Se per quest'anno non ne avete avuto abbastanza di profezie Maya, sbarchi alieni, meteoriti e calamità naturali, Battleship potrebbe essere il film che fa al caso vostro: ispirato alla omonima e classica "battaglia navale" targata Hasbro - co-produttrice della pellicola - Battleship porta sullo schermo una storia ricca di azione ed effetti speciali a cui però, come spesso accade in questi casi, manca tutto il resto.
Protagonista della vicenda è l'indomito e ribelle marinaio Alex Hopper (Taylor Kitsch), da sempre incapace di sfruttare il suo potenziale, per il disappunto del fratello maggiore Stone (Alexander Skarsgård). I primi quaranta minuti della pellicola sono volti a presentare i due fratelli e il loro rapporto e a introdurre la bella Sam (Brooklyn Decker), figlia dell'ammiraglio Shane (Liam Neeson), che diverrà la fidanzata di Alex. Questa prima parte, l'unica a presentare cenni di narratività, dovrebbe essere funzionale a inquadrare i personaggi e spiegarne la psicologia e invece finisce per risultare slegata dal resto, come se si trattasse di un prologo all'azione vera e propria. Solo in seguito si entra nel vivo della pellicola, da cui scompare inspiegabilmente Liam Neeson, che invece avrebbe potuto essere sfruttato meglio. Generalmente nella media le interpretazioni degli attori, tra cui a sorpresa spicca la popstar Rhianna al suo primo ruolo cinematografico, che sembra le sia stato cucito addosso. Una menzione a parte la meriterebbe Taylor Kitsch, che sembra si stia cacciando sempre più in una tipologia di ruoli che potremmo definire "alla Sam Worthington", mentre il bravo fratello maggiore Skarsgård è irriconoscibile rispetto all'affascinante vampiro Eric di True Blood.
Pregevoli gli effetti speciali messi insieme da un pugno di artisti pescati dalla Industrial Light & Magic. A fine pellicola ci si accorge però che non tutti i dettagli del puzzle si incastrano come dovrebbero: il risultato è un film in cui le motivazioni non contano, si guarda ai soli risultati. Poco importa il motivo per cui i fantomatici alieni di turno abbiano deciso di attaccare il pianeta Terra. L'importante è che vi sia un pianeta da difendere e un nemico ideale contro cui scagliarsi. Gli alieni finiscono per ridursi a un elemento funzionale all'azione e privo di spessore. Non viene neppure approfondito minimamente il motivo per cui i suddetti alieni dovrebbero evitare di attaccare gli umani, rivolgendo la loro furia distruttiva solo verso le iper tecnologiche armi umane (come se le iper tecnologiche armi aliene fossero da meno).
Battleship è un film d'azione fin nelle ossa, concepito per amanti del fantascientifico dalle sfumature apocalittiche e chi ha amato l'omonimo gioco Hasbro. Di cinematografico c'è poco, ma intrattiene - irritando a tratti ma senza annoiare.
3 commenti
Aggiungi un commentoQuesti baracconi stanno diventando tutti uguali... comincio a rimpiangere i vecchi Alien o Terminator.
Mi sa tanto di discarica dei transformers...cioè, tutto quello che hanno scartato da quei film lo hanno frullato e ne è uscito questo. Che mi sa tanto di skyline, per cui eviterò.
Secondo me Battleship è solo l'ennesimo film a base di umani buoni e alieni cattivissimi. Ben altro spessore hanno le storie di Namor il Principe di Atlantide e Lady Dorma.
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