I pianeti dell’Unione interplanetaria e i sauriani, una razza aliena simile ai rettili, sono in guerra fra loro. Esiste un unico posto dove si può stare al sicuro, da qualunque pianeta si provenga: Tanipal. Un luogo ideale per cercare un lavoro o un qualunque altro modo di sbarcare il lunario, ed è per questo che Samandhal Rey e Roiya Sintor, due reduci della guerra con i sauriani, sono arrivati su Tanipal. Ma l’incontro con Tchlusarud, un sauriano acerrimo nemico di Samandhal, provoca una terribile battaglia per le vie della città con il coinvolgimento di Jemerik, una ex-guardia del sultano Ronolo, signore di Tanipal, e della bella Zanniati, una moglie del sultano in fuga dall’harem. I sauriani vengono sconfitti solo grazie al potere del misterioso sigillo che appare sul petto di Samandhal, ma Royia viene ferita a morte e l’amico la porta sulla sua astronave, insieme ai nuovi alleati. Inizia così una lunga e terribile fuga attraverso la galassia nel tentativo di raggiungere il pianeta natale di Zanniati, Delassia. Intanto Royia muore, ma la sua anima si fonde con i circuiti della nave trasformandola in un’astronave senziente. Durante il viaggio il gruppo scopre che il marchio sul petto, rende Samandhal l’arma decisiva in un conflitto che prossimamente rischia di coinvolgere tutte le civiltà. Per l’ex-militare le sorprese non sono finite, infatti si scopre innamorato, ricambiato, della bella Zanniati che gli rivela di essere figlia del governatore di Delassia, infiltratasi nell’harem del sultano per svelarne il complotto che stava ordendo ai danni dell’Unione. Ben presto però Ronolo si mette a capo delle truppe dell’Unione e dichiara guerra a Delassia. Samandhal riesce a sconfiggerlo e a svelarne la malvagità, così diviene lui il Comandante Supremo dell’esercito.

Questa è la storia di Sigil pubblicata sin’ora e le cui vicende potete seguire sugli albi della Dream Colours, 72 pagine a cinque euro, in ogni fumetteria. Creato da Barbara kesel, Sigil non ha avuto un autore fisso ma ha visto alternarsi ai testi scrittori del calibro di Mark Waid e Chuck Dixon, mentre le matite inizialmente in mano ai fratelli Lay sono presto passate al bravo Scott Eaton.