D’accordo, d’accordo: la citazione nel titolo non è proprio fantasy (è il titolo di un libro di Robert Sheckley), ma nel processo di creazione di un mondo un po’ di fantascienza non stona, ed è il divertimento quello che conta, no? E nel forum di FantasyMagazine di divertimento ce n'è stato parecchio.
La domanda che FantasyMagazine ha posto ai suoi lettori è semplice: Vi piacerebbe mettervi nei panni di un dio? Fare quel che farebbe lui? Ossia creare un intero mondo e popolarlo perché vi diletti con la sua inesauribile rappresentazione teatrale di emozioni, storie e intrecci inscenate dai suoi abitanti? Ma prima di questo, per esaltare la credibilità delle storie con la giusta profondità dell'ambiente in cui si svolgono, vi piacerebbe partire proprio dal 'principio'? Creare le stelle, i
pianeti, le lune, e poi mari, terre, fiumi, monti? E i venti, le piogge, i deserti e le giungle; animali e piante; razze e culture; religioni, magie e tecnologie; cronologie storiche e miti? E soprattutto: vi piacerebbe avere il potere di decidere, per ognuna di queste cose, tutti ma proprio tutti gli aspetti e i dettagli che le caratterizzano ed essere pienamente coscienti e consapevoli di ogni dettaglio immaginato?
Più di venti persone hanno partecipato alla prima fase di discussione per la creazione dettagliata di un 'Nuovo Mondo' immaginario in grado di uscire a testa alta dal confronto con le ambientazioni dei romanzi Fantasy professionali più gettonate e amate. Pr ora si tratta di uno spassoso esercizio di immaginario potere, ma non è detto che domani gli stessi creatori del mondo di FantasyMagazine, e chiunque voglia aggregarsi a questa entusiasmante e spassosissima impresa collettiva, non possano sbizzarrirsi con la creazione di avventure fantasy ambientate nel mondo nuovo di zecca.
Nella prima fase di questa iniziativa si è discusso della forma del mondo e delle connotazioni dei suoi dintorni celesti. Quante stelle dovrebbe avere il nostro mondo? Si tratta di un mondo 'canonico' (una sfera, al pari della terra) o di qualche bizzarra creazione geometrica che sfida Newton e rifà il verso a Terry Pratchett e al suo Mondo-Disco? Qualcosa di ancor più bizzarro? Quante lune dovrebbe avere, se deve averne? E come dovrebbero essere?
Le domande hanno trovato risposta dopo una caotica e frenetica fase di generazione delle proposte più disparate, un sondaggio finale fra i creatori di mondi ha stabilito le prime caratteristiche del mondo di FantasyMagazine: un solo sole, una sola luna, un pianeta di tipo terrestre.
Bello sforzo creativo, penserete. Aggiungiamo allora il resto: tempi di rivoluzione del pianeta differenti da quelli terrestri, tali da porre un emisfero sempre in ombra e l'altro sempre illuminato, con zone intermedie evocativamente calate in un eterno crepuscolo.
E le prime elucubrazioni dei creatori di mondi sulle conseguenze di questa scelta per gli aspetti ancora da definire (praticamente tutti. C'è un mondo totalmente vergine da creare, e la cosa è entusiasmante) cominciano a spuntare come funghi.
Il primo mattone è stato posto. I confini del 'Nuovo Mondo' di FantasyMagazine cominciano pian piano a stagliarsi nitidi sullo sfondo nebuloso delle infinite possibilità immaginative. Il mondo emerge dal regno dell’increato per collassare in quello della realtà concreta.
Sembra quasi la descrizione di un fenomeno di fisica quantistica ma è persino più esaltante. Un mondo assolutamente fantastico che comincia a pulsare e a colorarsi.
Ma a che scopo partire da così lontano? Non si potrebbe semplicemente inventare una storia e... cominciare a scriverla?
Nella rubrica quindicinale di FantasyMagazine 'Un Nuovo Mondo', il buon Andrea D'angelo non si stanca mai di sottolineare quanto sia importante e quasi indispensabile la complessità del mondo in cui ambientare le proprie storie, nonché la maniacale ricerca di dettagli che contribuiscano a dare spessore alle ambientazioni più impensabili. Diversamente il mondo non risulterebbe abbastanza profondo da imbrigliare costruttivamente le energie creative di chi vuole ambientarci delle storie convincenti.
Però... un momento: complessità, maniacalità, profondità?
Aiuto! A occhio e croce sembra un'impresa noiosa, o quantomeno uno sforzo erculeo da far uscire di testa. Per il povero professionista che lavora tutto solo potrebbe essere così! Ma nel Forum le cose vanno diversamente. La molteplicità dei punti di vista dei partecipanti, e la collettività dello sforzo immaginativo si rivelano sinergicamente coinvolgenti e divertentissime. L'afflusso di proposte è stato inarrestabile, tale da rendre difficile la vita al coordinatore della discussione, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per incanalare e concretizzare l'eruzione travolgente di idee ed entusiasmi. L'opera di creazione passo-passo si sta rivelando divertente di per se stessa.
A tutti coloro che vogliono partecipare attivamente, o anche solo come spettatori (modalità sconsigliata: vi perdereste il meglio), alla fase di creazione del Mondo di FantasyMagazine attualmente in corso, non resta che visitare il Forum di FantasyMagazine, nel canale omonimo (http://www.fantasymagazine.it/forum/viewforum.php?f=19).
In questo momento stiamo battezzando il nostro mondo.
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