Il profilo della casa editrice

MalEdizioni è una piccola officina editoriale che si occupa di narrativa, poesia e fumetti.

La casa editrice nasce con l'obiettivo di creare una realtà indipendente, capace di dare spazio ad

autori che abbiano la voglia e il coraggio di sperimentare.

L'intento è quello di investire in voci e idee nuove, realizzando poche pubblicazioni curate nello

stile e nei contenuti. Per questo non viene richiesto agli autori alcun tipo di pagamento per la

pubblicazione.

I libri MalEdizioni verranno distribuiti sia in formato cartaceo durante presentazioni e fiere, sia in

formato ebook sui principali negozi online.

MalEdizioni è alla ricerca di scrittori e disegnatori in grado di sorprendere: senza fronzoli, innovativi nei contenuti e con uno stile fortemente personale.

Indicazioni per l'invio dei testi

Qui di seguito riepiloghiamo le indicazioni per il corretto invio degli elaborati a questa casa editrice. 

È necessario invviare una lettera di presentazione, una sinossi e l'intero manoscritto. Se si tratta di  fumetti è richiesta la sceneggiatura completa e sei pagine definitive.

Non è richiesta nessuna particolare formattazione dei testi.

I romanzi, le poesie e le raccolte di racconti possono essere inviati solo tramite mail. Per i fumetti è possibile spedire gli elaborati sia via mail sia attraverso la posta ordinaria.

La risposta arriverà in ogni caso tramite mail e verrà risposto anche in caso di rifiuto.

Attualmente i tempi di lettura si aggirano tra i quattro e i sei mesi, dato che i manoscritti sono numerosi e  tutto viene letto con la massima attenzione.

Gli elaborati non vengono restituiti.

L'intervista

Fare gli editori oggi è una grossa sfida: come mai avete deciso di  intraprendere questa strada e, soprattutto, come mai la scelta di pubblicare nel Fantastico?

Da tempo volevamo realizzare qualcosa di nuovo, qualcosa che sentissimo nostro. Abbiamo

sempre lavorato in ambito culturale e la passione per la letteratura, la grafica e il fumetto ci hanno avvicinati al mondo dell’editoria.

Per quanto riguarda il Fantastico abbiamo deciso di non porci limiti rispetto ai generi letterari, amiamo la contaminazione e ci piace la letteratura in grado di slegarsi dai vincoli di genere. Tra l’altro all’interno del Fantastico ci sono diversi autori che hanno creato delle opere dal gusto unico: penso a Neil Gaiman con American Gods o a 72 lettere, il racconto di Ted Chiang sui golem, e a fumetti come Scott Pilgrim o Hellboy.

Anche se al momento come casa editrice non abbiamo ancora pubblicato titoli di genere fantastico abbiamo in programma di pubblicare un fumetto di fantascienza, Tetraktys, e all’interno della raccolta di racconti 13 Sardine circa c’è un racconto di fantascienza e alcuni racconti che sconfinano nel realismo magico.

Nel vostro cammino, avete raccolto qualche aneddoto meritevole di essere raccontato in questa sede?

Durante una fiera del libro, era mattina presto e girava poca gente, è passato dal nostro stand un piccolo editore che ammiriamo per la qualità dei libri che pubblica. Ha preso in mano il nostro primo libro: l’ha guardato, l’ha sfogliato, l’ha annusato. Mi ha dato l’idea di essere un sommelier dei libri. E alla fine l’ha pure comprato.

Quali sono le difficoltà più frequenti in cui vi imbattete quotidianamente?

In generale è difficile raggiungere i lettori, soprattutto quelli meno attenti. Questo anche perché in Italia vengono pubblicati tantissimi nuovi titoli ogni giorno e sono poche le case editrici in grado di ritagliarsi uno spazio interessante sui giornali e in libreria.

E le soddisfazioni più grosse?

All’interno della redazione le soddisfazioni arrivano quando scopriamo un esordiente, scrittore o disegnatore, che ci convince. Ma anche incontrare il nostro tipografo, parlare della progettazione del libro per poi vederlo stampato è una grande emozione.

Nel vostro mondo ideale, che volto avrebbe l'editoria?

Ci piacerebbe un’editoria che permetta ai libri di vivere più a lungo, che si stacchi dall’ottica del “caso editoriale”, che stampi meno e meglio curando ogni edizione sia dal punto di vista grafico che contenutistico. Un’editoria che apra nuove rotte invece di seguire le mode del momento.

Con quali criteri scegliete un libro di genere Fantastico?

All’interno del Fantastico ci interessano maggiormente il realismo magico, il fantasy contemporaneo, lo steampunk e la fantascienza.

Nello specifico cerchiamo romanzi e racconti con idee forti e nuove. Spesso gli scrittori che affrontano il Fantastico restano legati a strutture e situazioni già collaudate senza sfruttare la libertà creativa che questo genere gli permette di avere, questo è un peccato.

Che caratteristiche avrebbe il libro che sognate di scoprire?

Dovrebbe essere scritto con uno stile agile e scorrevole, poggiare su un’idea innovativa e robusta, essere brillante e profondo, in grado di rapire il lettore e, perché no, anche l’editore.

Accettate elaborati da chiunque o solo tramite agenti?

Chiunque può inviarci i suoi manoscritti, siamo una piccola realtà e ci piace avere un rapporto diretto con gli scrittori.

Due consigli agli scrittori: cosa fare e cosa non fare assolutamente quando si rivolgono a voi…

Proponetevi alle case editrici in modo professionale, siate umili e cercate sempre di migliorarvi. E poi leggete molto, leggete di tutto e, quando avete finito di leggere, guardatevi intorno e cercate di sviscerare il mondo che vi circonda: la nostra realtà è complessa e ricca di spunti.

Sono invece da evitare approssimazione e poca cura nel proprio lavoro, come sono da evitare i manoscritti inviati senza due righe di presentazione.

Quali sono i difetti che riscontrate più spesso in un manoscritto?

I difetti principali sono legati alla forma: periodi ampi e complessi, la ricerca di un linguaggio alto e fine a se stesso, l’utilizzo di parole ricercate ad ogni costo.

E nella lettera che accompagna l’elaborato?

Il difetto più grave è la totale assenza di una lettera di accompagnamento. In seconda battuta sono poco pratiche le lettere troppo lunghe: a una casa editrice servono poche informazioni di tipo professionale scritte in modo chiaro.

E nella sinossi?

Questa è facile: spesso nelle sinossi manca il finale del libro. E’ comprensibile che gli autori vogliano mantenere un po’ di mistero riguardo al finale, ma la sinossi è uno strumento che serve alla redazione per avere una visione d’insieme del romanzo, è quindi indispensabile che sia chiara e completa.

Promozione e marketing: la vostra ricetta…

Al momento, viste anche le nostre ridotte dimensioni, non ci appoggiamo ai canali pubblicitari tradizionali, usiamo invece internet e i social media che ci permettono di instaurare un dialogo con i lettori. Inoltre cerchiamo sempre nuove forme di promozione: per 13 sardine circa, ad esempio, abbiamo realizzato un piccolo spettacolo in cui vengono proiettati dei video dell’artista Carlo Lamberti mentre l’attore Marcello Bergoli legge alcuni estratti del libro. Poi partecipiamo alle fiere di settore e, proprio in questi giorni, siamo in ballo con un festival sul fumetto organizzato da noi che ospita gli autori Alberto Corradi e Squaz.

Sempre dal punto di vista della promozione e del marketing, gli autori sono attivi o potrebbero fare meglio?

In questo momento siamo molto soddisfatti: gli autori dei nostri prossimi libri oltre ad essere disponibili si stanno dimostrando anche propositivi.

Alcuni autori, anche famosi, lamentano a volte di aver subito editing invasivi dai propri editor: qual è la politica della Vs casa editrice in merito? Come si sentono i Vs autori dopo essere usciti dal 'confronto' con l'editor?

Per noi l’editing deve essere un lavoro di squadra, discutiamo con gli scrittori cercando insieme di migliorare il testo. Siamo meticolosi ma lasciamo autonomia agli autori.

Alcuni scrittori con cui stiamo lavorando su Schitarrate!, una raccolta di racconti musicali, ci hanno detto di essere rimasti soddisfatti del lavoro di editing. Dal mio punto di vista quando sia autore che editore sono soddisfatti vuol dire che è stato fatto un buon lavoro.

C'è un'interazione diretta fra la Vs casa editrice e i Vs lettori?

Direi di sì, date le dimensioni ridotte di MalEdizioni molti dei nostri lettori ci incontrano direttamente alle presentazioni o in fiera. Ci piace avere questo tipo di rapporto con il pubblico.

E fra casa editrice e la stampa che si occupa dei Vs libri?

Abbiamo un’interazione diretta con i giornalisti e cerchiamo di promuovere i nostri libri e le nostre attività anche attraverso la stampa, e un po’ alla volta stiamo entrando in contatto anche con i blogger che si occupano di letteratura.

Grazie di essere stati ospiti di FantasyMagazine.

Grazie a voi per averci ospitato.