Draghi di Toscana è un saggio edito da Press & Archeos e pubblicato nel maggio 2012.

Vari autori hanno contribuito ai singoli episodi di ricerca: Enio Pecchioni, Lorenzo Pecchioni, Francesco Monaci, Bernardo Tavanti. Tutti hanno già scritto per Press & Archeos o hanno collaborato ai documentari di Video & Archeos.

La micro-casa editrice esiste da circa due anni (offre una ventina di titoli), ma l'attività documentaristica/cinematografica ha origini assai precedenti.

Il volume, stampato in digitale e rilegato in brossura, è distribuito in libreria a cura di Agenzia Libraria Toscana, ma possiede un proprio movimento autonomo su web e altri mercati.

L'argomento è facilmente intuibile, si parla di draghi, ma perchè in Toscana? La risposta è la seguente, in quarta di copertina:

"La presenza di questi esseri mitologici, generalmente associati alle fiabe nordiche e al mondo fantasy, è alquanto diffusa nei territori d’Etruria. I dolci colli di Toscana, Umbria e Lazio hanno covato nei loro meandri esseri putridi e alchemici, nonché gli ambigui eroi, sospesi tra paganesimo e cristianesimo, che li annientarono. E non si tratta solo di novelle: talvolta queste presenze si sono fatte reali lasciando tracce indelebili, persino reliquie.

Ma quali ragioni si celano dietro la proliferazione di rettili fantastici in questi territori? La ricerca sull’argomento, ancora in gran parte inesplorato, ci ha condotto a spiegazioni curiose e articolate. La Toscana stessa, da questo punto di vista, risulta sfuggente e intimamente irrequieta, dotata di un drago ‘di una razza tutta sua’."

Tra gli argomenti trattati troviamo:

Il drago della selva di Santa Fiora: sul monte Amiata un ferocissimo drago viene sconfitto da nobili cavalieri e dal mago di Arcidosso.

San Guglielmo di Malavalle: secondo la leggenda San Guglielmo avrebbe ucciso un drago che infestava le campagne di Castiglione della Pescaia

San Giorgio rifugiato a Montorgiali:  il santo, secondo l'agiografia cristiana, appare come l'uccisore del famoso drago.

Il serpente Regolo e l'archetipo del Piccolo Re: Il regolo è un animale fantastico della tradizione  toscana e non solo, ricollegabile al Basilisco (piccolo re).

Il drago di San Donato e la Saliva Letale: l'iconografia rappresenta spesso san Donato accanto a draghi ammansiti.

Crescenziano, i draghi appenninici e l'esercito romano:secondo la leggenda, un legionario romano convertito al cristianesimo si rifugia nella zona di Città di Castello per sfuggire alle persecuzioni. Qui, oltre che guardarsi dagli ex compagni deve combattere contro un orribile drago.

Il drago alato di Montecristo: San Mamiliano, fatto prigioniero e schiavo dai Vandali, si rifugiò sull'isola dove sconfisse il drago che la abitava.

L'Accesa, una Lochness in Toscana: cosa nasconde il lago dell'Accesa, in Maremma? Le credenze popolari lo definiscono senza fondo...

Il Drago Gerione, tra storia e letteratura e tanti altri

Editore: PRESS & ARCHEOS

Autore: A.A.V.V.

120 pagine

€ 9,50

ISBN 9788896876169