Venerdì 25 novembre a Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Il Gatto con gli Stivali (Puss in Boots) presso l’hotel Hassler a Trinità dei Monti a cui prenderanno parte le voci principali del film Antonio Banderas e Salma Hayek, il regista Chris Miller e il produttore della DreamWorks Jeffrey Katzenberg. Oltre alle riproduzioni cartonate del Gatto, della sua controparte femminile Kitty Zampe di Velluto (Softpaws) e a buona parte della stampa di settore cartacea e online c’eravamo anche noi di Fantasy Magazine, che vi presentiamo alcuni estratti della conferenza stampa.
La conferenza stampa è avvenuta in inglese, per il disappunto di svariati giornalisti non anglofoni che avevano sperato in una situazione diversa: Banderas infatti ha prestato la voce al simpatico Gatto anche nella versione italiana della pellicola. Quando è stato chiesto all'attore spagnolo come mai parlasse solo in inglese, ha risposto, ridendo e utilizzando la voce del Gatto, "Non ho un copione pronto con le risposte!". Banderas ha inoltre aggiunto, questa volta in italiano, "Mi piace moltissimo parlare in italiano, ma allo stesso tempo ho paura di commettere errori". Ritornando all'inglese, Banderas ha proseguito evidenziando gli aspetti che differenziano lui e il Gatto, un personaggio a cui è stato impossibile non affezionarsi. "All'inizio di Shrek, lui è un assassino, ma poi trova una famiglia negli altri personaggi. Lui era cresciuto in un orfanotrofio ed è stato persino vittima di bullismo, avendo un uovo come unico alleato […] Non sono coraggioso come il Gatto, che riunisce in sé aspetti che ricordano personaggi come Robin Hood e Zorro, ha una personalità molto forte, con una voce profonda creata apposta per lui da cui nasce gran parte dell'effetto comico […] È stato difficile per me doppiare in italiano. Noi lavoriamo con nulla, abbiamo solo un microfono. È stato difficile in spagnolo, figuriamoci in italiano! Però mi sono divertito molto […] Bisogna adattarsi al personaggio ma anche a ogni lingua nello specifico, per esempio in spagnolo ho usato un accento, in italiano ovviamente non potevo e gli ho dato un accento spagnolo, ma ho comunque cercato di renderlo peculiare". Banderas infatti ha affermato "Abbiamo cercato di mettere molto del nostro nella realizzazione di questo film, per renderlo più ricco e complesso".
Anche Salma Hayek ha detto la sua sul personaggio di Kitty e su come ha interpretato questa straordinaria gattina: "Questo è un lavoro da sogno per me […] Comunque è stato molto divertente e ho potuto girare il mondo insieme a queste persone davvero fantastiche". La Hayek ha in seguito rivelato alcuni dettagli inediti sulla sua preparazione per il ruolo di Kitty: "Ogni volta che dovevo interpretare Kitty la mattina invece di farmi la doccia mi leccavo! Scherzi a parte, ho voluto affrontare quest’avventura senza preconcetti, con mente e animo sgombro e ho lasciato che fosse il regista a condurmi per mano […] Io non ho letto alcuna sceneggiatura in precedenza. Quando abbiamo iniziato la lavorazione loro hanno chiesto il mio parere su come ricreare il personaggio di Kitty, di cui c'era un'idea ancora poco precisa. Abbiamo costruito il personaggio insieme e questo è stato molto importante pe me: mi è capitato fin troppo spesso di lavorare con dei registi, a Hollywood, che nel momento in cui hai un'idea per mettere del tuo in un personaggio ti rispondono di stare zitta, sembrare carina e lasciar fare a loro". A tal proposito è intervenuto il regista della pellicola, Chris Miller: "È stata una lunga collaborazione con gli attori e anche con il team che ha scritto la storia". Salma Hayek si è poi soffermata sul ruolo della donna nella vita e nel cinema: "Penso che negli utlimi anni la società abbia privato le donne degli strumenti per combattere. Ma alla fine noi riusciamo sempre a trovare un modo per cavarcela. Penso che la qualità più importante per noi donne sia la capacità di improvvisare". L'attrice ha anche rivelato la sua "ricetta" per garantire una serena vita familiare ai figli che si trovano a nascere in famiglie in cui i genitori passano molto tempo fuori casa: "Cerco di passare molto tempo con loro nonostante gli impegni, così come fa mio marito".
Immancabile la fatidica domanda sull'eventualità di vedere un sequel delle avventure del Gatto e di Kitty che, ricordiamo, sono cronologicamente anteriori alle vicende narrate in Shrek. Quando è stato chiesto se il Gatto e Kitty avranno dei micetti nel prossimo film della serie, la Hayek ha risposto che sarebbe stato meglio chiederlo a Katzenberg, visto che era lui il produttore, tra le proteste di Banderas che – di nuovo utilizzando la voce del Gatto – ha affermato: "Ma io sarò il padre!". La risposta del produttore è stata diplomatica: "Facendo questo film noi tutti ci siamo appassionati ai personaggi e la decisione di continuare in un sequel dipenderà soprattutto dalla reazione del pubblico, speriamo in un grande successo. Poi, ovviamente, ci sarà bisogno di una sceneggiatura valida".
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