Thunder + Lightning è il secondo volume della saga fantasy di Anna Giraldo, iniziata nel 2011 con la pubblicazione di 436, e segue le vicende della relazione tra Redlie e Sean. Dopo aver scoperto la verità, Redlie decide di trascorrere tutta la sua vita immortale a fianco al suo “sole nero”, una decisione che sembra quasi una “costrizione” dettata dai suoi sentimenti: “Ma chi, a parte Sean, aprirebbe per amore il cuore della sua diletta? E chi mai se lo lascerebbe fare, a parte me, per amore di Sean? E’ tutto ciò che ho sempre desiderato per me. Sean Dowell. L’amore della ma anima.” [pag. 5]
L’intero romanzo è incentrato sul punto di vista della giovane Redlie ed è diviso in base al tempo trascorso (ad esempio il primo capitolo è Giovedì 20 Novembre, il secondo Venerdì 21 Novembre… ), una scelta già vista in altre opere come Le due lune di Luca Tarenzi. Il romanzo si apre con una scena abbastanza particolare, un prologo in cui la scrittrice descrive l’incontro tra il re “creatore delle anime” e le tre anime sorelle, tra cui l’anima di Redlie che finisce col commettere un pasticcio fino a sembrare impertinente perfino davanti a una creatura tanto importante come il suo re. Il prologo, in realtà, è un sogno o, meglio dire, un ricordo dell’anima che Redlie ospiterà per tutta la sua vita, una vita senza fine.
Redlie non sembra affatto pronta ad affrontare una vita del genere, nonostante ci sia al suo fianco Sean, l’amore della sua vita, e non vuole accettare i ricordi che la assillano ogni giorno, gli stessi ricordi di “un’anima vissuta per migliaia di anni nel corpo di una donna forte e saggia, una a cui re e regine si appellavano”: non è pronta ad abbandonare per sempre la sua famiglia, i suoi amici e a cambiare città dopo un certo periodo di tempo per mascherare la sua “reale” natura. Non riesce a perdonarsi il fatto che fra una decina d’anni, quando tutti sospetteranno di lei e di Sean, sarà costretta ad abbandonare la sua città, sua zia e suo padre. Un’altra grande preoccupazione per Redlie è la straordinaria pericolosità dei poteri che “ella” le ha trasmesso oltre ai ricordi, quelle doti magiche che “si manifestano sempre più straordinarie e terrificanti”: non si tratta solamente della dote di leggere la mente, ma si riferisce anche al grande potere del fulmine che Redlie manifesta nelle situazioni meno opportune (ad esempio, durante un litigio in strada la giovane scaglia un fulmine proprio ai piedi del suo amato Sean prima ancora di rendersene conto).
La relazione tra Redlie e Sean adesso è più intensa, più viva, poiché entrambi condividono tutto il loro tempo sotto lo stesso tetto anche se ciò ha creato una certa ostilità tra Sean e il padre di Redlie, James. Spesso, durante la narrazione, i due protagonisti vengono coinvolti continuamente in piccoli litigi scatenati da fatti poco rilevanti… e riescono sempre a riappacificarsi. Le descrizioni dei personaggi e delle situazioni, tuttavia, vengono disegnate con abilità dalla stessa autrice, dal gatto Copernico che ama dormire vicino alla coppia di immortali allo scherzo che Sean tira a Redlie quando entrano furtivi in un appartamento che in realtà appartiene a Sean. Durante le vicende raccontate nel romanzo, la giovane Redlie incontra un italiano dall’aria misteriosa nel negozio della zia e lo aiuta a procurarsi un infuso d’erbe. Lo stesso giorno lei e Sean decidono di tornare a scuola e forse Redlie sta ripensando alla convivenza con Sean.
Il lettore conoscerà svariati personaggi all’interno della storia, amici di Redlie e Sean (già noti in 436) e alcuni personaggi secondari – come James, Honey, Anthony, Elliot, Tree e qualche altro - che vivranno tra loro situazioni particolari e importanti durante la narrazione. L’ambientazione si sposta dall’Inghilterra all’Italia, spesso anche la Giraldo mescola frasi inglese con frasi italiane all’interno del libro. L’autrice carica un po’ troppo il libro con alcune pagine che sembrano quasi essere state scritte per “allungare il brodo narrativo” e non per fornire maggiori informazioni al lettore sulla storia: i litigi, i dettagli della quotidianità di Redlie in casa e i dialoghi tra fidanzati che sfociano continuamente in piccoli litigi o in battute sdolcinate rischiano di rallentare notevolmente la lettura. Nonostante ciò la Giraldo usa uno stile semplice che non dispiace, poiché la scelta del presente al posto del passato remoto, la grammatica, la sintassi e le frasi coincise e brevi rendono più gradevole e scorrevole la lettura. I dialoghi fra adolescenti sono veri, l’autrice ha inserito qualche parolaccia e qualche battuta che sembrerebbero appartenere seriamente a una coppia di giovani ragazzi innamorati dei nostri giorni coinvolgendo il lettore.
Chi ha amato il primo libro di certo amerà anche il suo sequel. Un libro originale, romantico e a tratti ironico. Consigliato.
7 commenti
Aggiungi un commentoCon il dato di pagine riportato la critica era giustificata: non era concepibile con una simile quantità pagare una cifra del genere per un libro di un'autrice da poco conosciuta, quando le opere di autori affermati da più tempo e a livello internazionale vengono fatte pagare di meno.
Autori, Kay e Sanderson, le cui capacità nello stile, nell'intreccio della trama, nello sviluppo dei personaggi che non sono eguagliabili da nessun scrittore o scrittrice italiano, anche se questi ultimi possono realizzare buone opere.
L'unica cosa che mi auguro è che su questo libro Casini Editore abbia fatto un lavoro di editing più curato e migliore di quello rivolto alla saga di Amon.
Ho corretto il numero delle pagine. A volte i recensori si dimenticano di darmi questo e altri dati (prezzo, collana...) quando scrivono la recensione e li recupero io da internet. è piùrapido che scrivergli per chiederli e attendere una risposta, ma se su internet c'è un errore purtroppo finisce anche qui. Comunque basta una segnalazione e le sviste di questo tipo si correggono facilmente.
Quanto al prezzo entrano in ballo diverse cose, non solo il numero delle pagine. Fanucci ormai nel nostro genere ha una tale fama che può permettersi di guadanare un po' meno sulla singola copia perché tanto ne venderà di più e quindi complessivamente guadagnerà di più, un piccolo editore deve fare un bel lavoro di equilibrismo per capire quale prezzo mettere per non spaventare i potenziali lettori, che comunque sono meno rispetto a quelli di un grande editore, e avere un guadagno per l'editore stesso che gli consente di continuare a esistere.
Detto questo, non ho idea di come sia il libro e non intendo leggerlo per scoprirlo. La mia lista di libri arretrati mi fa paura, perciò devo fare molta attenzione a quel che metto in coda.
Ho letto 436 e mi ha tenuto col fiato sospeso fino all'ultima pagina. Anche se ci sono state parti che non ho apprezzato particolarmente, questo suo seguito mi pare interessante. Lo leggerò.
Ciao, mi rivelo se non si è capito già, altrimenti finisce che faccio una figuraccia: sono Anna Giralldo, l'autrice di T+L.
Ringrazio Martina per la correzione rispetto al nr. di pagine, il dato non corretto comunque compare anche su Amazon, quindi la mia non voleva essere una critica all'operato di Fantasy Magazine. Quanto a Laura Buffa, che ha fatto la recensione, non può aver segnalato questo dato perchè i libri di Casini non riportano il numero di pagina.
Quanto al commento di MT che cito qui sopra vorrei dire che il mio libro è uno tra le migliaia pubblicate in Italia ogni anno e non c'è pretesa che sia chissà cosa.
Ma quando parli di differenza qualitativa abissale o di intreccio, trama ecc ineguagliabili da scrittori italiani neghi una possibilità agli scrittori esordienti italiani in genere, che, te lo assicuro perchè ne leggo tanti, non sono tutti da buttare via, anzi!
Sono anglofila per vocazione e leggo anche autori inglesi e americani, in effetti leggo di tutto e trovo sia tra gli esordienti italiani che tra gli autori stranieri affermati libri molto belli e libri molto brutti.
Quindi ti chiedo, se riesci, di essere più possibilista verso gli autori italiani, magari non hai voglia di leggerli adesso, ma un giorno potresti trovarne uno che ti piace (da una che leggeva solo latinoamericani e credeva che la letteratura di tutti i tempi si fermasse lì).
Ciao Anna,
spero che quanto commentato in precedenza sia stato chiaro: non è una critica all'opera, che non ho letto e che pertanto non posso giudicare, quanto sul prezzo se il numero di pagine fosse stato quello visto prima della correzione. Una critica che muovo a chiunque, che non riguarda in questo caso l'autore, ma le scelte dell'editore, che trovo spesso ingiustificabili (se non come mezzo per spillare soldi) come dividere in tre parti libri che sono invece volumi unici come ha fatto la Mondadori con Martin e D'Andrea o in due come ha fatto invece Armenia con Erikson, come le politiche dei prezzi (quando in altri paesi europei lo stesso libro viene venduto a meno, vedi La Via dei Re) o come pubblicare adolescenti perché sembra che solo loro possano scrivere fantastico, dato che il fantastico è una lettura riservata agli adolescenti.
Di autori italiani ne ho letti e li ho anche apprezzati (Tarenzi e Barbi; non mi è dispiaciuto Falconi con Gothica e Prodigium; di Lara Manni non ho letto nessun libro, ma dei racconti e lo stile è buono, così come lo è lo sviluppo della storia; stessa cosa vale per D'Angelo), altri non mi hanno entusiasmato (Dimitri). Ce ne sono altri invece che hanno realizzato opere che non erano mature o adatte alla pubblicazione (Strazzulla, Ghirardi, Fiorentino, Boni, Allibis), ma solo un modo per sfruttare la moda del momento e fare soldi (e così bruciare il mercato, perché la gente la si frega una volta, due difficilmente).
Che ci siano dei buoni autori non lo metto in dubbio, ma che non arrivino ai livelli dei due autori canadesi è un dato di fatto.
Qui chiudo l'intervento perché si è andati ot: la discussione deve essere riservata al libro recensito in questo 3d.
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