"Una pioggia di gufi": così potremmo commentare, citando uno dei capitoli iniziali del quinto volume di Harry Potter, L'Ordine della Fenice, la pioggia di novità giunte negli ultimi giorni su The Casual Vacancy, la prossima fatica editoriale della scrittrice inglese J.K. Rowling. Luigi Spagnol, presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, di cui fa parte Salani, ha infatti dichiarato in un'intervista pubblicata su Affari italiani lunedì 2 luglio che il romanzo verrà pubblicato in Italia tra le fine del 2012 e l'inizio del 2013, senza però sbottonarsi ulteriormente. Seguendo questo link potete leggere l'intervista per intero.
Nel frattempo, sul sito ufficiale della Rowling (qui) viene finalmente rivelata la copertina di The Casual Vacancy, che in Inghilterra verrà pubblicato da Little, Brown & Co. L'elaborazione grafica, secondo il sito dell'editore, è di Mario J. Pulice, mentre l'illustrazione e il lettering sono di Joel Holland. Il 27 settembre 2012 il volume verrà pubblicato nei Paesi di lingua anglofona, e in contemporanea verrà lanciata una versione audio book letta da Tom Hollander.
Ecco la sinossi italiana del volume: "Quando Barry Fairweather muore inaspettatamente alla soglia dei quaranta, la piccola città di Pagford è sotto shock. Pagford sembrerebbe una tipica cittadina inglese da sogno, con un mercato che dà su una piazza lastricata e un’antica abbazia, ma dietro una bella facciata si nasconde una città in guerra.
Ricchi contro poveri, adolescenti in lotta con i genitori, mogli contro i mariti, insegnanti opposti agli studenti… Pagford non è ciò che sembrava.
E il posto vuoto lasciato da Barry nel consiglio comunale diviene catalizzatore della guerra più grande che la città abbia mai visto. Chi trionferà in questa elezione carica di passione, doppi giochi e rivelazioni inaspettate?
Dal cupo umorismo, riflessivo e continuamente sorprendente, The Casual Vacancy (Il posto vacante) è il primo romanzo per adulti di J.K. Rowling".
15 commenti
Aggiungi un commentoLetto il tuo pezzo, Marina.
Vedo che anche un "esperto" del settore dice che è ovvia l'intenzione di distinguersi il più possibile da Harry Potter. Non è una sorpresa, specie dopo aver visto (con gran piacere) l'intervista che le ha fatto Oprah Winfrey, in cui la stessa Rowling parlava con toni di sofferenza del successo ottenuto.
E' evidente che, pur amando Harry Potter, voglia svoltare e fin dall'inizio, dalle sue dichiarazioni, s'è capito che voleva, fortemente voleva che le persone non guardassero più a lei come *solo* Harry Potter.
In tutta sincerità, mi aspetto un romanzo gradevole e dal grande spessore umano. Un capolavoro? No, questo proprio non lo spero; ma se lo fosse, meglio. Sarebbe come dire che abbiamo molti altri grandi romanzi di fronte, non solo Harry Potter...
Andrea, stai mischiando due discorsi diversi. Nessuno dice che il contenuto non debba svoltare, ma questo non giustifica una grafica semplicemente orrenda.
Questa cover sarebbe orrenda per qualsiasi libro, adulto, per ragazzi, per saggistica, per sarchiaponi e per orsetti lavatori... E' tristissima, muffosa, insignificante e fa pure male agli occhi che manco una stroboscopica, porca miseria. Nessuno si aspettava le illustrazioni per ragazzi delle cover di HP, ma cosa ci voleva a fare un'illustrazione adulta? O a illustrare con una foto?
L'esperto del settore, come ho scritto, secondo me è sotto la solita soggezione psicologica per cui mamma Row non sbaglia mai (anche se poi, porella, magari con la copertina non ha messo becco). E' la stessa soggezione che ho visto in tutti i recensori delle testate più famose quando è uscito l'ultimo libro: lodi sperticate quando è pieno di buchi, contraddizioni e di lentezze che ne fanno uno dei peggiori della serie. E se lo dico proprio io, puoi credere che sia un parere obiettivo: se c'è qualcuno che, con la sua storia, ha motivo di essere accecata dall'entusiasmo sarei proprio io... Invece ho sempre cercato di essere obiettiva, lodando quello che andava lodato e criticando il resto. E il 7° libro se la gioca col 5° per la posione del peggiore della serie.
Quindi. fosse stata la copertina di un libro di chiunque altro, sarebbe stata valutata per la ciofeca che è. Invece fa l'effetto del Falqui ma nessuno lo ammette e allora il suddetto guru si arrampica: "non la amo ma blabla". Ma dì che ti fa schifo e abbi il coraggio delle tue opinioni, se no che guru sei? Niete, è la 'magia' di quella osmosi psicologica collettiva per cui uno comincia a dire, per es, che la Loren è una bellissima donna e una bravissima attrice e poi diventano due e tre e poi alla fine tutto il mondo si conforma, anche se la Loren è sempre stata un cifone che non sapeva manco distinguere la macchina da presa da una stufa elettrica e guai a dirlo (ne so qualcosa, sai le discussioni con tanti cinefili?)! E finché il soggetto è una copertina o un'attrice, niente di grave, in fondo chissenefrega. Il grave è quando si tratta di un'ideologia pericolosa... Allora mi piacerebbe che la gente imparasse ad avere il coraggio delle proprie opinioni, anche quando vanno controcorrente, a cominciare dalle copertine di autrici famose...
Non avrei saputo dirlo meglio
Con questi colori attirerà l'attenzione, ma è veramente una copertina pessima: poco importa il nome dell'autrice che ci sta sopra.
Il contenuto è un'altra cosa, ma il giudizio che si dà alla superficie è meno che mediocre.
Eh, Marina... A me piacerebbe che fosse come dici tu: un'ideologia pericolosa. Invece ho come l'impressione che l'esperto in questione sia invece il prototipo di un certo figuro che s'aggira tra gli intellettuali sotto mentite spoglie. Molte di queste persone si masturbano mentalmente per darsi un tono e, col tempo, si convincono delle proprie astruse teorie a tal punto da non vedere più nemmeno ovvietà che anche "l'uomo di strada" vede con chiarezza, pur se privo d'esperienza.
A me sembra la classica copertina uscita da un brain-storming e successive mille riunioni correlate da decine di teorie e posizioni astruse e contrastanti, quelle in cui ognuno ha un'idea e la giustifica con un lungo discorso su motivazioni e vantaggi.
Comunque ribadisco il discorso iniziale: a me quello che veramente non piace sono i colori, ma ho anche subito detto che secondo me sono lì proprio perché il libro non possa passare inosservato (anche a quelli che non leggono news letterarie).
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID