ennesimo peplum della stagione (si parla già di "ennesimo", infatti, dopo il crollo di Troy), si appresta ad arrivare nei cinema con un cast stellare che vede la presenza di Colin Farrell, l'ex protagonista di Tomb Raider Angelina Jolie (che inquesta faccenda troverebbe pane per i suoi denti), Anthony Hopkins e Val Kilmer. Nel frattempo lo storico e studioso inglese Andrew Chugg avanza una teoria che ha l'effetto di un uragano: sotto la basilica di San Marco non ci sono i resti del santo, ma il corpo di Alessandro Magno. Ed è pronto a spiegare tutto in un libro, La tomba perduta di Alessandro il Grande.

Il condottiero sarebbe morto a 33 anni circa, e per 700 anni il suo corpo sarebbe rimasto sepolto ad Alessandria d'Egitto, città che aveva fondato. Qui, la storia vuole che mercanti veneziani siano riusciti con uno stratagemma a impossessarsi della reliquia, non di san Marco ma del grande macedone (sia i corpi del santo che quello di Alessandro erano stati mummificati e avvolti in lenzuola di lino e uno, si racconta, sparì in occasione dell'apparizione dell'altro). La gerarchia religiosa veneziana  sapeva che i resti non erano del santo, ma ritenne che fosse un piano migliore far sapere al mondo che una simile reliquia fosse stata portata nella Repubblica di Venezia. Gli studiosi, a riguardo, sono divisi.