A dire il vero c'erano pochi dubbi circa il coinvolgimento dell'attore Andy Serkis nel remake di King Kong, che Peter Jackson porterà sul grande schermo nel dicembre 2005. Molti rumors si erano inseguiti negli ultimi mesi, lo stesso Serkis aveva espresso il desiderio di lavorare ancora con il regista neozelandese. Ora è proprio Peter Jackson che affronta con entusiasmo l'argomento. "Sarà bizzarro vedere Andy fuori dal suo costume di Gollum, spero che potremo entrambi fare un buon adattamento. Mi aspetto un'esperienza molto diversa per tutti e due".
L'attore inglese vestirà di nuovo la tutina blu piena di elettrodi, permettendo al computer la ormai famigerata motion capture, il sistema con cui si riproducono in digitale i movimenti reali. King Kong prenderà vita da qui, e non possiamo non aspettarci un grandissimo risultato.
"Andy fornirà un riferimento molto valido" continua Jackson "ma questo non significa che ammorbidiremo Kong. La potenza della storia sta nel fatto che questa sia una bestia selvaggia proveniente da un ambiente ostile. Non intendiamo compromettere questa cosa".
Per Andy Serkis si tratta della seconda esperienza dopo il trionfo del Signore degli Anelli. L'attore sembra dare il meglio di sé in questo tipo di recitazione, ancor più delle performance tradizionali che, finora, lo hanno visto coinvolto solo in produzioni minori. Serkis non sembra preoccuparsene, sebbene il successo portato dal suo alter ego digitale (per il quale non è prevista una categoria da premio Oscar) rischi di ridimensionarne i meriti. In King Kong, tuttavia, già come successo nel Ritorno del Re, Peter Jackson gli affiderà anche un ruolo "vero": oltre al gorilla, sarà Lumpy, il cuoco del battello Venture che catturerà King Kong nell'isola del Teschio.
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