L'adattamento cinematografico di World War Z, regia di Marc Forster, presenterà delle differenze rispetto all'omonimo romanzo di Max Brooks da cui è tratto e i fan dell'autore non sono stati contenti di saperlo.
Uno dei maggiori cambiamenti sarà l'impostazione della storia: il libro racconta un'epidemia postbellica di non morti narrata attraverso le testimonianze di vari personaggi, mentre il film sarà centrato su un membro delle Nazioni Unite che cerca di fermare l'apocalisse.
Inoltre gli zombie si muoveranno in modo un po' diverso rispetto a quelli di Brooks.
Nel libro di Brooks, dice il regista durante un'intervista a MTV News, gli zombi camminano come quelli di Romero. A me piacerebbe modificare qualcosa ma non è detto che non vengano raffigurati così. Si tratta solo di un approccio leggermente diverso.
In sostanza, Forster considera i cambiamenti un tentativo per personalizzare il film pur restando fedele al libro. Inoltre World War Z è considerato un romanzo epistolare, quindi "si cerca di prenderne gli elementi ma alcune cose vengono cambiate".
Il film sarà interpretato da Brad Pitt, Mireille Enos e James Badge Dale.
La sua uscita nelle sale è prevista per dicembre 2012, durante le vacanze natalizie.
4 commenti
Aggiungi un commentoPraticamente di World War Z rimarrà appena il titolo... cambia la struttura e cambiano pure gli zombie. Ma che tristezza, che squallore...
Un'altra americanata... vabbè almeno spero che Brooks c'abbia guadagnato un bel gruzzolo dalla vendita dei diritti.
Mi è appena arrivato il libro. Non vedo l'ora d'iniziarlo!
La curiosità sul film mi è caduta a zero quando ho visto i primi ciak con gli zombie che correvano come gazzelle..
Un'occasione persa, peccato perchè il libro merita.
Ci avrei scommesso che in una eventuale trasposizione cinematografica il libro sarebbe rimasto solo "come spunto".
Partendo dal presupposto che sarebbe stato impossibile inserire tutte le "microstorie" dei protagonisti (e che sicuramente molti sarebbero stati delusi dall'eliminazioni di narrazioni che a loro erano piaciute) hanno pensato bene di fare un film Zombie "da incassi"... Alla fine il filo comune nel libro (oltre l'ambientazione) è l'intervistatore: una vera e propria storia con un "eroe", una "trama che si sviluppa", e il "finale buonista" nel libro non c'è... Nessuno investirebbe in un film del genere.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID