Perché pagare per avere qualcosa che si può avere ugualmente gratis e in modo del tutto legale? È quello che si è chiesto Brandon Sanderson nel 1996, dopo aver visto che Cory Doctorow aveva pubblicato gratuitamente su internet tutti i suoi romanzi nello stesso periodo in cui Tor Books, il suo stesso editore, li pubblicava in edizione rilegata.
Sanderson, che all’epoca aveva appena iniziato a lavorare su Warbreaker, appena tradotto come Il Conciliatore, era ancora molto lontano dall’essere uno scrittore famoso. Il suo primo romanzo, Elantris, risaliva solo all’anno precedente, in quello stesso anno aveva pubblicato il primo volume della trilogia Mistborn, L’ultimo impero, e per vedere il suo nome apparire anche sulle testate più importanti avrebbe dovuto aspettare la fine del 2007 con la notizia che sarebbe stato lui a completare La Ruota del Tempo dopo la morte di Robert Jordan.
In quell’arco di tempo fra 2006 e 2007 Sanderson ha pubblicato altri due romanzi, Alcatraz Versus the Evil Librarians, primo volume della serie Alcatraz, e Mistborn. Il pozzo dell’ascensione, ma si è anche interrogato sull’apparente follia di una pubblicazione gratuita.
In realtà, si è reso conto, i lettori possono comunque leggere i libri gratis. Per farlo gli basta andare in biblioteca, cosa che da ragazzo faceva anche lui. Questo però non gli ha mai impedito di comprare libri. Anzi, spesso comprava le stesse opere che aveva amato per averle lette in biblioteca, perché voleva possederle e poterle rileggere a piacimento. Da questo punto di vista le biblioteche più che danneggiare gli autori facendo leggere gratis le loro storie gli fanno pubblicità gratuita perché li fanno conoscere.
Come ha affermato Doctorow prima di lui, la sfida più grande per un autore è quella contro l’oscurità. Sanderson crede nella bontà delle storie che scrive, e crede che chi le leggerà vorrà leggerne ancora, e vorrà acquistarle. Perciò ha deciso di fare al suo editore una proposta che a prima vista può apparire assurda.
In accordo con Tor – anche se all’inizio la casa editrice aveva giudicato l’idea una follia – Brandon ha pubblicato l’intera prima stesura del nuovo romanzo, Warbreaker, sul suo sito. Il testo ovviamente era pieno di problemi e di errori, corretti nelle successive fasi di editing, ma ha dato modo ai lettori di conoscere un po’ meglio il suo metodo di lavoro, oltre a consentirgli la lettura di un romanzo inedito senza spendere nulla.
Alla fine, con tutte le debite correzioni, il romanzo è stato pubblicato da Tor nel 2009, dopo Mistborn. Il Campione delle Ere (2008) e il secondo romanzo dedicato ad Alcatraz, ma prima di Presagi di tempesta, il primo dei tre volumi della Ruota del Tempo scritti da Sanderson sulla base degli appunti lasciati da Jordan.
Warbreaker è un romanzo autoconclusivo, ma ha le sue basi in Elantris. In quella prima opera lo scrittore aveva immaginato un regno nel quale le persone potevano trasformarsi in divinità, ma non si era mai fermato a considerare la loro vita in quanto divinità. Piuttosto aveva preferito indagare quel che sarebbe successo se questa forma di magia avesse smesso di funzionare e le ex-divinità avessero perso i loro poteri e si fossero ammalate.
Per Warbreaker ha fatto un passo indietro, e ha provato a vedere cosa poteva significare per una persona vivere con l’aspettativa di trasformarsi in una divinità. I due romanzi condividono un’idea di base, ma seguono percorsi opposti in mondi molto diversi nei quali operano sistemi magici differenti.
Oltre a due differenti versioni del romanzo il sito di Sanderson contiene anche una ricchissima serie di annotazioni suddivise per capitolo e una sequenza di scene tagliate. Per poter consultare tutto il materiale messo a disposizione dallo scrittore per i suoi lettori è sufficiente cliccare su questo link: www.brandonsanderson.com/portal/Warbreaker.
Il risvolto di copertina
Da ormai trecento anni il regno di Hallandren è governato dagli dèi Ritornati, uomini morti in modo esemplare e tornati a nuova vita dall’aldilà, e dal loro sovrano assoluto, il Re Dio. La vecchia dinastia reale, fuggita durante la Pluriguerra, si è ritirata nell’enclave di Idris, un territorio impervio e montagnoso che però consente loro di controllare i valichi settentrionali. Per ricomporre le differenze e riunificare i due stati, una principessa idrisiana dovrà andare in sposa al Re Dio e generare con lui un erede; ma nella Corte degli Dèi, luogo di intrighi, complotti e sotterfugi, qualcuno sta tramando nell’ombra. Nella cornice della variopinta città di T’Telir, dove colori e Soffio vitale possono donare vita agli oggetti inanimati, un gruppo composito di personaggi, giovani principesse, mercenari esuberanti, divinità svogliate, altezzosi sacerdoti, soldati Senzavita, loschi figuri e spade parlanti, cercheranno di fomentare una guerra… o di sventarla prima che sia troppo tardi.
Brandon Sanderson, Il Conciliatore (Warbreaker, 2009)
traduzione di Gabriele Giorgi
Fanucci – Collezione immaginario fantasy – Pag. 683 – 16,90 €
ISBN 9788834719305.
13 commenti
Aggiungi un commentoInteressante. Sa del gesu di saramago con il suo "perdonatelo, non sa quello che fa", dopo aver passato il libro cercando di convincere tutti di essere il re dei giudei e non il re dei re....
E' tra i libri di Saramago che dovrei leggere
Ecco cosa in un libro non vorrei mai trovare: a pag 579, alla riga 31 c'è un grosso errore.
La scena è incentrata su Vasher e Vivenna, ci sono solo questi due personaggi e la frase "Dai loro dèi" pronunciata da Vasher viene attribuita a Lievecanto che non compare minimamente nel paragrafo.
Se bisogna prestare attenzione ai refusi, agli errori di battitura, ancora di più a sviste del genere.
Ma è un problema di traduzione o è sfuggito a editor/autore?
Non possiedo la versione cartacea in lingua originale, ma solo quella pdf scaricabile dal sito dell'autore: anche lì è presente tale svista. Non so se poi è stata corretta nella versione definitiva.
Certo è che è un errore che andrebbe corretto: è troppo palese per non accorgersene.
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