La Warner Bros. ha vinto la gara per i diritti della sceneggiatura Arthur e Lancelot scritta dal regista David Dobkin (The Change-Up, Wedding Crashers).
Il progetto da 90 milioni di budget è descritto come "una moderna rivisitazione dei racconti leggendari di Re Artù e Ser Lancillotto".
Sarà lo stesso Dobkin a dirigere il film, di cui sarà anche produttore esecutivo insieme a Lionel Wigram (Sherlock Holmes, Harry Potter e i Doni della Morte).
Questo film non è l'unico progetto basato sui miti arturiani attualmente in lavorazione.
C'è il remake di Excalibur di John Boorman che dovrebbe essere diretto da Bryan Singer, attualmente impegnato in Jack The Giant Killer.
Un altro progetto dovrebbe essere diretto da Guy Ritchie su una sceneggiatura dello scrittore di fumetti Warren Ellis, adattamento di Le Morte d'Arthur di Thomas Malory, con data presunta di uscita nel 2012. Anche questo è più nel mondo delle intenzioni che nella fase esecutiva, poiché Ritchie è al momento coinvolto nella post produzione di Sherlock Holmes: A game of shadows, che uscirà a dicembre 2011.
C'è da osservare a questo punto sarebbero ben tre i progetti a tema arturiano promossi dalla Warner.
Un altro progetto si chiama Pendragon, prodotto dalla New Regency, con data di uscita presunta addirittura nel 2011, ma che è indicato su Imdb come in lavorazione, senza ulteriori informazioni, anche se le solite indiscrezioni non controllate tempo fa indicavano Sylvain White (The Losers) come probabile regista.
Insomma come sembra stia succedendo per Biancaneve sembra che, visto che le buone idee originali scarseggiano, i produttori di Hollywood si affidino a personaggi noti e a mitologie più che consolidate.
Di recente abbiamo visto il serial TV Camelot, prima ancora Merlin. Rischiamo di vedere Merlino, Artù ed Excalibur parecchie volte nei prossimi anni.
5 commenti
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Le leggende arturiane sono state una delle mie prime letture "fantasy" (sì lo che sono non sono fantasy e blablablazzzzzzzz....) quindi sono piuttosto affezionata ad Artù, Lancillotto e Ginevra, che considero tre imbecilli, Merlino, che casca come un pera cotta tra le braccia di Nimue, Morgana, una con le idee chiare, e Galahad che rimane il migliore di tutti.
a me le "moderne rivisitazioni" fanno un po' paura ultimamente.
e qui la domanda è invece PERCHE'? Ma cosa vuol dire fare un remake di Excalibur quando a sua volta il film si ispira sia ai Mabinogion che alle leggende Arturiane.
Con tutto il materiale che c'è su Artù e compagnia cantante è proprio necessario rifare un film, bellissimo tra l'altro, fatto da altri
ecco già questo mi ispira di più.
Difficile superare il fascino di Excalibur e tremo al solo immaginare che possa essere una nuova versione alla Isso Issa e O'Malamente, come fu quella roba indegna de Il primo cavaliere...
e vogliamo parlare di quel ciofecone immondo di King Arthur.
Per colpa di 'sto "coso" ho fatto poi fatica a rivalutare il povero Clive Owen il quale invece è un bravo attore.
Ah sì! Per pietà! Le versioni "storicizzate" che pietà...
(ci sarebbe anche quel... coso - non oso chiamarlo film -) tratto da quel romanzo di Manfredi, l'ultima legione (le ciofeche, sì, sunt legionem...). Ove salvo unicamente la bella protagonista di origini indiane (ma non per la recitazione)
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