E' in edicola Anni 30, numero 320 della serie Martin Mystère, che racconta dall'aprile 1982 le avventure dell'omonimo archeologo ideato da Alfredo Castelli. Il numero è stato presentato giorno 11 aprile 2011 a Milano, durante una serata organizzata da Borderfiction.com, condotta da Andrea Carlo Cappi e Andrea G. Pinketts, nella quale è intervenuto l'autore ( ne trovate un resoconto a questo link).
La storia è scritta dallo stesso Castelli, su disegni di Giancarlo Alessandrini, copertinista della serie sin dal primo numero, Gli Uomini in Nero, albo ormai esaurito da tantissimo tempo.
Si potrebbe definire Martin Mystére, "il fumetto dei fumetti", poiché nei 320 numeri abbiamo visto veramente di tutto, con storie che hanno spaziato tra tutti i generi e sottogeneri, thriller, avventura, horror, fantascienza, teoria del complotto e, non ultimo, il fantasy.
Mystère ha incontrato il Mago Merlino, il piccolo popolo, fate, streghe, stregoni, ha toccato con mano la spada Excalibur, incontrato Beowulf, visitato Agarthi. Il famigerato teschio di cristallo per il "Buon Vecchio Zio Martin" (come lo chiamano i suoi fan) è storia passata, addirittura del 1983.
Il primo numero apparve in edicola in contemporanea, o quasi, con il primo film di Indiana Jones, I predatori dell'Arca Perduta, e venne erroneamente scambiato da molti per un epigono del personaggio di George Lucas e Steven Spielberg.
In realtà Castelli ha creato il suo personaggio nel 1975, ispirandosi ad Allan Quatermain, anzi la prima versione, pubblicata nel 1978 su SuperGulp, si chiamava proprio Allan Quatermain III, ed era un fantomatico nipote dell'avventuriero ideato nel 1885 da H. Rider Haggard.
La testata, nella sua trentennale vita editoriale, pur non rischiando mai seriamente di chiudere, ha avuto però anche dei momenti di crisi. Qualche anno fa, la periodicità è passata da mensile a bimestrale e questo sembra avere fermato l'emorragia di lettori che sembrava aver colpito il fumetto negli anni precedenti.
Attualmente la serie sembra godere di un buon "zoccolo duro" di lettori, che ogni due mesi, con fedeltà rinnovano l'appuntamento con il BVZM.
E' attiva anche una associazione di fan, chiamata AMys (Amici di Martin Mystère). E' anche possibile conoscere altri fan iscrivendosi alla lista BVZM, che ovviamente ha una sponda su Facebook.
Il numero celebrativo ha 66 pagine in più rispetto alle solite 164, presentendo in coda alla storia principale quella del primo numero, ma in una veste diversa, mai vista prima, avente per protagonista un personaggio le cui iniziali non sono M.M. bensì D.R. Un altro "mystero" da scoprire leggendo l'albo!
E' una foliazione strana, quella delle 230 pagine, ed è lo stesso Castelli che, interpellato in merito, ha spiegato il perché:
Di solito il numero delle pagine di un albo o di un libro è divisibile per 4: il "quartino" (un foglio piegato una volta, a formare 4 facciate o "pagine") è in genere la "segnatura" (gruppo di pagine) minima; negli albi Bonelli si usano trentaduesimi (fogli ripiegati su se stessi 4 volte fino a formare 32 pagine) e sedicesimi. In casi eccezionali, si può inserire anche un singolo foglio (2 pagine) da rilegare insieme al resto delle pagine, ma la cosa è costosa perchè l'inserimento dev'essere fatto in parte manualmente.
In questo caso l'albo è di 230 pagine. Se fosse di 228 o di qualsiasi altro numero divisibile per 4 sarebbe "normale"; le 2 pagine in più ( la copertina interna) indicano un inserimento fuori ordinanza, il primo mai fatto dalla Bonelli, quindi una foliazione "strana".
Aggiungo che io che gli appassionati di numerologia andranno a nozze con il fatto che 320 sia 230 con le prime due cifre invertite. Sicuramente è una coincidenza, ma non ditelo alle redazioni di certe trasmissioni televisive pseudo "mysteriose"...
La sinossi
Sono trascorsi trent’anni da quando, nell’aprile del 1982, ben prima di X-Files e del Codice da Vinci, Martin Mystère cominciò a occuparsi di “mysteri”, un neologismo che designa quegli enigmi a cui la scienza non riesce a dare una spiegazione. Il Buon Vecchio Zio Marty – che, al contrario del suo autore, non sembra invecchiato di un giorno – festeggia questo traguardo con una vicenda imprevedibile, su cui non vi diamo neppure un accenno per non guastarvi la sorpresa, e con, in più, uno storico racconto a fumetti di 66 pagine il cui protagonista - che tutti voi ben conoscete- vive in una ricca villa di Londra e ha come iniziali “D. R.”. Di chi mai si tratta? Mystero!
La recensione
Anni 30
Martin Mystère n. 320, bimestrale
Soggetto e sceneggiatura: Alfredo Castelli
Disegni: Giancarlo Alessandrini
Copertina: Giancarlo Alessandrini
Pag. 230 - 4,70 €
1 commenti
Aggiungi un commentoForse del Doc Robinson citato nella copertina in vista qui sopra?
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