Ecco la top ten dei più convincenti antagonisti cinematografici secondo la rivista Total Film:
1) Al primo posto Robert De Niro nei panni di Travis Bickle, il tassista newyorkese protagonista di Taxi driver
2) Al secondo posto tra gli antieroi il Leon dell'omonimo film interpretato da Jean Reno.
3) Terzo William Foster, protagonista di Un giorno di ordinaria follia interpretato da Michael Douglas.
4) Harry Callaghan/Clint Eastwood da Il caso Callaghan: il caso Scorpio è tuo al quarto posto.
5) Alex DeLarge, protagonista di Arancia meccanica ha il volto di Malcolm McDowell.
6) Al sesto posto il dottor Hannibal Lecter, Anthony Hopkins, nel Silenzio degli innocenti
7) Al numero sette troviamo il Rambo di Sylvester Stallone
8) All'ottava posizione, Jena Plissken/Kurt Russell in 1987, fuga da New York (1981)
9) Al numero nove, Michael Caine per il personaggio di Jack Carter in Carter (1971)
10) Decimo posto per Mad Max Rockatansky interpretato da Mel Gibson Mad Max (1979)
Assassini, maniaci, cannibali, psicopatici con un paio di sorprese: antieroi ed eroi accomunati da uno stesso codice, se non dalla stessa morale: essere delle simpatiche carogne.
Rambo va a braccetto con Hannibal Lecter, Alex DeLarge con Harry Callagan.
"Si tratta di personaggi non ortodossi, amorali o decisamente diabolici, che però tutti noi amiamo odiare", commenta la rivista.
E fra tutti questi personaggi eccone spuntare due dal mondo della fantascienza: Mad Max e Jena Plissken, non così cattivi, però, visto che occupano la decima e ottava posizione.
Quali altri nomi avreste visto bene far parte dell'allegra combriccola?
Han Solo nel primo film della saga di Guerre Stellari? Il nuovo Riddick? The Punisher? I nomi sono tanti da aggiungere alla lista generata dalla nuova corrente cinematografica che vuole trasformare tutti gli eroi in persone fallibili e all'apparenza capitati solo casualmente sotto la luce dei riflettori.
20 commenti
Aggiungi un commentoChe razza di accozzaglia insensata!
Boh... intanto ci sono degli eroi nel mezzo, a meno che 'sti quattro rincitrulliti non abbiano deciso che "eroe" significa fare soltanto cose "belle e buone".
Rambo è un eroe (in quanto reduce. Sbaglio o continuano a commettere sempre gli stessi errori: Rambo non è un antagonista, semmai è uno sfortunato e tormentato protagonista) e, sinceramente, dire che "amiamo odiarli" è un po' pensare con la testa degli altri: io certi li amo e basta... cosa c'entra l'odio?
A me Rambo è sempre stato simpatico: nei suoi panni avrei fatto lo stesso e sono convinto abbia fatto bene. Da Rambo II in poi, però, non l'ho più capito molto!
Mad Max e Jena Plissken non sono antagonisti... o sarà che io non so l'italiano. Come non lo è nessun altro, a parte Hannibal (escludo Carter, che non ho visto, e Robert De Niro... di quel film non ricordo un'acca).
Ma che razza di classifica è questa? Robaccia.
E che cacchio! C'è scritto nella news: la classifica di Total film, dove
'antieroi ed eroi sono accomunati da uno stesso codice, se non dalla stessa morale: essere delle simpatiche carogne.
Il primo Rambo era piaciuto tanto anche a me, bello tormentato e schizzato... La scena finale in cui spiega come cercava di rimettere dentro le budella dell'amico ferito...
D'accordo, Franz, ma a me sembra che qui di "antieroi" ve ne sia uno soltanto e non definirei "simpatica carogna" Hannibal. Insomma, continuo a credere che questa classifica sia priva di senso (come, del resto, la maggior parte delle classifiche tipo "Il miglior libro del secolo", vinta da "Il Signore degli Anelli").
Se chiedessero a tutta la popolazione mondiale, vorrei vedere che ne salta fuori. Non so, sono certo che il risultato sarebbe diverso!
Total film: PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!
Davvero notevole, la lista degli anti eroi..! Anche se, detto francamente, esamina soltanto gli ultimi trentacinque anni. Se uno osserva attentamente tutta la storia del cinema (in particolare l’horror…), sembra esserci più cura nella scelta del Cattivo – o antagonista che dir si voglia – che in quella dei Buoni; un gioco simile, con effetti esilaranti, fu tentato da Mad Magazine, esaminando scorci di dialogo con note in calce (se non sbaglio, l’autore era Al Jaffee). Ripensando ai nostri “polpettoni”, Maciste e co., il cattivo era spesso e volentieri un attore molto più noto degli spenti culturisti con la faccia da broccolo che interpretavano la pellicola, senza contare che gli spettavano dialoghi più curati (compatibilmente a quello che passava il convento…) e motivazioni logiche alle sue azioni; e poi, dato che si limitavano a uccidere due o tre persone e non a massacrare di sberle decine di innocenti scherani intenti a compiere il loro dovere, erano così cattivi? Ricordando i vecchi film di James Bond (non c’è problema, li trasmettono un giorno sì e l’altro sì), quanti non si sono in fondo dispiaciuti della fine di alcuni antagonisti più affascinanti di lui, che so, Goldfinger, Emilio Largo, Scaramanga (certo che sono proprio fissato con Christopher Lee, eh?!) ? Anche nel Mistero del Falco o in Casablanca ci viene in mente l’intramontabile Bogart, ma tutto sommato Sidney Greenstreet e Peter Lorre (già protagonista di “M” per Fritz Lang, scusate se è poco…) recitavano un tantino meglio. Malgrado io abbia recentemente visto un orribile film che presentava un cosiddetto “rovesciamento di fronte” (non oso nemmeno nominarlo), nei nostri cuori cinéfili l’eroe resterà sempre il caro, vecchio Dracula, anche quando l’antagonista di turno è interpretato da fior d’attori quali Anthony Hopkins o Laurence Olivier il quale, pace all’anima sua e al suo divino talento, cercò di impalare il nostro amato Conte nella peggior versione del suo mito.
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