Prima di Dracula è un viaggio in un calderone di credenze popolari, oscure tradizioni ecclesiastiche, eresie sulla resurrezione, scritti di diverse culture. Tommaso Braccini (dottore di ricerca in Antropologia del Mondo Antico, autore, con S. Ronchey, del Romanzo di Costantinopoli) ci guida in un viaggio nel tempo alla ricerca delle arcaiche forme vampiresche, nascoste nel confine liquido tra realtà a fantastico.
Le tappe del viaggio archeologico di Tommaso Braccini sono suggestive: si attraversa il Seicento con le superstizioni dei greci scismatici e i falsi resuscitati; si cerca nell’antichità di Achille e nella pratica del mascalismo (amputazione delle estremità di un nemico morto, poi legate con una corda intorno al busto del cadavere); nell’Europa medievale s’incontrano Draugar, sanguisugae, upiri, tombe che si aprono e revenants con la bara sulle spalle. Tra le molte altre visioni di Prima di Dracula, cito anche La cronologia della decomposizione fissata per legge e I chiodi della Stazione Centrale di Bologna, conficcati in un cadavere di un’area funeraria risalente al Ι-III secolo d.C..
Concludo citando una parte (l’intera narrazione è nel prologo) della relazione scritta nel 1700 da Joseph Pitton de Tournefort, botanico francese, incredulo testimone della follia esplosa a Mykonos per la supposta presenza di un vampiro; è una considerazione sulla superstizione della folla per certi versi ancora attuale: “tutti sembravano impazziti, e anche le persone più intelligenti non si distinguevano dagli altri; si trattava di una vera e propria malattia del cervello, ai livelli della pazzia e della rabbia.”
L'intervista all'autore
Le radici vampiriche dell’Europa, di Tommaso Braccini.
Intervista allo studioso, in quest’occasione vampirologo, Tommaso Braccini. Autore di Prima di Dracula, ricerca archelogica sui miti del vampiro.
Leggi
Tommaso Braccini, Prima di Dracula
Il Mulino − Saggi − Pag. 272 − Euro 18,00
ISBN 9788815233639
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