Tutti sanno che uno dei temi prediletti da parte degli illustratori fantasy sono le belle donne, e tutti si sono da sempre domandati se esse siano frutto esclusivo della fantasia dell’artista o ritratti di persone reali.
Non esiste una risposta univoca a tale domanda, ogni pittore utilizza per i suoi lavori i modelli che ritiene più adeguati al suo fine. Un uso di modelli reali non esclude quello di fotografie, schizzi o studi appropriati, tuttavia i più grandi illustratori cercano sempre di avere una fonte “reale” per le loro tavole. Così nascono le immagini dipinte da Michael Whelan: dietro ogni sua tavola esiste un attento studio fotografico dei corpi; e lo stesso dicasi per il lavoro di Donato Giancola. Proprio da lui, e dal sempre compianto Karel Thole, ho avuto modo di apprendere quanto fondamentale sia l’avere innanzi a sé una copia vera, seppur fotografica, di ciò che poi deve essere trasformato sulla tela dal pennello e dalla matita.
Si usano perciò, perché “usare” è il verbo appropriato, le persone che spesso ci stanno intorno: amici, fratelli e sorelle, mogli, fidanzate che si costringono sotto i faretti e i flash delle macchine fotografiche in atteggiamenti ridicoli finchè non vengono rielaborati pittoricamente. I manici di scopa branditi da vostro fratello diventano allora le affilate spade dei guerrieri, e vostra cugina viene obbligata a fingere orrore verso un demone che esiste soltanto nella vostra immaginazione (malata, secondo il suo punto di vista).
Esiste poi una fortunata possibilità, il più delle volte riservata ai professionisti, siano essi fotografi tout court o illustratori, e cioè l’uso di modelli umani, splendidi nelle loro forme, come è in uso in ogni buona Accademia.
Tra le tante bellezze che si dedicano a questa attività, Claudia Moreno Toscane è senz’altro una delle più note in Europa.
Modella d'arte professionista franco ispanica, da sempre predilige i temi del Fantastico, tanto da essere musa richiesta da parte di numerosi artisti per copertine e poster. Incarnazione del fascino dei colori mediterranei e della calda sensualità delle corti spagnole del XV secolo, ha studiato Arte Rinascimentale in un’Università del sud della Francia, dove ha potuto incontrare gli scultori e i pittori per i quali è ben presto diventata modella.
I suoi profondi occhi si sono spalancati allora sulle meriviglie e sulla sensualità delle atmosfere del Fantasy e soprattutto dell’Heroic Fantasy. Molti illustratori la vedono bene nelle sembianze di guerriera o amazzone. Lei, tuttavia, privilegia il suo lato "elfico".
65 commenti
Aggiungi un commentoVenghi, che si provi la panziera, gli sPALLAcci e soprattutto i due cannoni delle braccia per vedere come ci stanno.
Poi le mettebbimo un basco alla lanza con tante piume di uccello del Paradiso, e delle bellissime calzabrache con una gamba rosso granata e l'altra bianconera ,
Poi si appendi alla cintola una storta con il budriere in cuoio marocchino e il fodero in sbroccato.
Vedrà che facci un figurone Ser Pato da Albium Ingaunum detto l'Articiocca e prendi tanta mussa ( termine antico e traducibile oggi come l'essenza archetipale dell'eterno femminile )
ciao
non sono aspra che il traduttore è correttamente tradotto tutti i vostri messaggi ( poiché la loro traduzione è divertente )
in giro caso io si rende conto che questa tribuna è molto simpatica
Son piegato...
La mia era una "domanda" all'esperto dell'arte.
Capisco che storicamente e culturalmente si è portati a pensare il nudo maschile come un tabù (cacchio ha fatto scandalo Richard Gere nudo in American Gigolò, senza considerare Harvei Keitel) però credo sia ora di finirla con questi preconcetti.
Possibile non ci sia una disegnatrice che ci disegna condottieri senza armatura e senza la coda di mulo????
Ma per favore, ma ve ne supplico Madama Gwen, ma quando mai...
Il nudo maschile non è mai stato tabù, figuriamoci.
Siamo oggi ipocriti e bacchettoni più di quanto lo fossero nel Medio Evo, e prima e ancora dopo di esso, che appunto fa scandalo un pisello all'aria.
Per sempio nei dipinti rinascimentali l'Amor Sacro è sempre una donna nuda, quello Profano ( dunque quello corporeo, sessuale ) è raffigurato da una donna vestitissima.
Non è una questione di "sesso", ma di mercato.
L'uso delle "modelle" ( poco vestite, con indumenti fetish e spade ) NON RIGUARDA l'Illustrazione Editoriale, e ben poco il lato mercantile dell'Alta Arte Fantastica, ma sono dovute a un mercato parallelo che è quello degli estimatori del genere, solitamente legato all'editoria erotica, al fumetto e alla cartografica ( poster etc ).
Negli USA nessun editore metterebbe mai in copertina "tette e culi", lo si è fatto in Italia dove si hanno meno scrupoli ( e spesso meno competenza ) e dove a lungo si è creduto che una gnagna seminuda ( ma con la spada : ) in una copertina facesse vendere di più il libro ( tanto lo comprano i ragazzini sfigati pipparoli che vogliono fuggire dalla realtà ).
Te capì???
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