La maggior parte dei nostri lettori ha un profilo su Facebook. Non lo sappiamo per certo, ma possiamo immaginarlo visto il successo che questo sistema di condivisione dati, comunicazione e comunità online sta avendo presso tutti coloro che possiedono un computer e si connettono alla rete. Dal connettersi a giocare il passo è breve, e Facebook è stato il palcoscenico che ha visto il trionfo della società Zynga, fondata da pochi anni e già famosa per giochi come Farmville, Cityville o Mafia Wars.
Il modello di successo dei giochi proposti da questa società è semplice: unire l'aspetto del social network a quello ludico, ma facendo giocare gli utenti in una maniera semplice, che non presenti nessuna vera sfida o frustrazione: nulla che non sia risolvibile spendendo qualche soldo per comprare i "crediti" con cui si risolvono tutti i problemi, o facendo ricorso agli "amici."
Tra varie accuse e critiche (copiare giochi sviluppati da altri, critiche per il modo molto cinico in cui i dipendenti sono trattati) la Zynga ha raggiunto un innegabile successo e da lì è nata la decisione di quotarsi in borsa.
Anche questa scelta ha ricevuto qualche critica (il modello Zynga è sostenibile a lungo termine?) ma è il mercato a dover dire l'ultima parola. Mercato che, in un periodo come questo, non è proprio generosissimo.
La Zynga è stata collocata sul Nasdaq, la borsa valori tecnologica USA. Il collocamento è la procedura per cui una società colloca le proprie azioni presso gli investitori. Per chi non ha coltivato il difficile campo delle materie economiche, spiegheremo che un'azione è una (generalmente piccola) quota di capitale di una società: il possesso azionario consiste quindi nel partecipare (coi soldi) all'investimento e di conseguenza alle prospettive di guadagni ma anche ai rischi; e nel poter prendere parte (col diritto di voto) all'elezione degli organi di controllo e amministrazione tramite l'assemblea societaria.
A dieci dollari l'una, cento milioni di azioni Zynga hanno consentito di raccogliere un miliardo di dollari, il più grande collocamento dopo quello di Google (il motore di ricerca). Ma, come dicevamo, il mercato non è semplice in questo periodo. La Zynga ha perso il 5 per cento del proprio valore all'apertura delle contrattazioni.
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