Nell’ambito della 1^ edizione de Il Fuori Salone Delle Lesbiche – Lesbians’ Outhall (27 settembre – 2 ottobre 2011), mercoledì 28 settembre 2011, alle ore 18.00, presso la Libreria dei Ragazzi, in via Tadino 53, Milano, si terrà l'incontro: La biblioteca segreta. Scenari e immaginari non-gender nella letteratura per l’infanzia e per giovani adulti.
Un incontro per insegnanti, genitori, educatori, bibliotecari, condotto da Patrizia Colosio e Roberto Denti.
Il tema dell'incontro
La letteratura per l’infanzia e per i giovani adulti ha prodotto e continua a produrre opere di incredibile ricchezza e creatività nei contenuti e nelle vesti grafiche che permettono processi di identificazione diversificati e non stereotipati: uno strumento dalle grandi potenzialità ma ancora poco sfruttato, specie nel nostro paese. L’intento di questo incontro è quello di un viaggio attraverso le opere più significative alla scoperta di suggestioni, idee e proposte che possano aiutare noi e le persone grandi e piccole con cui siamo in relazione a guardare al mondo non più attraverso binomi contrapposti, ma in una pluralità di colori e di possibilità.
Patrizia Colosio: Da anni è impegnata nel campo della formazione sulle tematiche inerenti l’identità di genere e l’orientamento sessuale. Nel ’98 e nel ’99 ha collaborato con Azione Gay e Lesbica di Firenze al progetto “Daphne”, "Chi sono quella ragazza, quel ragazzo", promosso dall’Unione Europea per combattere la violenza nei confronti dei giovani gay e lesbiche, curando la formazione degli insegnanti. Collabora al portale della Lista Lesbica www.listalesbica.it e si dedica in particolare alla recensione di pubblicazioni inerenti al genere in ambito letterario, filosofico e psicologico. Cura inoltre la “Biblioteca segreta”, rubrica dedicata ai testi per bambine/i e giovani adulti che propongono immaginari e tematiche non appiattiti sui ruoli di genere. Socia Fondatrice dell'Associazione Lista Lesbica Italiana, di cui è stata Presidente, ha collaborato con l'Associazione scout laica CNGEI partecipando e contribuendo a progettare interventi educativi e di formazione contro l'omofobia diretti a Lupetti, Esploratori ed Esploratrici, Rover e Capi Unità. Nel gennaio 2011 è stata tra le organizzatrici del convegno De-generi(s), riflessioni critiche sull’identità di genere, l’orientamento sessuale e le psicoterapie svoltosi a Brescia con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia ed ha contribuito con una relazione dal titolo: Da Bianca Pitzorno a Judith Butler. L’identità di genere e la letteratura per l’infanzia e i giovani adulti.
Con la 1^ edizione de Il Fuori Salone Delle Lesbiche – Lesbians’ Outhall, patrocinato dal Comune di Milano, la cultura lesbica dà appuntamento alla città di Milano: sarà una settimana di incontri, presentazioni, cinema, dibattiti e musica, tra l’Accademia delle Belle Arti di Brera, la Casa della Cultura, la Biblioteca del Parco Sempione, la Libreria dei Ragazzi, il Cinema Mexico, l’Ordine degli Psicologi, l’Orchestra Verdi. Per informazioni: https://sites.google.com/site/fuorisalonedellelesbiche/home .
Ingresso libero
La Libreria dei Ragazzi
via Tadino 53 – Milano (MM LIMA)
Tel. 02.29533555 / info@lalibreriadeiragazzi.it
1 commenti
Aggiungi un commentoSarebbe desiderabile che questo accadesse in tutto il resto della letteratura di (non meglio specificato) genere, se non altro per poter leggere più spesso di eroi e eroine a tempo perso che non siano puntualmente invischiati in un destino romantico a causa della loro irresistibile biologia. Ma intanto spero proprio che le menti degli esperti promulgatori, prese da voli pindarici a lunga gittata, non scivolino anche loro giù per il tubo dell'idea castrante, un po' megalomane, incidentalmente totalitaria-già vagheggiata da un certo pionerismo entusiasta alla svedese-che vorrebbe esacerbare il concetto fino alla realizzazione delle sue estreme conseguenze, a cominciare dai tentativi di 'neutralizzazione' del linguaggio stesso-per cui lo slash del signor Manco diventerebbe già un esempio di scrittura d'antan - ancora differenziato, dai tempi in cui l'ominide usava dare un significato alle cose nominandole, per finire logicamente con l'infierire sulle discriminanti gonnelle identitarie dei peluche e le anatomie ideologicamente corrette di bambolotti e figurine(come si sono affrettati a eliminare certi istituti alternativi scandinavi)...
Comunque sia, viva l'iniziativa se mi promuove protagoniste con gli attributi ma mi verrebbe da obbiettare che parlare di 'ruoli di genere'(non ho ancora capito quali siano) in storie del ventunesimo secolo è a dir poco anacronistico.
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