Ci sono ottimi romanzi che hanno un destino particolare: una sola edizione e poi l’oblio, altri mediocri vengono ristampati più volte. È una strana legge del mercato dell’editoria.

Balthis l’avventuriera dello scrittore italiano Gianluigi Zuddas ha avuto quel destino particolare: un gran bel romanzo, ma dopo essere stato pubblicato dalla Editrice Nord nel 1983 (Fantacollana n. 46) è stato a lungo dimenticato e ora, dopo quasi trent’anni, abbiamo la possibilità di leggerlo per merito della Edizioni PerSempre.

Come indicato dal titolo, la protagonista è Balthis, una ragazzina di dodici anni che vive in un mondo post-tecnologico (vagamente medievaleggiante), regredito a uno stadio arcaico, che subisce il dominio di presunti dei, che in realtà sono gli ultimi possessori della scienza degli Antichi, resi invulnerabili e immortali da una macchina misteriosa. 

Tutto questo è conseguenza di centomila anni di guerre e dell'invasione di una razza aliena, che ha quasi portato l'umanità sul baratro dell'estinzione. I continenti di questo mondo alternativo sono approssimativamente quelli che conosciamo e vengono chiamati con dei nomi che di essi sembrano storpiature. Balthis è originaria di Dendra, una città collocata in quella che noi, oggi, chiameremmo Spagna. Le sue peregrinazioni (a piedi, a cavallo, per nave e addirittura su una barca volante) la porteranno fino ai continente che sta oltre l'oceano, l'Alto Merica.

Balthis è una maestra nell’arte di arrangiarsi, ma un giorno mentre si trova a caccia di basilischi, cade fra le grinfie dei sinistri adoratori di Bunta. Imprigionata tra le caverne dell'Hore KatéI viene per caso a conoscenza del fatto che la dea Sabra Gwenaura, adorata nella sua città viene tenuta prigioniera lì da alcuni dei suoi nemici. Balthis si prodiga per liberarla e tanto fa che riesce a portare la dea in salvo. Ma non per molto: infatti la dea (che è stata torturata fino a essere ridotta in uno stato quasi catatonico) non sembra in grado di offrire alcun aiuto, mentre gli dei suoi nemici sono agguerritissimi.

Tornare a casa per Balthis diventa una cosa impossibile, perché rischierebbe di compromettere la propria vita e, forse, quella di Sabra Gwenaura. Così intraprende un'odissea rocambolesca, passando dì avventura in avventura (e di incontro in incontro), nei tentativo di comprendere l'enigma: perché gli Dei del suo mondo sembrano essersi coalizzali contro Sabra? Qual è il mistero che essi cercano di strapparle a ogni costo? Solo la Dea potrà rispondere a questi interrogativi.

Un romanzo rocambolesco, percorso da un'ironia spassosa, che sa toccare molte corde, da quella tragica ed eroica, a quella sentimentale, a quella garbatamente piccante, a quella sfacciatamente comica. I personaggi sono credibili ed è facile immedesimarsi in essi.

L'intervista all'autore

Il fantasy di Gianluigi Zuddas

Il fantasy di Gianluigi Zuddas

Articolo di Pino Cottogni Mercoledì, 23 maggio 2012

Proprio in questi giorni è stato ristampato dalla Edizioni PerSempre il romanzo Balthis l’avventuriera, così dopo averlo riletto con il medesimo piacere delle prima volta, abbiamo deciso di conoscere meglio l’autore e lo abbiamo intervistato.

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La quarta di copertina 

Il profilo dei continenti è cambiato, sono passate migliaia di anni da quando l’uomo ha conquistato il volo spaziale, eppure non rimane altro che il ricordo dell’antica tecnologia. La Terra imbarbarita è divisa in zone di influenza, dove spadroneggiano con potere assoluto degli esseri immortali, la cui natura è misteriosa come i loro moventi.

Su questo sfondo si muove Balthis, una ragazzina che si guadagna da vivere con mille espedienti e che viene coinvolta suo malgrado nelle vicende degli dèi. Trascinata da un capo all’altro del pianeta, Balthis incontra i popoli più diversi e sopravvive a pericoli mortali in una titanica lotta per il potere di cui diventa protagonista inconsapevole.

La simpatia, l’arguzia, lo spirito indagatore di questa piccola protagonista disegnata da Zuddas con affascinante realismo contribuiscono ad alternare nel romanzo momenti di puro divertimento alle avventure più drammatiche.

L’autore 

Gianluigi Zuddas è nato a Carpi nel 1943. E’ traduttore (attivo per la Editrice Nord e altre case editrici) e autore di romanzi a metà strada tra la fantascienza e la fantasy.

Al seguito della famiglia sì trasferì a Livorno quando era ancora molto giovane.

Da ragazzo era un appassionato lettore di Salgari. Zane Grey e Steinback. Successivamente iniziò ad apprezzare anche Frederik Pohl, Robert Sheckley e i racconti di Jack Vance. Fece (come ogni scrittore di fantasy che si rispetti) diversi lavori tra cui meccanico, tecnico nella radiologia medica e disegnatore, prima di cominciare a scrivere. Il suo primo romanzo, Amazon, vinse il Premio Italia. Dopo il 1989 venne pubblicato un suo nuovo romanzo, C'era una volta un Computer (Larcher Editore, 2006), e ristampato nella collana Urania l'anno seguente con il titolo I computer dell'Apocalisse.

Gianluigi Zuddas, Balthis l’avventuriera (1983)

Edizioni PerSempre - pagg. 365 -  9,90 €

ISBN 978-88-88583-35-8