No, non è un pesce d'aprile anticipato, forse qualcuno ricorderà quando annunciammo l'esordio librario della celebre modella Tyra Banks:

Dalle passerelle alla scrittura: l'ultimo grido del fantasy

Dalle passerelle alla scrittura: l'ultimo grido del fantasy

Articolo di Marina Lenti Venerdì, 21 maggio 2010

Tyra Banks è la prima ex top model a lanciarsi nel fantasy. E' la nascita del Fashion Fantasy?

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Ebbene, a distanza di alcuni mesi dall'uscita, avvenuta l'estate scorsa, siamo tornati per un controllino che ci consentisse di saperne di più - visto che, all'epoca, i dettagli trapelati erano davvero pochini - e di tirare le somme delle vendite, che poi sono quelle che ci indicheranno se il libro comparirà o meno anche in Italia (e siamo sicuri che tutti i lettori di FantasyMagazine se lo domandano più di quanto, trent'anni fa, i telespettatori si domandavano chi avesse sparato J.R. Ewing).

Stando a quanto si legge in Rete, il primo volume della trilogia Modelland ha conquistato addirittura il secondo posto nella celeberrima lista dei bestseller dei New York Times. E del resto c'era da aspettarselo, visto che quando l'autore di un libro è un personaggio celebre, il successo 'di rendita', almeno con l'opera prima, è assicurato.

Nel video di cui al link a fondo pagina (come ricorderete, la simpatica SIAE ci impedisce di embeddare liberamente i filmati), la Banks spiega, in perfetto J.K. Rowling- style, come la folgorazione le sia venuta mentre viaggiava (questa volta il mezzo di locomozione è però un'automobile, non un treno) lungo la FDR di New York. In quel frangente la colpì infatti l'idea di una serie di libri e così si trovò ad appuntarsi: "boarding school per modelle". E manco a farlo apposta, dall'idea alla fine della stesura sono intercorsi... Indovinate un po'? Esatto, cinque lunghi anni. Ma - di nuovo neanche a farlo apposta - questo libro non è un'improvvisata, perché arriva al culmine di una passione per la scrittura che esiste in lei da una vita e che è stata addirittura praticata fin da quando la Banks era una ragazza molto giovane. Chissà se anche lei aveva nel cassetto la storia di un coniglio che si ammala di morbillo...

Per chi inizia a sospettare una (pessima) versione di Harry Potter delle passerelle, diamo un'occhiata da vicino alla trama per appurare se è effettivamente così. La protagonista è una quindicenne dal nome di pasticcino: Tookie de la Créme. Manco a dirlo, è un alter ego della Banks a quell'età, proprio come Hermione lo è rispetto alla Rowling adolescente. Ovviamente Tookie è un brutto anatroccolo. Infatti  ha anzitutto un problema estetico con la fronte. Un'altra cicatrice? Fuochino, stavolta si tratta solo di una fronte troppo spaziosa. Inoltre i suoi occhi hanno una particolare caratteristica... Verdi pure quelli? No, stavolta ci spostiamo su un terreno più in sintonia col background della Banks, quello dell'inossidabile binomio top model&rockstar (l'equivalente oltreoceanico e chic del nostro ruspante Velina-calciatore), perché Tookie ha solamente un occhio differente dall'altro. Quindi, verrebbe da pensare subito, proprio come David Bowie. Solo che mentre per lui si tratta dello strascico di un incidente d'infanzia, Tookie è nata proprio così.

Infine, per completare il quadro di sfigaggine, il corpo della ragazzina è troppo magro e goffo e la sua bocca è qualcosa da fare invidia a Milva. Tuttavia, siccome in un fantasy essere sfigati fa trend original-controcorrente rispetto all'ormai aborrito cliché dell'eroe "bello, con gli occhi azzurri, dritto sopra la nave" ma poi, alla lunga, stufa anche un po', Tookie ha almeno una peculiarità positiva: è in grado di parlare istantaneamente qualsiasi lingua.

La sua migliore amica è una ragazzina che vive su un albero e soffre di quel disturbo psichico che induce le persone alla pratica autolesionista dei tagli sul corpo. Al posto del cugino grasso Dudley, Tookie ha invece una sorella bella, Myrracle, che manco a farlo apposta e idolatrata dai genitori tanto quanto Tookie è disprezzata.

A questo punto calano nella storia gli scout di Modelland, incaricati di trovare e addestrare coloro che diventeranno le nuove Intoxibella, che sono  le modelle più 'spaziali' di quel mondo, nonché - evidente wishful thinking dell'egoica Banks - le persone più rispettate della società (sic). Contro ogni aspettativa, Tookie viene selezionata, e assieme a lei vengono scelte anche una ragazza grassa, una ragazza bassa e una ragazza albina.

Vi risparmio altri dettagli urfidi...

Eppure no, almeno qualcuno ve lo devo raccontare, la tentazione è troppo forte... Allora sentite qui: siccome la Banks è politically correct, accanto alla Modelland  ha creato anche una equivalente scuola maschile, che ha chiamato Bestosterone. Non so voi, ma io, con un nome così, più che di una scuola fantasy per modelli soprannaturali, ricavo l'impressione di una clinica californiana per donatori di seme.

Inoltre, la Banks ha dotato Modelland di luci fluttuanti che hanno il compito di catturare la luce migliore delle Intoxibella  mentre queste dormono. Questa luce particolare si chiama 'lumiere', il che, personalmente, mi dà l'idea dell'equivalente 'magico' di un tubetto di fondotinta 'babbano', visto che molti di essi recano la medesima parola nelle loro nomenclature. Disgustorama.

Ma non è tutto: nel libro compaiono anche dottori con un paio di schettini (visto che l'oggetto è ormai desueto, preciso ai lettori più giovani che l'accento è sulla 'e' e che il quasi omonimo comandante della Costa Concordia non c'entra nulla)  al posto dei piedi e una particolare passerella infestata da gatti malvagi, che una volta erano modelle malevole. Nel passaggio in Italiano si perde la correlazione fra la parola 'catwalk', passerella, e 'cat', gatto, ma è senz'altro meglio così, una brutta figura in meno per la Banks.

Nella trama si inserisce poi un filone dark, fatto di modelle che danno via i propri neonati o che finiscono per mangiare cibo dalla spazzatura, mentre altre si ammaleranno della Piaga del Pellegrino, che le condurrà in un viaggio dove molte di esse incontreranno la morte inghiottite da una pila di  teschi, oppure saranno catturate da creature mitologiche, o verranno comunque assassinate.

Insomma, è vero che non bisognerebbe mai giudicare un libro senza averlo letto ma, dopo aver dato una sbirciata ai contenuti degli articoli di chi lo ha effettivamente fatto, si può quantomeno affermare che Modelland stimola la gente alla lettura quanto un invito a pranzo dal conte Ugolino. Anzi, peccato che la Banks non conosca la Commedia, hai visto mai che una particina horror ci scappava pure per il signor Della Gherardesca. Accanto ai medici con gli skate roller avrebbe fatto un figurone.

Per gli avventurosi che volessero un assaggio del libro, al secondo link a fondo articolo c'è il rimando all'anteprima. Chi vi scrive ammette con sincerità di non essere riuscita ad andare oltre la prima pagina.

Restiamo in attesa di vedere quale illuminata major italiana si aggiudicherà il probabile ciofecone, che i soliti quotidiani nostrani, come già in passato, non esiteranno a salutare come il nuovo miracolo fantasy.