Peter David è un autore molto conosciuto e prolifico nel campo della letteratura di genere. Scrittore di fumetti, novelization di telefilm e romanzi su licenza, ma anche di romanzi originali.
Nel nostro paese è noto in due fandom molto ben identificabili: i trekker e i fan dei fumetti Marvel e DC.
Nel primo caso per i romanzi Imzadi e la serie di volumi New Frontier, tra gli altri. Sul fronte Marvel i fan si ricordano ancora la saga di Hulk denominata Ground Zero, che annoverava come disegnatore Todd McFarlane, la saga di Spider-Man La morte di Jean DeWolff e i fumetti tratti dalla Torre Nera di Stephen King; alla DC ha contribuito a numerose testate, tra cui Acquaman e, anche qui, Star Trek.
Di Peter David, è uscito da poco in Italia un romanzo del franchise del videogioco Fables, dal titolo Fables. L'ordine dei balverini, edito da Multiplayer.it.
La notizia che arriva dagli Stati Uniti è lo scrittore è uno dei promotori di una nuova casa editrice, denominata Crazy 8 Press, insieme ad altri autori: Michael Jan Friedman, Robert Greenberger, Glenn Hauman, Aaron Rosenberg e Howard Weinstein.
Alcuni di questi autori sono conosciuti più o meno per trascorsi simili a quelli di David, ossia novelization e fumetti.
La casa editrice pubblicherà in formato elettronico e in print-on-demand, titoli di fantasy e fantascienza per ora. La loro prima pubblicazione è un romanzo satirico arturiano scritto proprio da David, The Camelot Papers, che potremmo tradurre liberamente come Il Dossier Camelot, oppure letteralmente come I documenti di Camelot, di cui vi proponiamo la sinossi.
"Un potente sovrano che è considerato da molti sempliciotto e vacuo e ha problemi seri con il padre. Una donna carismatica e molto pratica, che preferisce indossare i pantaloni e che segue una dubbiosa agenda al riguardo dei bisogni sociali. Un leader carismatico con una reputazione di cacciatore di gonne. Un intrigante e manipolatore consigliere che cerca costantemente di controllare l'opinione pubblica. Un uomo visto come la prossima, grande speranza per il popolo, anche se ci sono controversie sul suo passato e molti sostengono che non è quello che sembra essere.
George W? Hillary e Bill? Karl Rove? Obama?
Provate Arthur Pendragon, Ginevra, Lancillotto, Merlino e Galahad.
Apprendete qui, per la prima volta, i reali, oscuri e sporchi segreti che hanno afflitto Camelot, raccontati da qualcuno che realmente lì, e adattato dal famoso autore bestseller, più volte nella classifica del New York Times, Peter David. Pieni di sensazionalismo e sorprendenti segreti e rivelazioni, i docuenti di Camelot stanno al regno di Artù come quelli del Pentagono stanno ai militari: sono qualcosa che tutti gli interessati preferiscono non aver mai visto."
Potete leggere l'anteprima del primo capitolo al seguente link, riportato anche tra le risorse in rete.
3 commenti
Aggiungi un commentoEhm... giusto un appunto su una cosa marginale ma che mi ha fatto un po' storcere la bocca.
Citando David come scrittore di "The Incredibile Hulk" è un po' riduttivo ricordare solo "Ground Zero", ottima saga ma non è neanche il meglio che David ha dato al personaggio.
David è stato lo sceneggiatore di "The Incredibile Hulk" per 12 anni consecutivi, che nell'ambito dei comics è una eternità di inusuale continuità. Questo mi sembrava un dato più rilevante.
Certo che è rilevante. Lo prendo come suggerimento per un prossimo articolo .
Imho Ground Zero non è affatto minore però. Ho semplicemente scelto per alcuni personaggi un titolo che mi sembrava rappresentativo.
Ti confesso che non ho mai amato molto Hulk, per cui non ho mai visto il lavoro di Peter David in questa prospettiva "storica". Ripensandoci è vero, dopo la lunga gestione Mantlo e la meteora Byrne, Peter David ha in effetti fatto di Hulk un "suo" personaggio. Meriterebbe un approfondimento da parte di qualcuno più appassionato di me al personaggio.
Fatto bene. E' una ottima saga. L'unica pecca - motivo per cui io non la ricordo con gran piacere - è che McFarlane non era ancora al massimo delle sue potenzialità. Lo stile grafico qua e là era più frutto di dilettantismo che di scelta artistica. Nel seguito della gestione-David si sono visti disegnatori ben più accattivanti, oggi non altrettanto noti perchè poi hanno fatto scelte imprenditoriali, più che artistiche, non proprio azzeccatissime.
Chiunque lavorasse con David veniva sparato nell'olimpo! Ha una capacità innata di scrivere esattamente il tipo di storia che veste in modo perfetto il disegnatore.
Le testate migliori in Marvel - sempre che cadessero in mani capaci - sono sempre state quelle centrate su un personaggio logorato fino all'osso. Commercialmente non valgono più nulla e la libertà creativa concessa dalla dirigenza agli autori diviene massima.
Non darò seguito alla velata proposta ma mi fa piacere che tu l'abbia fatta. Grazie
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