Il Mito
Il compleanno dei Fantastici Quattro non è solo quello di un gruppo di personaggi inventato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961, ma anche il compleanno di un intero universo narrativo.
Quando agli inizi degli anni '60 Stanley Lieber, questo il vero nome di Lee, si mise in testa di riportare i supereroi della Marvel (ex Timely) nelle edicole, aveva a disposizione un vasto parco di personaggi: Capitan America, La Torcia Umana, Sub-Mariner e molti altri. Ma non gli sembravano adatti al nuovo gusto del pubblico, che non si immedesimava più nei "superuomini" senza difetti.
Il paradigma che Lee e i suoi collaboratori escogitarono fu quello dei "supereroi con superproblemi", ossia persone che dall'acquisizione o dal nascere con i superpoteri ricevono sia facoltà eccezionali, che un adeguato numero di problemi derivanti proprio da tali poteri. Anzi, il più delle volte gli svantaggi sono più dei vantaggi.
Per introdurre questa nuova mentalità, alla base di quella che è stata definita la Silver Age dei Comics, Lee & soci inventarono quindi nuovi personaggi.
I Fantastici Quattro furono il primo esperimento in tal senso. Nel primo albo, nel quale vengono raccontate le origini, Reed Richards è uno scienziato che ha progettato un missile spaziale, che morde il freno per volare tra le stelle, ma il governo americano chiede ulteriori verifiche. Punto nell'orgoglio Richards, chiama a raccolta un gruppo di amici fidati: Ben Grimm, pilota collaudatore, ex compagno di college e commilitone di Richards; Sue Storm, all'epoca amica fedele e fidanzata in pectore dello scienziato; Johnny Storm, fratello di Sue, poco più che adolescente e scavezzacollo come tutti i suoi coetanei.
Richards riesce quindi a convincere gli amici a rubare il razzo e a volare verso le stelle.
Durante il viaggio si materializzano tutti i timori di chi era prudente a intraprendere la missione: per un errore di valutazione di Reed Richards il razzo non è sufficentemente schermato contro i raggi cosmici, ossia le particelle di energia che dallo spazio piovono verso la Terra e subisce un'avaria, precipitando di nuovo al suolo.
Miracolosamente sopravvissuti all'impatto i quattro scoprono che, in seguito all'esposizione ai raggi, la loro struttura genetica è cambiata e hanno assunto poteri e facoltà superumane, dovute all'acquisita instabilità molecolare.
Reed Richards può mutare forma come fosse di gomma, allungando gli arti e assumendo le forme più disparate; Sue Storm scopre di poter riflettere la luce e diventare invisibile; Johnny Storm può prendere fuoco senza bruciare e di essere in grado quindi di volare per effetto del principio fisico per cui il calore tende verso l'alto; Ben Grimm si trasforma in un essere dall'apparenza rocciosa, una "cosa" dotata di forza sovrumana e la sua trasformazione sembra essere l'unica non reversibile.
I quattro decideranno di usare le loro nuove facoltà per il bene dell'umanità e assumendo rispettivamente i nomi di battaglia di Mr. Fantastic, La Ragazza Invisibile, La Torcia Umana e La Cosa, fonderanno il gruppo dei Fantastici Quattro.
La cesura rispetto ai personaggi e alle ambientazioni supereroistiche sarà netta e si intuisce sin dalla prima copertina. I quattro protagonisti non hanno maschere o tute sgargianti. All'interno dell'albo i lettori scoprono poi che gli eroi, nonostante usino nomi di battaglia, non si celano dietro una identità segreta. Tutti sanno i loro nomi, sanno che vivono in un palazzo di New York, chiamato Baxter Building. Lee e Kirby hanno preparato con cura anche l'ambientazione. Con molto realismo i lettori scopriranno che le missioni e le attrezzature dei personaggi vengono finanziate dal talento scientifico di Richards, titolare di diversi avanzati brevetti.
Alcune cose cambieranno, dopo pochi numeri i personaggi adotteranno un costume, per renderli più riconoscibili al pubblico dei lettori, altre, come la conoscenza pubblica delle loro identità, non verrà mai tradita.
Sono inoltre una famiglia. Reed Richards e Sue Storm si fidanzaranno e poi convoleranno a nozze, generando poi due figli, Ben e Johnny sono a tutti gli effetti gli zii di questa famiglia allargata, che ha compreso anche le varie fidanzate dei due, nonché vari personaggi ospitati a vario titolo, troppi per elencarli tutti ora.
Il mio scopo è illustrare al meglio il grande lavoro di innovazione iniziato con la nascita dei Fantastici Quattro, la prima applicazione di un paradigma che sarà modello non solo per i successivi eroi Marvel, ma anche per le versioni Silver Age degli eroi DC, sopravvivendo ai decenni per arrivare fino ai giorni nostri utilizzato anche dal cinema e dalla televisione (Gli Incredibili, Heroes, A Ordinary Family), gettando i primi semi che negli anni '80 determineranno il revisionismo di Watchmen e Dark Knight Returns.
Per farlo è necessario ora entrare nei dettagli della costruzione narrativa di Lee e Kirby, che nei cento numeri della loro gestione, hanno praticamente fondato l'universo Marvel per come lo conosciamo ancora oggi. Lo faremo parlando dei personaggi principali, dei comprimari e degli avversari, fino ad arrivare all'universo narrativo nel quale essi vivono le loro avventure.
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