(H.P. Lovecraft).
Oggi, per qualunque lettore che apprezzi il fantastico, leggere, o rileggere, R.E.H., significa incontrare uno degli autori "che ci ha dato il senso di grandezza, che ci ha incoraggiati e ci precede"
(G.Lippi).
Anche questo è la sword&sorcery di Robert E. Howard. Un genere letterario che l'illustre De Camp ha così definito, creandone una percezione forse un po' semplicistica: "racconti di fantasie avventurose (…) in cui tutti gli uomini sono forti, tutte le donne belle, tutti i problemi semplici e la vita tutta un'avventura."
Inoltre De Camp affermò che i personaggi di Howard fossero delle idealizzazioni di Robert stesso, coloro che Robert sognava di essere; dove Conan, Kull e altri, erano più che estroversi e dalla coscienza e dal temperamento selvaggio, Howard era un uomo retto, cortese, tenero di cuore, intellettuale. In definitiva, diverso dai suoi eroi come il giorno dalla notte.
In merito al rapporto tra Robert e i suoi personaggi, concludo con le parole di G.Lippi (che, per ogni riga dedicata a R.E.H., ringrazio – io non posso certo fare di meglio).
Howard traeva un'indubbia gratificazione dipingendosi nei panni di Kull, Conan, (…), ma ai suoi personaggi prestava sentimenti, emozioni e un modo di vedere la vita che erano suoi. Simbolicamente parlando, nessuno di essi si comporta diversamente da come si sarebbe comportato Robert perché lo scambio era reciproco, e come egli era diventato ognuno di loro, ognuno era lui. In questo senso non vedo nessun abisso tra il cimmero e il suo creatore, ma anzi una poetica e armoniosa affinità. Ogni uomo è il suo eroe; Howard è stato re Kull, Steven Costigan, El Borak, Robert E. Howard e Conan. Sì, il barbaro ha camminato effettivamente su questa terra, e se foste andati a Cross Plains, nel Texas, fra il '32 e il '35, lo avreste incontrato.
Fonti
Howard, un eroe letterario, di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, in Tomo 1 e 2 de Il ciclo di Conan, e in I Cicli Celta e Faccia di Teschio, R.E.H., Newton
Presentazione di L.S. De Camp, in Conan di Cimmeria, R.E.H. & L.S. De Camp, Nord.
Presentazione di L.S. De Camp, in Conan e il Dio-Ragno, L.S. De Camp, Mondadori
Un uomo fuori dal tempo, di Sandro Pergameno, in Almuric il pianeta selvaggio, R.E.H, Nord
L'immaginifico Howard, di M.Davoli e M.Tassi; Il bardo nel bosco di querce, di L.S. De Camp; L'avventura dello scrivere, di G.Lord; Ogni uomo è il suo eroe, di G.Lippi; tutti in Il segno del serpente, Yorick Fantasy Magazine
Bran Mak Morn, R.E.H., Mondadori Epix
I miti di Lovecraft, a cura di Robert M. Price, Mondadori Epix
7 commenti
Aggiungi un commentoGrazie Crom Dubh!
Lo scopo è proprio quello che dici tu
L'immagine è davvero bella... secondo te chi è il bestione in fondo, con l'enorme bipenne? Athlestane?
Davanti a lui c'è Cormac Mac Art per cui presumo che lui sia Wulfhere.
Potrebbe! Per me potrebbe essere, date le dimensioni, anche uno dei due giganti dei ghiacci, del racconto di Conan... (per me, "La figlia del gigante dei ghiacci" è uno dei più belli )
Kull, che bell'articolo. Degno del devoto howardiano che sei. sentimentale, celebrativo e denso di informazioni. Io non ho mai voluto leggere per principio i rimaneggiamenti di de camp, ma anche volendo non riuscivo a trpvare le edizioni italiane, per cui anche la bibliografoa che hai inserito é davvero utile.
Una nota: a un certo punto hai citato uno scrittore, Kutter. Intendevi forse Kuttner?
Ciao Ring, e grazie per la lettura e gli apprezzamenti
Lo scrittore è Henry kuttner, mi scuso pe ril refuso.
Su De Camp, dipende quello che cerchi. Non troverai il Conan e l'Iboria howardiane
Io mi sto rileggendo i racconti di Howard in lingua originale, mi piace di più...
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