Guillermo Del Toro ha abbandonato a malincuore il progetto di dirigere At the Mountains of Madness, film tratto dal racconto di H.P. Lovecraft, interrompendo il lavoro costruito assieme alla Universal Pictures per dirigendosi verso altre iniziative.
Come si sa, il regista non è nuovo ai contrasti con le case cinematografiche, è puntiglioso nel sostenere il proprio punto di vista, e poco incline ai compromessi. La rottura con la Universal era venuta per via del rating, perché Guillermo del Toro voleva un film tanto spaventoso da essere vietato ai ragazzi più giovani. E c’erano anche dei problemi di budget.
Tuttavia le Montagne della Follia sono rimaste nella mente del regista, che è attualmente impegnato a realizzare Pacific Rim.
“Sapevo che questo film avrebbe avuto una gestazione interminabile e anzi mi stupisco che fossimo arrivati così vicini al semaforo verde” ha dichiarato. “Ho il progetto in mente da tredici o quattordici anni e non l’ho lasciato cadere. Ai film che faccio sono fedele perché credo che nessun altro li farebbe… se abbandono At the Mountains of Madness la versione che ho in mente non vedrà mai la luce.”
Ma quali sono veramente le possibilità che il progetto risorga? Guillermo Del Toro non si dà dei tempi, anzi non sa nemmeno se dopo gli attuali impegni tornerà a questo progetto.
Forse arriverà al mondo di Lovecraft adattando per lo schermo un altro racconto, meno oneroso da produrre: “E’ possibile, penso di aver trovato un altro racconto. Ho numerose sceneggiature a disposizione, ma bisognerà trovare i finanziamenti.”
Al momento di abbandonare il film, Del Toro non era comunque soddisfatto del lavoro creato fino a quel momento. “Avevamo immaginato cose veramente carine per quanto riguarda le creature” afferma, “ma la paura dei mostri è soggettiva. Quello che spaventa me può sembrare una sciocchezza a un altro, è questione di punti di vista, come per le commedie… Ma a parte questo, l’horror scaturisce dal contesto. Se si riesce a trovare un buon contesto, il mostro funzionerà sullo schermo.”
Di fatto, tra i problemi con The Hobbit (altro abbandono, sebbene non per colpa davvero sua) e lo stop di questo film, Del Toro non esce con qualcosa di proprio da tre anni. Troppo esigente e perfezionista nel suo non accettare compromessi? Il tempo ce lo dirà.
4 commenti
Aggiungi un commentoMa io mi dico: si finanziano dei film che poi si rivelano dei ciofeconi megagalattici e qui, dove tra storia e regista, si va abbastanza sul sicuro quelli della Universal fanno le braccine...
A qualità si va sul sicuro, in quanto al botteghino, se non è un cagata, ultimamente nessuno va a vederlo
Grazie a Dio che c'è Del Toro e quelli come lui... se per scendere a compromessi bisogna sorbirsi tutte le vaccate che ultimamente stà producendo Hollywood, ben vengato registi del genere.
Applauso a scena aperta
D
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