Anche quest'anno il Circolo Uisp Overlord di Padova organizza due giornate di tornei ed eventi legati al mondo dei giochi di ruolo, di simulazione e di società. L'appuntamento è per domenica 1, dalle 10.00 alle 24.00, e lunedì 2 giugno, dalle 9.00 alle 19.00, presso la Fornace Carotta, in via Siracusa 61 a Padova.
Il programma è ricco e coinvolge sia giochi tradizionali sia novità, puntando non solo sui tornei di Dungeons&Dragons e Warhammer, Call of Cthulhu e Vampire, ma anche sulle anteprime proposte dallo stand della NexusGames: Crimson Skies e Wizkids. Ci saranno inoltre un torneo di Risiko! e tornei al computer, con la possibilità di organizzare partite libere.
L'ingresso è gratuito e l'iscrizione ai tornei costa 5 Euro a persona; per ulteriori informazioni è possbile visitare il sito www.overlord.it, scrivere a info@overlord.it oppure telefonare al 3471765255 dalle 18.30 alle 19.30 di tutti i giorni feriali.
7 commenti
Aggiungi un commentoBe', a volte si parla di anni, sì. Ma se l'ambientazione non è ciclopica o la storia necessita un approfondimento minore della stessa, un paio di mesi - tre al massimo - per preparare un romanzo non mi sembrano poi così poco (e sto parlando di persone che, come me, non possono dedicare l'intera giornata alla scrittura).
I più proliferi? A volte si siedono e scrivono, come fa Stephen King; altri pianificano comunque. Eppoi ci sono troppe variabili per risponderti con precisione. Un romanzo storico, ad esempio, necessità molto studio per rendere giustizia al periodo storico cui fa riferimento; scrittori di questo tipo spendono molto tempo a documentarsi.
Personalmente, se fossi uno scrittore professionista potrei scrivere una media di due romanzi all'anno sicuramente, qualitativamente al mio massimo.
Tre? Ce la farei, ma credo che la qualità ne risentirebbe. A meno di non scrivere qualcosa di meno complesso e più breve. E magari nel frattempo svilupperei qualche altra ambientazione...
... come il Mondo di FM, che ti aspetta a braccia aperte e pugni chiusi!
Riprendo qui il mio precedente discorso.
Chiedendo innanzitutto se è appropriato trattare del mio specifico argomento, quesiti su come trattare aree mondiali già esistenti, chiedendo anche agli amici di FM se hanno brillanti idee o ispirazioni.
La risposta me la potrei dare anche da sola e ovvio, potrei dirmi, ma si leggiti lo stretto indispensabile, giusto per dare consistenza a eventi ed evoluzioni storiche in generale, ma ho capito che da FM ed i suoi abitanti si possono vedere le cose oltre ogni limite e quindi, sono qui anche per questo.
Insomma non ho sentito l’esigenza di creare un mondo, ma ho ambientato la mia trama anche su un mondo già esistente, che parte da un ambientazione ottocentesca per spostarsi anche nel futuro, a causa delle esigenze dei personaggi, ora mi chiedo avrò fatto bene?
Negróre ha scritto:
“(e sto parlando di persone che, come me, non possono dedicare l'intera giornata alla scrittura)”
Approfitto di questa tua citazione per domandarti:
Che lavoro fai? (a parte scrivere?)
Per solidarietà dico che faccio io: l’allegra gastronoma in un supermercato
(siete tutti invitati a degustare prelibatezze valdostane come pane nero, lardo e miele o mocetta!!)
Grazie per il tuo lavoro!
Personalmente mi considero, a parte uno scrittore, un web designer (non un grafico, perché mi manca l'esperienza tipografica, che è stata troppo breve).
Purtroppo, a Trieste gli sbocchi sono pochi e mi sono adattato a fare ciò che non avrei voluto più fare: il tecnico informatico. Metto le mani su e dentro PC tutto il santo giorno.
Del resto, posti come Milano, se potrò, non mi avranno. Sono ancora troppo attaccato alla dimensione umana, che sta sfuggendo tra le dita al capitalismo sfrenato (che, dal mio punto di vista, sta fallendo come fallì il comunismo - e facendo forse più danni ancora).
Nulla di male essere un tecnico informatico, anche se molto noioso, se non fosse che la mia gloriosa carriera, dopo oltre 10 anni - durante i quali, per onestà, ho pensato fondamentalmente a scrivere e basta - è approdata a un contratto interinale.
E oggi sono in sciopero, perché vedo il paese peggiorare e i politici (tutti) muoversi per il potere e non per migliorare la situazione. Non ho mai fatto uno sciopero da lavoratore.
Questo è il primo e, temo, non sarà l'ultimo.
Scrivere è il mio sogno, Aylys, da sempre... e per il momento resta un sogno. Duro, molto faticoso da portare avanti a volte, ma è l'unica cosa che al momento dà un senso alla mia vita professionale.
Che dire Negróre, siamo in troppi in questo mondo, sempre più stretti e difficilmente possiamo essere ciò che vorremmo essere (compresa me.. sigh!).
Negróre ha scritto:
“Purtroppo, a Trieste gli sbocchi sono pochi e mi sono adattato a fare ciò che non avrei voluto più fare: il tecnico informatico”
Credo di conoscere la sensazione, anche io vorrei spendere le mie energie in qualcosa di più creativo.
Ma la mia vita sta cambiando abbastanza da farmi dimenticare queste piccole insoddisfazioni e ringrazio chi di dovere per questi nuovi doni.
Negróre ha scritto:
“Del resto, posti come Milano, se potrò, non mi avranno”
Conosco una persona (‘la sciamana’)che piuttosto di sfondare come pittrice a Milano è letteralmente scappata tra le montagne valdostane, rinunciando a prestigio e denaro per un’incerta vita, ma in mezzo alla Natura!!
Sei un distributore di sogni Negróre, sei bravo e noi aspettiamo contenti che escano i tuoi prossimi lavori!
Il tuo sogno è giunto a noi!
Volevo domandare a Melusina come vanno i suoi testi. Hai creato altre cose?
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